Nanowar of Steel: The Revenge, quando il metal diventa videogioco | Anteprima

Ecco la nostra anteprima di Nanowar of Steel: The Revenge, il videogioco dell'omonima band romana in uscita in un momento imprecisato del 2022

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a cura di Nicholas Mercurio

Avete presente  i Nanowar of Steel, la celeberrima band metal formatosi in quel di Roma nel 2003? Qualora non li conosceste, forse sarebbe il momento di farlo, specie se siete appassionati dell’unica musica contestata dalla Chiesa e dalla Santa Inquisizione eletta dal popolo (non quella di una volta, perché nessuno ora muore arso su una pira, anche se i nostalgici di quei tempi andati non mancano e sarebbero pronti a “Pugnar sine paura” per arrivare a farlo). A riguardo, potrei citare diverse band: dagli Iron Maiden e i Blind Guardian a Burzum, tirando fuori dal cilindro della memoria pure gli italianissimi Rhapsody of Fire.

Meglio, però, concentrarsi su Nanowar of Steel, che nel corso degli ultimi anni, tra un Norwegian Raggaeton e un Valhalleluja sparate al massimo su Spotity, YouTube o su qualunque altra piattaforma disponile, si sono ritagliati uno spazio ancora più definito in un panorama saturo ma comunque instancabile, anche quando Lord of the Rings dei Blind Guardian metteva a ferro e fuoco i palcoscenici d’Europa. Io stesso, che ascolto questo genere da quasi dieci anni (ne avevo dodici e sì, ero alquanto precoce), mi sorprendo ancora per le note degli Eluveitie o degli Ensiferum, e come allora li ascolto frequentemente, dando priorità ai primi.

Tutto ha un’origine, anche la storia di Nanowar of Steel: The Revenge

La storia del metal, in fondo, inizia come Xena: da tempi lontanissimi. Fermi, so cosa state pensando, quando leggete metal e videogiochi nella stessa frase: vi è tornato in mente Brutal Legend, l’opera che vede Jack Black impersonare Eddie Riggs, un roadie che odia la band per cui lavora e che, come tutti sanno, ha perso la vita proprio per salvare un suo membro da un’impalcatura pericolante, scatenando una serie di sfortunati eventi dall’esito epico e travolgente.

Una storia orribile, certo, tuttavia ben diversa da quella che Wisdom Studio, lo sviluppatore di Nanowar of Steel: The Revenge, sembra voler raccontare ai giocatori e agli appassionati del genere. Citando il leak di qualche giorno fa, che il team si era lasciato sfuggire su Instagram, pare proprio che il videogioco dedicato alla band esista da ormai diverso tempo e questa sera ne abbiamo avuto prova. Già questo, infatti, può fornire diverse riflessioni a riguardo sul progetto e sulla sua evoluzione, che però preferisco posticipare più avanti, in maniera tale da avere un’idea chiara su un progetto che potrebbe essere interessante soprattutto nel futuro, pur presentandosi con umiltà e senza grandi proclami.

Nonostante le proposte ormai siano parecchie ed è difficile seguirle tutte, tra arrivi improvvisi, annunci di remake e nuove pubblicazioni, Nanowar of Steel: The Revenge segue sicuramente una moda non certamente nuova: è, infatti, un metroidvania in due dimensioni. A detta degli sviluppatori, Nanowar of Steel avrà bisogno di te, di me e di chiunque altro ma, soprattutto, del Nanowarrior (il tizio basso, arrabbiato e con una folta barba che vedete sulle copertine ufficiali dei dischi del gruppo).

“Il Nanowarrior ha bisogno di te, tu di lui, il Nanoverso ha bisogno di entrambi. Gli sviluppatori hanno bisogno di te e del Nanowarrior ma non del Nanoverso. Il Nanoverso odia gli sviluppatori perché non lo trattano in modo consono al suo status professionale. Insomma, per certi versi potrebbe sembrare una storia d’amore travagliata, ma è solo un’impressione, non badarci”, ad affermarlo è la stessa Wisdom Studio in un comunicato stampa, che delinea, ovviamente in maniera goliardica, il contesto che il NanoWarrior potrebbe trovarsi ad affrontare, o una parte dell’ironia dissacrante che il gruppo inserisce nelle sue canzoni, trovando quindi la seriosità in alcune battute note a tutti coloro che ascoltano la band.

In tal senso, il gruppo promette la presenza delle composizioni più celebri, poiché intende far scoprire la trama del videogioco attraverso le loro composizioni, e Wisdom Studio assicura presenza sceniche davvero esilaranti. E come potrebbe essere altrimenti, d’altronde? Le musiche, infatti, sono arrangiate da Christian Ice, il musicista, produttore discografico e YouTuber, mentre la grafica, incluse le animazioni e il design, è tutto frutto del lavoro di Carlo Fiaschi, il frontman dei Nanowar of Steel che nel teaser trailer che ho visto in esclusiva ed è stato mostrato al Lucca Comics and Games 2022 di quest'anno, compare sotto forma di sole simile a quello dei Teletubbies, portando carisma e tanta, tantissima talenta taragna, la stessa che mangiò Giorgio Mastrota.

La storia, tuttavia, è scritta da Roberto Di Leo, e le prime informazioni offrono uno scheletro narrativo classico ma al contempo in linea con lo stile della band romana. La stabilità del Tutto, insomma, è compromessa: un cattivone – di cui non sappiamo alcunché – sta prendendo il controllo del Nanoverso (qui un riferimento al Metaverso del già citato Mark Zuckerberg) e il Nanowarrior è l’unico in grado di mettere a posto le cose una volta per tutte. Impersonare un personaggio del simile, insomma, sarà interessante e non vediamo l’ora di scoprire se sarà ovviamente anche divertente.

Il Nanowarrior, per l’appunto, è come sempre sembrato agguerrito, forte di un carisma senza uguali e di una rabbia che solo un nano dopo dieci birre può provare. Il Tutto, che potrebbe essere il mondo, l’universo e addirittura un sogno, è quindi a rischio: il Nanowarrior, l’unico che può frapporsi tra la fine di tutto (sarà come il Ragnarok?) e il lento sfacelo, appare dunque come l’impavido eroe che il metal merita e di cui tutti hanno bisogno (mica come Batman). Ci saranno boss dall’aspetto antipatico e brutali, pronti a ogni cosa pur di fermare il Nanowarrior e fare in modo di vincere qualunque genere di scontro.

Essendo un metroidvania, la difficoltà potrebbe essere alta e di difficile approccio per i neofiti, specie nelle prime ore di gioco, come è già accaduto con Metroid e Hollow Knight. L’anima del genere, insomma, verte verso queste ispirazioni, con qualche probabile riferimento a Ori and the Blind Forest, o addirittura a Blasphemous, considerata la grafica bidimensionale, un’opera purtroppo sottovalutato da molti giocatori. Inoltre, Nanowar of Steel: The Revenge promette di essere aggiornato in continuazione senza alcun costo aggiuntivo, e non sono presenti le classiche pubblicità che potremmo trovare in qualunque altro videogioco mobile, una buona notizia per chi vuole giocare senza intoppi. Perché Nanowar of Steel: The Revenge, infatti, parte con questo presupposto: insinuarsi nel mercato mobile per poi, magari in futuro, arrivare su altre piattaforme. In tal senso, Wisdom Studio consentirà di modificare a piacimento la configurazione dei comandi touch, permettendo così al giocatore di destreggiarsi senza complicazioni.

Dal trailer ho notato parecchia cura per le ambientazioni, da cui ho colto passione e tanta ispirazione ad atmosfere dichiaratamente fantasy. E come potrebbe essere altrimenti? La stessa band, dal 2003, propone infatti composizioni ispirate a Il Signore degli Anelli, però in una chiave ironica nonché sprezzante, omaggiando gli stessi Blind Guardian, conosciuti per la loro grande passione nei confronti delle opere di John Ronald Reuel Tolkien, una presenza sempre gradita anche in videogiochi simili.

Cosa aspettarsi dal futuro?

In sede di anteprima, spesso capita di fornire al giocatore delle curiosità preliminari in merito a un’opera di prossima pubblicazione. In questo caso, siamo di fronte a un videogioco che ha tutto da dimostrare, pur partendo da fondamenta che appaiono solide.

Il contesto, ovviamente interessante, permette già di avere un’idea completa sulla pubblicazione di Wisdom Studio. È complesso scrivere e sviluppare un videogioco, specie un metroidvania. Figlio di un genere giunto alla ribalta grazie ad opere illustri, Nanowar of the Steel: The Revenge si propone con la giusta compostezza. Quanti di voi saranno pronti a diventare Nanowarrior, posto difesa dell’acciaio Inox? Noi saremo in prima fila. Inoltre, ricordiamo che Nanowar of the Steel: The Revenge uscirà in un momento imprecisato del 2022.