Need for Speed Unbound, Criterion perde i pezzi: diversi veterani abbandonano il team

Criterion Games, il team dietro Need for Speed Unbound, ha perso alcuni dei suoi veterani i quali hanno deciso di dedicarsi a nuovi progetti.

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a cura di Antonio Rodofile

A poche settimane dal lancio di Need for Speed Unbound, sembra che Criterion sia pronta a rivoluzionare il suo team. Una buona parte dei veterani che hanno lavorato ad uno degli arcade automobilistici più longevi sul mercato, infatti, ha recentemente abbandonato lo studio con il desiderio di concentrarsi su altri progetti. Le loro posizioni, tuttavia, sono state già riempite da candidati altrettanto validi che sono pronti a proseguire la serie.

Uno dei nomi più eclatanti ad abbandonare il team che ha recentemente lavorato allo sviluppo di Need for Speed Unbound è Matt Webster, ex vicepresidente e direttore generale dello studio che ha militato in Criterion per 23 anni. Oltre a lui, lasciano anche Pete Lake, senior executive producer, Andrei Shires, direttore tecnico dello studio, Alan McDairmant, responsabile dello sviluppo e Steve Uphill, responsabile dei contenuti. Ognuno di essi ha servito Criterion per almeno 10 anni della sua carriera e ha deciso di dedicarsi a progetti diversi nel futuro prossimo.

A riempire le posizioni vacanti saranno dei profili altrettanto noti e specializzati. Geoff Smith, in forza a Codemasters e sviluppatore delle serie Dirt e GRID sarà il nuovo Senior Director della serie automobilistica. A lui si uniranno Charity Joy, in precedenza al lavoro per EA Sports, che ricoprirà il ruolo di Executive Producer, Steve Cuss che sarà il capo delle operazioni dello studio e riporterà direttamente a David Rutter, direttore generare del gruppo corse di EA.

Le motivazioni dietro questa rivoluzione interna non sono ancora chiare ma potrebbero ricollegarsi ai risultati di Need for Speed Unbound. L’ultimo capitolo della serie, infatti, non sembra aver soddisfatto le attese (trovate qui la nostra recensione) ed è già offerto con un prezzo ribassato su Amazon, il che potrebbe essere indice di vendite piuttosto scarse. Ad ogni modo, Rutter ha espresso la volontà di portare avanti la saga ed evolverla in modo tale da coinvolgere una nuova fascia di pubblico sempre più ampia.