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a cura di Dario D'Elia

Il Garante dei Consumatori svedese (Forbrukerrådet) sostiene che le principali piattaforme di distribuzione e vendita dei giochi, come Steam, Origin, Playstation Store e Nintendo eShop, non rispettino il diritto di recesso dei consumatori.

Dopo un'indagine condotta tra novembre e dicembre 2017 su Battle.net, Origin, Steam, Uplay, Nintendo eShop, Playstation Store e Xbox Store sono emerse in alcuni casi violazioni del cosiddetto "Cancellation Act" comunitario. Per altro confermate da un reportage della testata Pressfire.no.

nintendo

"Steam (di proprietà Valve), Origin (di proprietà di Electronic Arts) e Playstation Store (di proprietà Sony Interactive Entertainment) violano il diritto di recesso senza ottenere esplicito consenso dal consumatore e senza metterlo a conoscenza della sua perdita", si legge nella nota ufficiale. "Nintendo eShop viola il diritto di recesso non accettando cancellazioni delle prenotazioni prima della data di lancio".

In sintesi nei termini di servizio di queste tre piattaforme viene esplicitato che si perde il diritto "quando il servizio viene usato o scaricato", ma manca la richiesta di consenso e durante le fasi di acquisto non vi è alcun riferimento al riguardo.

xbox

Inoltre con Nintendo si pone il problema della prenotazione, che sblocca una sorta di parziale "pre-loading". Dopo questa fase non è possibile il recesso, anche se in verità il gioco sarà realmente disponibile solo a distanza di tempo. E la stessa pratica è adottata con molti giochi dal Playstation Store.

ps

Xbox Store consente (a un account) il recesso una sola volta e prima di 10 giorni dalla distribuzione. Dopodiché l'unica possibilità è attendere la sua disponibilità ed entro 5 giorni da questa richiedere il rimborso. 

In base a tutte le rilevanze del Forbrukerrådet, è stato chiesto al Garante del Mercato (Forbrukerombudet) svedese di intervenire.