Nintendo Virtual Boy (1995)

La storia dei videogiochi è piena di successi e fallimenti, soprattutto per quanto riguarda il settore delle console, siano esse da tavolo o portatili. In questo articolo vi presentiamo quelli che sono stati i più grandi fallimenti in questo settore.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Specifiche: CPU: NEC V810 (20 MHz, 32-bit) - RAM: 128 KB VRAM e 128 KB DRAM - Schermo: Due schermi monocromatici rossi, 384x224, 50.2 Hz - GIOCHI: cartucce da 16 KB. Unità vendute: 770.000. Fine produzione: 1996.

Cause del fallimento: la prima console di realtà virtuale disponibile al pubblico era indubbiamente un passo avanti che i competitori della Nintendo difficilmente avrebbero potuto copiare, ma il Virtual Boy si rivelò troppo caro, anche utilizzando schermi monocromatici per ridurre i costi e i problemi di prestazioni. Oltretutto il potenziale mercato fu limitato dal fatto che la Nintendo decise di vendere il prodotto solo in Giappone e negli Stati Uniti.

Negli Stati Uniti la Nintendo approntò un'interessante metodo di noleggio della console che permetteva di provarla a casa per soli 10 dollari, ma la limitazione dei colori e il catalogo di giochi ridotto (solo 22), fecero fallire questo progetto in quanto pochi di questi noleggi si sono poi tramutati in acquisti. Il sistema aveva anche il difetto di causare nausea ed emicranie, probabilmente a causa degli schermi monocromatici e della scomodità delle cuffie.