Nioh 2 | Intervista a Yosuke Hayashi

Domande e risposte su Nioh 2 con Yosuke Hayashi, Director storico di Team Ninja e figura principale per lo sviluppo del nuovo capitolo della serie.

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a cura di Alessandro Palladino

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Poco dopo aver saggiato e finito la demo di Nioh 2, presentataci da Sony in un evento, abbiamo avuto modo di sederci e intervistare Yosuke Hayashi, Director di Team Ninja e guida della giornata al funzionamento della demo. Hayashi è una figura granitica dello scenario videoludico, a capo di marchi come Ninja Gaiden e Dead or Alive. Un creativo a tutti gli effetti che, insieme al team di sviluppo, si è ben dimostrato all’altezza di creare un nuovo immaginario nipponico a metà tra la fantasia e la ricostruzione storica del Sengoku.

Ed è su queste corde che Hayashi ha illustrato ai presenti le caratteristiche principali del prossimo Nioh 2, con il quale abbiamo avuto modo di scontrarci durante una lunga anteprima scandita da boss spietati e l’esplorazione di un castello in fiamme. Curiosi di saperne di più su quanto abbiamo visto, ci siamo rivolti direttamente al Director per approfondire alcuni particolari del prossimo viaggio in Giappone.

Come abbiamo visto sia oggi che nella demo pubblica, Nioh 2 vede tra i suoi elementi caratteristici la fusione del personaggio con il mondo degli Yokai. Come è nata quindi l’idea di dare al protagonista la possibilità di trasformarsi? È stata una naturale evoluzione del sistema degli Spiriti Guardiani o una volontà di rappresentare maggiormente il legame tra il personaggio del giocatore e la terra giapponese?

Yosuke Hayashi: Nel corso del tempo abbiamo ricevuto molti feedback su Nioh, specificamente nel numero della varietà dei nemici o nella volontà di implementare un sistema di creazione del personaggio. Per incrementare la varietà del gioco abbiamo quindi ampliato il concetto degli Yokai, permettendoci di approfondire molto l’estetica e le mosse dei nemici. Quando fai un sequel di un gioco e aggiungi nuovi elementi, ad esempio come una nuova arma, non è tanto il suo inserimento quanto il suo collegamento con l’utilizzo che ne fa il giocatore.

Seguendo questo aspetto volevamo che le nuove abilità Yokai del giocatore fossero una delle principali caratteristiche di Nioh 2 e durante lo sviluppo ci accorgemmo che questo sistema funzionava estremamente bene, amalgamandosi perfettamente a quella che pensiamo sia l’anima di Nioh.

A livello artistico, quali sono state le scelte stilistiche che distaccano l’estetica di Nioh 2 dal suo predecessore? Ad esempio nella demo pubblica abbiamo visto un’area con colori più accesi ed estremamente diversificata nella presentazione, mentre Nioh si è spesso avvalso di colori molti scuri e cupi.

Yosuke Hayashi: Siamo contenti che si sia notata questa differenza! Nel corso di Nioh siamo stati in numerosi posti famosi dello scenario giapponese ma naturalmente erano inquadrati in un periodo dove l’oscurità era l’aspetto più prevalente. In Nioh 2 volevamo ovviamente continuare ad esplorare lo scenario giapponese, ma per noi era altresì importante fare in modo che risultasse differente dal primo capitolo. Così, invece di utilizzare la stessa atmosfera cupa volevamo che la nuova ambientazione fosse ricca di colori e sfumature, mescolando in essa degli elementi fantastici per darle quell’aura misteriosa, immaginifica.

Rispetto al primo capitolo, qual è stato il vostro approccio con le arti Ninja e Onmyo in Nioh 2? Avete ritenuto che il sistema originale fosse sufficientemente strutturato o avete lavorato su eventuali aggiustamenti in vista delle nuove funzioni?

Yosuke Hayashi: In Nioh 2 ci saranno sicuramente tanti arti ninja e onmyo da poter utilizzare, a partire da quelle già conosciute per passarne ad alcune di totalmente nuove. Rispetto al primo capitolo però, Nioh 2 ha una libertà maggiore per la crescita e sviluppo del proprio personaggio, permettendovi quindi di creare qualsiasi combinazione e maestria di vostra preferenza.

Naturalmente questo significa che c’è anche la completa possibilità di creare personaggi totalmente basati su questi due particolari aspetti del gioco, i quali sono più che mai una risorsa preziosa per affrontare ed esplorare i vari livelli. Non vediamo l’ora di vedere come i giocatori costruiranno i propri alter-ego!

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