Nonostante le critiche, gli NFT sono un punto di riferimento dell'industria

Nonostante le critiche (anche feroci), gli NFT sembrano essere diventati davvero centrali per l'industria dei videogiochi.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Chiunque stia tentando di approcciarsi al mercato degli NFT, soprattutto nel mondo dei videogiochi, viene travolto dalle critiche. Nel recente passato è successo a tutti, da Team17 a Ubisoft, passando anche per Konami. Nonostante le pressioni dei giocatori, che vorrebbero un'industria del videogioco libera dai token non fungibili, in realtà le realtà non vogliono cambiare obiettivo, tanto che solo in questi primi mesi del 2022 è stata investita una quantità di denaro inimmaginabile in questo settore.

Come riportato da The Gamer, da gennaio ad aprile 2022 l'industria dei videogiochi ha investito circa 1,2 miliardi di Dollari negli NFT. Questo dato non si riferisce ovviamente alle sole società che producono e lanciano sul mercato tripla A come Ubisoft o Konami appunto, ma anche a tanti altri progetti legati esclusivamente al Web 3.0 e giochi di piccole realtà incentrate esclusivamente sulla blockchain e sui token non fungibili.

Questi dati sono comunque interessanti e dimostrano, ancora una volta, come rinunciare ai trend non sia vista come un'opzione. Certo, le retromarce già ci sono state (e continueranno ad esserci), ma sembrano più che altro stop solamente momentanei. D'altronde, se i token non fungibili diventeranno successivamente la norma, per una società può davvero essere controproducente non essere salita sul treno al momento corretto. La stessa, identica situazione si verificò già in passato, quando sul mercato vennero introdotti i DLC, i giochi a servizio e le microtransazioni.

Nel corso dei prossimi anni, la possibilità che anche le grandi società investano e decidano di tenere duro sugli NFT è quindi decisamente alta. Bisognerà solamente scoprirne la forma: se davvero i token non fungibili saranno utilizzati come un'alternativa alle microtransazioni oppure per altri progetti è ancora un'incognita. Ora però siamo curiosi di conoscere la vostra opinione in merito: siete favorevoli all'introduzione dei token nei videogiochi oppure no? Fatecelo sapere lasciando un commento a questa notizia.