Nuovi dettagli sul multiplayer di Gears of War 2

Lo sviluppatore di Epic Games, Mark Thompson, ha risposto ad alcune domande riguardanti l’attesissimo Gears of War 2 per Xbox 360, in particolare sulla modalità multiplayer

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a cura di Tom's Hardware

Recentemente intervistato dal sito internet Game Rumor, lo sviluppatore di Epic Games, Mark Thompson, ha risposto ad alcune domande riguardanti l'attesissimo Gears of War 2 per Xbox 360, in particolare sulla modalità multiplayer. Eccone quindi un breve sunto che raccoglie esclusivamente le informazioni di maggior interesse.

Innanzitutto, i COG e le Locuste offriranno 12 personaggi a testa tra i quali scegliere, quindi quasi il doppio rispetto al prequel. Per quanto riguarda le armi, il lanciafiamme sarà regolato da un indicatore del carburante al posto del classico contatore delle munizioni e si surriscalderà in caso di un prolungato utilizzo. Il Martello dell'Alba, invece, permetterà di sferrare il proprio attacco solamente tre volte. Ai giocatori, comunque, sarà offerta la possibilità di colpire anche una quarta volta, ma questa scelta causerà la l'esplosione dell'arma, con l'inevitabile morte del personaggio e presumibilmente dei nemicialleati al suo fianco. Sempre a proposito delle armi, il Boomshot è stato a sua volta modificato in modo da equipaggiare al massimo tre munizioni. La potenza di ogni singolo razzo è stata inoltre indebolita, tuttavia, se si avranno a disposizione due razzi con la ricarica attiva sarà possibile lanciarli contemporaneamente, causando una devastante esplosione.

Per la gioia degli avventurieri solitari, inoltre, Gears of War 2 includerà una nuova modalità denominata Wanted. Questo mode vedrà fronteggiarsi 9 locuste contro 1 solo COG (o viceversa), il quale si calerà nella parte del ricercato. Il ricercato, per agevolarne la sopravvivenza, potrà essere ucciso esclusivamente con una mossa speciale a distanza ravvicinata, come nella modalità Esecuzione del primo GoW. In chiusura, segnaliamo la possibilità di attivare o disattivare il movimento dei treni della metropolitana, una caratteristica descritta come “l'aspetto ancora più difficile da programmare!”.