Nvidia al CES 2020: Minecraft RTX e G-Sync su monitor a 360Hz

Durante il CES 2020, Nvidia ci ha mostrato il G-Sync all'opera sui nuovi monitor Esport a 360Hz, oltre che una nuova demo di Minecraft RTX

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Il CES 2020 non è esattamente una fiera dedicata al gaming e ai giocatori, ma Nvidia ha comunque voluto esserci per mostrare alla stampa la sua importanza all'interno del panorama videoludico, in particolar modo con il supporto G-Sync di alcuni monitor annunciati nel corso delle ultime ore.

Oltre a questo, ci è stata offerta la possibilità di intrattenerci per circa una decina di minuti con una nuova demo di Minecraft RTX che si dimostra ancora una volta uno dei titoli migliori a sfruttare la tecnologia Nvidia.

Ed è proprio da Minecraft RTX che partiamo. Il lavoro svolto è semplicemente impressionante, lasciandoci interdetti a ogni scorcio e a ogni angolo. Con un semplice tasto potevamo attivare e disattivare la modalità RTX e quello che ci parso davanti ci è sembrato praticamente un gioco nuovo sotto ogni aspetto, dai riflessi delle superfici e dell'acqua fino a un illuminazione più realistica e naturale tanto da rendere i dungeon più tetri e spaventosi che mai.

Con Minecraft RTX, Mojang e Nvidia vogliono dare, al gioco più venduto di sempre, linfa vitale necessaria per sopravvivere almeno altri 10 anni e allo stesso tempo provare ad attirare sempre più persone per sfruttare le nuove schede grafiche RTX.

Ovviamente all'interno dello showcase privato erano presenti altri videogiochi con supporto RTX come Control - il nuovo DLC -, Wolfenstein Youngblood - l'aggiornamento dovrebbe finalmente arrivare questa settimana - e il sempre verde Call of Duty Modern Warfare.

Oltre ad alcune dimostrazioni Nvidia Studio - già viste in passato - e il DLSS sul sensazionale - Deliver Us The Moon - la maggior parte del tempo dei ragazzi di Nvidia si è concentrato nel raccontarci - come detto in apertura - il supporto G-Sync con i nuovi TV OLED LG e su alcuni nuovi monitor annunciati, tra cui i nuovi ROG Swift, quelli dedicati all'Esport a 360Hz, dimostrandoci come la differenza sia tutt'altro che nulla durante il gioco.

Per cercare di farci capire la reale differenza tra un monitor 360Hz e uno a 60Hz ci hanno invitato a testare il reaction test di Counter Strike Global Offensive, una modalità che i PRO e i giocatori più affezionati al videogioco di Valve conoscono più che bene e che serve a capire i tempi di reazione di un giocatore, il risultato viene misurato attraverso un conteggio di uccisioni con il fucile da cecchino, l'obiettivo è cercare di colpire un giocatore che salta all'improvviso attraverso una piccola fessura in una porta.

Se nei monitor a 60Hz il risultato era forse di 3, massimo 4 uccisioni su dieci, nel 360Hz il balzo era ben percettibile, consentendoci di arrivare anche a 6-7 punti, dimostrando quanto la frequenza di aggiornamento più alta cambi effettivamente il modo di giocare. C'è però da sottolineare che la prova è stata eseguita a confronto con un 60Hz che per il panorama console è ancora oggi fondamentale, ma non per i PC. Insomma sarebbe stato sicuramente più interessante provare a fare una comparazione con un 144Hz piuttosto che con un 60Hz.

Abbiamo successivamente eseguito un altro test, simile in realtà - puntava sempre nell'eliminazione di avversari nel più  breve tempo possibile - e che ha portato inevitabilmente agli stessi risultati.

Spostandoci invece sulle performance del G-Sync su monitor di diversa frequenza ci è stato fatto notare alcune qualità aggiuntive nei monitor a frequenza più alta con Call of Duty Modern warfare. La prima cosa che salta all'occhio è un'illuminazione generale più realistica e naturale, rendendo anche i colori delle foglie più accese e ben lontane dal grigiore della notte che offre un monitor a 60Hz.

L'ultimo accenno ci è stato dato sui nuovi TV LG OLED che sfruttano G-Sync, su questo i ragazzi di Nvidia non si sono soffermati più di tanto, lasciandoci in bella vista un replay di Formula 1 su uno dei suddetti TV, ma senza darci informazioni aggiuntive, è chiaro che servono dei test più approfonditi per capire i miglioramenti.