Nvidia Shield si prepara al debutto, in arrivo il 31 luglio

Nvidia ha confermato che le consegne di Shield, la console portatile dell'azienda, cominceranno il 31 luglio.

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a cura di Roberto Caccia

Nvidia Shield sarà disponibile il 31 luglio negli Stati Uniti e in Canada. La conferma arriva direttamente dall'azienda di Santa Clara, che oltre a specificare il giorno di debutto della sua console portatile basata su Android ringrazia gli utenti costretti a sopportare un ritardo rispetto ai piani dell'azienda.

Ricordiamo infatti che le consegne di Shield sarebbero dovute cominciare verso la fine di giugno, ma a causa di alcuni problemi legati a componenti meccanici di terze parti Nvidia è stata costretta a rimandare l'appuntamento con il pubblico.

Una delle funzioni più interessanti di Nvidia Shield, lo streaming di giochi

"Vogliamo ringraziarvi per la vostra pazienza e per essere rimasti con noi attraverso il ritardo delle consegne del vostro Shield. Il nostro scopo è sempre stato quello di realizzare un prodotto perfetto, così ci siamo assicurati di far superare a Shield i test meccanici e i controlli degli standard di qualità più rigorosi", scrive Nvidia in una breve nota ufficiale.

Ricordiamo che questa console portatile Android basata su chip Tegra 4 permette di divertirsi anche attraverso lo streaming di giochi direttamente dal PC, sfruttando la potenza delle schede grafiche e dei processori inseriti nei computer degli appassionati di gaming.

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Il sito web di Nvidia specifica che la funzione di streaming inizialmente sarà disponibile in versione beta. Gli utenti avranno a disposizione un numero limitato di giochi supportati e dovranno affidarsi ai router consigliati dall'azienda. Inoltre bisognerà avere un PC con almeno una GeForce GTX 650, 4 GB di RAM e un processore Intel Core i3 2100 da 3.1 GHz o un AMD Athlon II X4 630 da 2.8 GHz.

Al termine della beta i possessori di Shield potranno scaricare un aggiornamento gratuito che includerà il supporto a più giochi, una maggiore compatibilità con i router Wi-Fi e le eventuali correzioni dei bug emersi durante il periodo di prova. Riuscirà questo valore aggiunto a convincere gli utenti a spendere 299 dollari, quasi 230 euro al cambio attuale?