One Punch Man A Hero Nobody Knows, KO a suon di pugno | Provato

Abbiamo provato il nuovo gioco della casa di sviluppo giapponese Spike Chunsoft: One Punch Man A Hero Nobody Knows. Ecco il nostro resoconto!

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a cura di Alessandro Niro

Tutto è cominciato online il 3 luglio 2009. Un fumettista giapponese, noto con lo pseudonimo One, pubblica sul suo blog in maniera indipendente le prime tavole di una serie che in brevissimo tempo raggiungono 10 milioni di visite, con una media di circa 20.000 visite al giorno. Quelle, erano le prime tavole della serie One Punch Man

Oramai famoso in tutto il mondo, la storia di Saitama ha toccato l’attuale generazione creando dopo il manga, un anime che è entrato di prepotenza nella cultura di tutti gli appassionati del genere. A One Punch Man i fumetti e l’anime non sono bastati e per questo, Spike Chunsoft ha deciso di svilupparne un videogioco. Basato sulla celebre serie animata, One Punch Man A Hero Nobody Knows si presenta come un brawler tridimensionale sulla falsariga dei vari Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm e del più recente Jump Force, facendoci divertire in scontri tre-contro-tre caratterizzati da un'azione frenetica, spettacolare e fuori dal comune.

Ma come è stato possibile creare un videogioco dove il protagonista mette KO ogni nemico con un solo e semplice pugno?

Raggiungiamo la classe S!

Abbiamo provato One Punch Man A Hero Nobody Knows in un hand-on organizzato da Bandai Namco e dobbiamo dire che il titolo non risulta essere niente male. Nella versione che abbiamo provato, siamo subito stati catapultati nel sistema di creazione del nostro personaggio con un ventaglio di personalizzazione molto ampio

Voce, volto, altezza/fisico, costume, accessori e colori sono solo alcune delle macrocategorie che potremo personalizzare. La grafica è risultata essere molto piacevole e lo stile dei disegni ha delle linee molto marcate in pieno stile manga. Come il nostro Saitama, inizieremo la nostra storia come un Eroe di Classe C, e sarà nostro compito scalare le classifiche fino a raggiungere la tanto agognata Classe S. 

Il nostro personaggio, avrà una fase di crescita man mano che si continuerà a partecipare ai duelli. Le mosse saranno in tutto e per tutto personalizzabili e i combattimenti saranno basati su un sistema di brawler open field 3 contro 3. L’obiettivo? Mettere KO tutti e tre i membri della squadra avversaria con un sistema di combattimento che vede alternarsi prese, combo e mosse speciali utilizzabili con delle cariche, che saranno accumulate durante il match. 

Verremo ovviamente affiancati da tutti i personaggi della serie, compreso Saitama. La domanda che balenerà nella mente degli appassionati sarà sicuramente: ma com’è possibile inserire in un gioco di combattimento un personaggio come Saitama che mette KO un nemico con un semplice pugno? Semplice, facendolo arrivare in ritardo.

Come la maggior parte di noi sa già, Saitama è un eroe per hobby. Si presenta al centro dell’azione solo quando ha del tempo libero, tra una partita ai videogiochi e un giro nel centro commerciale. Allo stesso modo è stato presentato all’interno del gioco, con la possibilità di inserirlo come terzo componente del team. Una volta partito il match, se inserito nel team, avremo quindi a disposizione soltanto due personaggi mentre per Saitama, ci sarà un countdown di tre minuti; il tempo che ci metterà ad arrivare. La tempistica andrà a ridursi ulteriormente con ogni combo e parata perfetta che gli altri due personaggi eseguiranno durante il match. Una volta che scenderà in campo l’effetto è prevedibile: un singolo pugno e il KO immediato per abbattere qualsiasi avversario.

Questo aspetto introdotto dai ragazzi di Spike Chunsoft risulta essere sicuramente molto interessante dal punto di vista strategico: giocare avendo in team Saitama vuole dire affidarsi alla propria capacità e di giocare 2 contro 3, cercando di resistere ai colpi dell’avversario e non finire KO prima dell’arrivo dell’arma definitiva

Giocare invece senza Saitama permette di incentrarsi sull’aggressione prima che sia troppo tardi. Nel caso in cui entrambi i team decidano di utilizzare il personaggio, entra in gioco maggiormente la bravura del giocatore con l’utilizzo di combo e parate perfette, per veder scendere inesorabilmente la tempistica di arrivo dell’eroe prima dell'avversario. Non siete particolamrmente amanti degli incontri OP? Nessun problema: sarà possibile entrare in una coda del matchmaking con Saitama disabilitato.

Gameplay un po’ troppo legnoso e semplicistico

Dal punto di vista dei controlli, non si discosta di molto da quanto visto in altri titoli del genere: il tasto Quadrato utilizzato come attacco leggero, Triangolo come attacco pesante, X per saltare e Cerchio per parare o schivare le mosse dell’avversario. Ci si potrà praticamente fiondare sull’avversario con la pressione della levetta analogica sinistra mentre i vari trigger, saranno deputati a eseguire speciali mosse devastanti.

A livello di gameplay One Punch Man A Hero Nobody Knows risulta comunque ancora fin troppo legnoso per i nostri gusti, compromettendo una fluidità che avrebbe potuto rivelarsi interessante. Non soltanto nei match, ma anche durante le spensierate passeggiate in città e il completamento delle missioni secondarie, il nostro personaggio aveva delle movenze troppo rigide e goffe. Ci siamo praticamente ritrovati dinanzi a un titolo in pieno stile Spike Chunsoft, sulla falsariga di Jump Force

Anche le combo risultano essere semplici e senza alcuna profondità di combattimento: ogni personaggio presente nel roster ha il suo stile con annessi i suoi punti di forza e punti deboli. Alcuni di loro saranno appunto incentrati su un combattimento ravvicinato mentre altri, potranno essere più utili dalla distanza. Ovviamente non possiamo aspettarci una profondità come in Dragon Ball FighterZ, ma Spike Chunsoft ha realizzato un prodotto semplice e immediato, facile da gestire anche per i meno avvezzi.

One Punch Man!

Ad oggi, l’aspetto narrativo di One Punch Man A Hero Nobody Knows risulta essere ancora un mistero. Non sappiamo se il gioco tratterà la stessa storia dell'anime o se, piuttosto, proporrà una sceneggiatura completamente inedita. Ma dall’immagine finale rilasciata insieme al primo trailer, possiamo reperire qualche indizio.

Nel trailer di presentazione, abbiamo visto infatti Saitama e Genos il Cyborg, mentre alle loro spalle compare Lord Boros. È quindi possibile che la modalità storia del titolo si concentri sulle gesta iniziali di Saitama, facendoci rivivere i suoi primi incontri con l’associazione degli Essere Misteriosi e degli Eroi presenti nella prima stagione dell’animeInteressante comunque come nel roster, siano presenti anche personaggi della seconda stagione come l'avvenente eroina di Classe B: Tempesta.

Non avendo rilasciato alcuna informazione ufficiale sulla storia alla quale prenderemo parte nell’opera, possiamo al momento fare solo supposizioni e pensare che One Punch Man A Hero Nobody Knows copra le prime due stagioni dell’anime.

Tirando le somme

La scommessa di Spike Chunsoft con One Punch Man A Hero Nobody Knows nonostante non sia priva di sbavature, riesce comunque a catturare l’attenzione del giocatore e a costruire la sua unicità con un’azione mirata di fanservice che strizza l’occhio agli appassionati dell’anime e del manga originale. 

La casa di sviluppo giapponese è riuscita comunque in modo molto intelligente, a inserire in un videogioco un personaggio invincibile come Saitama, bilanciando in modo ottimale e divertente la sua presenza in game; e consentendo in questo modo ai giocatori, di sviluppare diverse strategie per aggirarlo o addirittura evitarlo direttamente. 

Ricordiamo infine che l’uscita di One Punch Man A Hero Nobody Knows è prevista per il 28 febbraio 2020 su PS4, Xbox One e PC.

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