Origin, il servizio di distribuzione digitale di Electronic Arts ha superato i 9,3 milioni di utenti registrati e conta un'attività giornaliera di oltre 1 milione di giocatori. Da giugno 2011 le vendite hanno superato i 100 milioni di dollari di fatturato.
Sono dati abbastanza incoraggianti per Electronic Arts, che sta spingendo in modo aggressivo su Origin, sia con attraverso i propri titoli - come Battlefield 3, rimosso da Steam - sia con editori di terze parti.
Sono oltre venti le terze parti che hanno siglato un accordo con EA, e tra queste troviamo Remedy Entertainment, che porterà sul servizio la versione PC di Alan Wake (oltre che su Steam) dal 16 febbraio a 29,99 euro. Nei negozi ci sarà anche un'edizione per collezionisti venduta a 34,99 euro.
Oltre alla software house finlandese, sulla piattaforma saranno presenti i titoli di CD Projekt, Paradox Interactive, Focus Home Interactive, Iceberg Interactive, Strategy First, Macro Games, Selectsoft e Legendo Entertainment. Questi publisher si uniscono a quelli già noti, tra cui troviamo Warner Bros. Interactive Entertainment, THQ, Capcom, Trion Worlds e Robot Entertainment.
La strada di Origin non è però in discesa. C'è molto da fare. Il servizio nei mesi passati non è stato impeccabile - diversi utenti si sono lamenti di malfunzionamenti - e molti non gradiscono l'installazione obbligatoria del software con diversi titoli dell'azienda.
Steam è ancora lontano, conta 40 milioni di account ed è in forte crescita. L'approdo nel settore mobile con applicazioni iOS e Android a supporto dell'ecosistema desktop dovrebbe attirare nuovi utenti. La battaglia per fidelizzare i videogiocatori è quindi anche aperta e sia EA che Valve sono intenzionate a combattere con il coltello tra i denti.