Outlast Whistleblower, quando il DLC è meglio del gioco originale

Con l'uscita del suo primo DLC, Whistleblower, cogliamo l'occasione per recensire Outlast, uno dei giochi horror indipendenti più apprezzati da pubblico e critica.

Avatar di Tommaso Manfredini

a cura di Tommaso Manfredini

Introduzione

Approfittiamo dell'uscita del DLC "Wistleblower" per darvi la nostra opinione su Outlast, senza dubbio uno dei giochi horror di maggiore successo dopo Amnesia. In Outlast vestirete i panni di Miles Upshur, un giornalista disposto a tutto per scoprire i misteri più oscuri che il mondo nasconde. In questa avventura vi troverete nel manicomio di Mount Massive e toccherà a voi scoprire i segreti celati all'interno di questa struttura.

Il gioco ruota attorno alla meccanica della telecamera; il tasto destro del mouse vi consentirà di attivarla e di filmare determinate aree, sbloccando delle note che altro non sono se non i pensieri del vostro personaggio, che per tutta la durata del gioco rimarrà muto.

La telecamera è anche dotata di una modalità con visione notturna che vi permetterà di esplorare le aree più buie del manicomio. Ovviamente usare la visione notturna prosciugherà le batterie della telecamera, per questo motivo dovrete fare attenzione a consumarne il minor numero possibile e soprattutto a cercare per le stanze dell'edifico pile extra da tenere come scorta.

Il gioco non prevede ne armi ne un sistema di combattimento e quindi come vi viene detto all'inizio della vostra avventura le vostre opzioni sono scappare, nascondervi o morire.