Path of Exile | Anteprima - The Forbidden Sanctum è l'espansione che tutti stavano aspettando

Path of Exile ritorna a far parlare di sé con una prossima espansione dedicata che potrebbe fare gola agli appassionati del genere roguelike

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a cura di Nicholas Mercurio

Dieci, per qualcuno, è il numero perfetto. Dieci, però, sono anche gli anni dalla pubblicazione di Path of Exile, il celeberrimo videogioco online di stampo roguelike sviluppato dal team neozelandese Grinding Gear Games, capitanato dal veterano Chris Wilson, che in questa era geologica per l’industria dei videogiochi è riuscito ad appassionare una nutrita cerchia di giocatori che hanno vissuto con Diablo, Sacred e altre opere di questo genere. La produzione, che ora conta un numero sempre più crescente di giocatori, è una delle più giocate e longeve al mondo, in particolare grazie al vasto numero di contenuti aggiuntivi spalmati in questi ultimi anni.

Non sto parlando semplicemente delle classiche aggiunte e dei vari aggiornamenti per cui l’opera di Chris Wilson è famosa, bensì dei massicci e corposi DLC che aggiungono ore interminabili a un pacchetto che su PC funziona in maniera egregia, poiché il suo reale pubblico è in realtà sulla piattaforma più giocata al mondo. Dopo il tentativo di portare la produzione su Xbox One e PlayStation 4, tuttavia, lo studio di sviluppo si è interfacciato con il mondo console, adattando il sistema di gioco e i comandi per soddisfare le necessità dei tanti curiosi che avevano sentito parlare di Path of Exile, ma non lo avevano mai esplorato prima. Era il 2016, e in quel frangente arrivava una patch corposa, che diede ai giocatori una maggiore stabilità esperienziale sia su PC che su console.

D’altronde, il mondo creato di Chris Wilson è affascinante e ha dalla sua una creazione unica per quanto riguarda la creazione di razze e fonti di potere. Le sue terre, lontane ma ricche di opportunità, sono infatti tre le più iconiche del genere dark fantasy. Il team, ripescando direttamente dall’immaginario legato alla letteratura e alle ispirazioni di tante produzioni, è riuscito nel complesso tentativo di costruire una terra capace di affascinare, appassionare e accompagnare i giocatori nell’intricata via che conduce verso nuove realtà alternative.

Wraeclast, il mondo inventato da Chris Wilson, è dominato da creature di ogni sorta, una terra di dannazione e privazione in cui in pochi riescono a sopravvivere e fuggire. La lore, che in tanti conoscono, è ancora oggi in continua espansione come se fosse un libro di Brendon Sanderson che continua a proporre pagine su pagine di nuove avventure tutte da scoprire e vivere. Da quando mi sono risvegliato in una spiaggia, in fondo, è passato molto tempo, e il mio personaggio è ormai un veterano di tante guerre e mille battaglie, combattute per un bene superiore. Nella terra dei dannati, però, non c’è pace che tenga, non c’è silenzio che non venga rotto e non ci sono fiamme capaci di non bruciare. Un mondo inospitale, spietato e, per chi non lo conoscesse, irto di pericoli di ogni genere. Nonostante siano passati così tanti anni, Path of Exile ancora riesce ad attirarmi, complice il suo modo di raccontare delle vicende attraverso un gameplay capace di portare alla dipendenza ed entusiasmare in particolare grazie ai suoi cambiamenti e miglioramenti.

Sacrifice of the Veal, Forsaken Masters, The Awakening, Ascendancy, Atlas of Worlds, The Fall of Oriath e The Lake of Kalandra: sette espansioni, sette modi per raccontare una storia e sei modi per non lasciare il mondo di Wraeclast e le sue terre dannate. Nei giorni scorsi, tuttavia, ho presenziato a un evento dedicato alla stampa in cui è stato mostrato il nuovo DLC dedicato all’opera di Chris Wilson, che risponde al nome di The Forbideen Sanctum. Ed è già tutto un programma, considerando la sfilza di contenuti che il game designer neozelandese ha promesso nell’immediato futuro. Ma procediamo con ordine, dalle fiamme.

Alla scoperta di The Forbidden Sanctum

Il Sanctum Proibito (tradotto dall’inglese all’italiano) è un’antica enclave dei Templari, i guerrieri più forte e fedeli che ci siano nelle immaginifiche terre di Wraeclast. Nascosta sotto le Rovine di Fellshrine, al suo interno è celata un’entità malvagia pronta a mostrarsi e a minacciare il mondo intero, aspettando il momento giusto per comparire. Il trailer dell’espansione, infatti, si apre con l’entrata dell’araldo all’interno di una vasta sala simile a un immenso salone che potrebbe ospitare chiunque.

Il protagonista, avviandosi verso l’ignoto, ha la spada da una parte e lo scudo dall’altro, ed è già consapevole che il viaggio non sarà affatto semplice. Mentre visionavo la prima parte del teaser trailer, mi sono accorto immediatamente che il luogo è ben più oscuro e tenebroso degli altri che ho giocato in passato, oltre che angosciante. L’aria è densa, il respiro affannato e i passi rompono il silenzio, mentre dal soffitto cadono delle gocce d’acqua, come se fossero entrate nelle fessure delle pareti come se cercassero una fonte di redenzione, impossibile da trovare in un luogo del genere, disseminato di cadaveri, morte e scie di sangue che raffigurano personaggi ancora forte e potenti, in grado sia di vivere in armonia, quanto di essere in guerra.

Tornando però al succo della questione, The Forbidden Sanctum è sicuramente l’espansione più ambiziosa e coraggiosa del team. Mi riferisco, nello specifico, al tipo di approccio per raccontare le vicende, non lasciando nulla al caso e approfondendo di conseguenza la loro dell’opera. Se in passato la produzione si era posta come un classico videogioco alternativo ai Doom-like, The Forbidden Sanctum abbraccia tuttavia uno stile roguelike, un genere che ora sta ottenendo sempre più successo, specie grazie ad alcuni sviluppatori talentuosi, che stanno trattando la corrente in modo originale, diversa e alle volte anche fin troppo ambiziosa.

The Forbidden Sanctum, a differenza dei tanti altri contenuti aggiuntivi dell’opera di Chris Wilson, è una struttura che potrebbe mettere alla prova chiunque dovesse sottovalutarla. In termini ludici, sto parlando di un roguelike e della presenza di diverse stanze in stile Hades da affrontare in maniera intelligente, considerando ogni singolo gesto e tipologia di approccio. Certo, detta così sembra facile, ma non lo è per niente: l’opera, a detta della mente dietro le piaghe infernali di Path of Extile, sarà infatti complessa da affrontare e saranno necessari molte ore prima di vedere la sua conclusione. Il tempio, dato che non si può considerare in altra maniera, è pregno di mostri, creature dell’incubo e da bestie pronte a comparire da un momento all’altro. È inevitabile, d’altronde non si può sfuggire al proprio fatto, neppure su esso è fondato sulle menzogne.

Come ogni roguelike che si rispetti, The Forbidden Sanctum sembra proprio un’opera estremamente caratteristica e speciale, perché non rinuncia affatto alle peculiarità, anche se in questo caso, per capire al meglio i progressi del sito, è necessario cominciare a comprendere dove tutto è stato nostro e come può essere trattato. Intanto, lo sottolineo ancora una volta: è un rogulike. E per comprendere in che modo si progredisce nell’esperienza, la soluzione a ogni problema è la Risolutezza, utile per chiunque si sia perso la strada e non sa come tornare indietro. Perdendo la Risolutezza e morendo, invece, si ritorna al punto di salvataggio più recente, con il game over sempre minaccioso e dietro l’angolo.

I doni, rilevanti per procedere all’interno delle stanze, saranno di due tipi e coinvolgeranno in maniera passiva anche la Risolutezza. Quelli minori, oltre a rendere le cose più semplici, possono addirittura rallentare i nemici e garantire un ottimo spazio di manovra, consentendo così al personaggio di muoversi in maniera più agile nelle varie arene. I doni maggiori, tuttavia, sono rarissimi da ottenere, ma sono comunque utili perché donano più forza alla Risolutezza e allo scudo protettivo, potenziabile man mano che si avanza nell’avventura, che potrebbe essere complessa da vivere se non vengono adattate le dovute contromisure.

Un roguelike spietato e divertente

Alcune stanze del Sanctum, inoltre, conterranno una fontana, utile per ripristinare la vitalità e il vigore dell’avventuriero. E ce ne sono alcune, invece, che possono però chiedere un sacrificio di sangue. In tal senso, il team si è ispirato ad alcuni dei roguelike più famosi sul mercato, rendendo quindi molte delle meccaniche presenti alquanto derivative da altre produzioni. Il risultato finale, però, ci appare convincente, perché c’è una cura per quanto riguarda la loro da fare invidia a certe produzioni più blasonate.

Mi riferisco alla valuta Aureaus, delle monete d’oro che i Templari usavano all’interno del Santuario per commerciare merci pregiate, armi e stoffe, che si possono ottenere dai forzieri o dai nemici, spendibili peraltro dal commerciante, un individuo con il grande fiuto per gli affari. Questa, però, non è la cosa peggiore, perché all’interno del Sanctum il giocatore sarà costretto a stringere dei Patti che potranno conferirgli dei bonus o, in alternativa, addirittura dei malus. All’interno del Sanctum, ovviamente, sarà possibile ottenere delle monete da spendere nell’avventura originale.

Ogni piano, inoltre, conterrà un boss diverso e da battere per avanzare nell’avventura. Senza fare spoiler sulla trama di gioco, il team assicura che saranno presenti delle reliquie sbloccabili in un momento imprecisato dell’esperienza, garantendo così tante ore di divertimento. Per quanto riguarda l’endgame saranno presenti contenuti diversi e vari miglioramenti in vista della pubblicazione di Path of Exile 2, il prossimo capitolo della magnifica epopea creata da Chris Wilson.

Inoltre, il team ha promesso delle modifiche ulteriori ai vari Altari sparsi per il mondo gioco, migliorando la loro efficacia e semplificando dei concetti che avrebbero potuto causare degli enormi problemi a chiunque non abbia mai sentito parlare di Path of Exile. Un’altra aggiunta curiosa, che rimpingua le Memoria Atlas, riguarda direttamente l’espansione The Lake of Kalandra: una volta applicate delle sequenze, queste sbloccano dei ricordi che raccontano la storia dei vari personaggi non giocanti. Pur non c’entrando molto con The Forbidden Sanctum, è comunque qualcosa da sottolineare, poiché amplia ancora di più l’immaginario e la loro di Path of Exile e uno dei contenuti aggiuntivi meglio realizzati di questa lunga epopea.

Un’altra novità, che potrebbe fare gola a molti, è l’introduzione delle nuove gemme abilità, con alcune di esse che migliorano gli scontri corpo a corpo che servono per liberarsi in fretta dei nemici. Due nuove abilità, tuttavia, rappresentano il cuore pulsante dell’esperienza: il Volcanic Fissure, uno nuovo slam infuocato da usare con Staves, Maces e Axes e con attacchi senz’armi. E basta solo colpire il terreno, causando un baratro che si staglia verso i nemici, inghiottendoli nell’oblio.

Frozen Legion, al contrario, è un incantesimo insolito che, invece, evoca un anello di statue di ghiaccio capaci di sgominare i nemici. Meglio usarlo però con cognizione di causa e intelligenza, perché potrebbe accadere realmente di tutto durante l’esperienza e le fasi di combattimento più impervie. Saranno introdotti quindici oggetti unici, ognuno diverso e potente a modo suo, ottenibile durante gli scontri con i boss dell’espansione e altri nel corso dell’esperienza di Path of Exile. Uno degli esempi migliore, a mio parere, riguarda Progenesis, una fiaschetta di ametista unica realizzata da Ben e disponibile a Uber Maven, che garantisce una buona difesa contro gli attacchi bestiali dei nemici. Chris Wilson, inoltre, ha dichiarato l’aggiunta di una modalità Alpha chiamata Spietato, un modo più ostico e brutale per affrontare sia l’esperienza di Path of Exile, quanto l’espansione The Forbidden Sanctum, che aumenta in maniera vertiginosa le ore di gioco all’interno di questa produzione immortale, giunta al suo decimo anno in assoluta forma smagliante.

Cosa aspettarsi da Path of Exile?

Ho parlato delle maggiori novità, delle aggiunte più curiose e di un sistema roguelike che potrebbe appassionare i nuovi giocatori quanto i veterani di sempre, che giocano alla produzione di Chris Wilson ormai dal lontano 2013, anno della sua pubblicazione. Da allora, come accennavo prima, è passato molto tempo e il videogioco dello studio di sviluppo neozelandese ha subìto miglioramenti e nuove aggiunte importanti.

Il futuro di Path of Exile, ormai proiettato verso il secondo capitolo del franchise, è assolutamente in buone mani. C’è, infatti, tutto quello che porremmo desiderare da un’opera che ha ancora tanto da dire, da un team affiatato e talentuoso che ha sempre infoltito il suo videogioco di punta nel modo migliore, non cascando mai nelle microtransazione spicciole e brutali, il che è un’ottima novità. The Forbidden Sanctum, che si è già presentato in un trailer entusiasmante, potrebbe essere un valido motivo per molti giocatori per riprendere in mano le avventure ambientate nel Wraeclast. Considerando tutte le aggiunte, potrebbe essere anche per me il momento adatto per affilare le lame e indossare ancora una volta la mia armatura. La lotta, d'altronde, mi attende.