Perché Hitman esce a episodi? Gli sviluppatori rispondono

Il direttore creativo di Hitman, intervistato da Gamasutra, analizza e spiega le scelte e le difficoltà che hanno portato il team a realizzare le avventure dell'Agente 47 in formato episodico.

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a cura di Martina Fargnoli

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Hitman è tradizionalmente un gioco stealth d'azione con una storia autoconclusiva. Per il nuovo capitolo della saga, che partirà l'11 marzo, è stata scelta una distribuzione ad episodi che svilupperà le vicende dell'assassino più famoso dei videogiochi in 7 puntate. Gli sviluppatori hanno affrontato sfide inedite che Christian Elverdam, direttore creativo del gioco, ha avuto modo di approfondire in un'intervista di Gamasutra.

Prima ancora di pensare alla struttura ad episodi, Io-Interactive ha realizzato che la distribuzione digitale stava raggiungendo la massa critica anche per i videogiochi, come precedentemente avvenuto per musica e contenuti video.

Hitman

Il punto di svolta si è avvertito nel momento in cui le connessioni in grado di supportare il download di grandi contenuti di gioco hanno raggiunto un numero consistente di persone. La maggior flessibilità delle politiche digitali successivamente offerta da Microsoft e Sony - allineata a quella già presente su PC - ha accelerato la scelta di dare vita al nuovo Hitman usando la formula ad episodi.

Rispetto al modello di distribuzione tradizionale, la nuova scelta ha permesso di rivalutare completamente l'aspetto narrativo. L'agente 47 è un'icona, ma ciò che lo rende tale è il fatto di essere una tela bianca su cui il giocatore si proietta. Questa sua caratterizzazione si pone in contrasto con alcuni tòpoi della narrazione tradizionale, come il tema del viaggio dell'eroe che esce rafforzato e cambiato da tutta una serie di peripezie.

Il gameplay pone molta libertà nelle mani del giocatore, che plasma gli eventi secondo le sue scelte. Ciò si pone in conflitto con la struttura narrativa classica. Grazie a questa nuova struttura, invece, Elverdam afferma di poter trarre ispiraazione dalla sempre più diffusa tendenza a reinventare lo stile delle serie TV nei videogiochi.

Hitman

Immaginate per un attimo di pensare ad Hitman come a Sherlock Holmes, il personagio della serie con Benedict Cumberbatch. L'aspetto pivotale negli episodi non è la crescita del personaggio, quanto piuttosto il modo in cui reagisce alla pressione data da un caso e gli stratagemmi che mette in atto per la sua risoluzione. "È l'incontro tra la professione e il personaggio che crea fascino".

Come Sherlock, anche l'agente 47 è un personaggio eccentrico e sociopatico, e ha bisogno di un cast stabile intorno a lui. Se per l'investigatore inglese il suo contatto con la realtà è John Watson, per l'agente 47 è Diana Burnwood. Se a tutta questa struttura si aggiunge una nemesi duratura nel tempo, allora si ha la formula perfetta per raccontare storie più aderenti al protagonista di Hitman. 

La scelta episodica ha inoltre modificato le tecnologie in uso e la struttura stessa del team. Il motore di gioco è stato ristrutturato in modo da permettere la modifica dei contenuti con patch minime e piccoli download. Allo stesso modo, i periodi di lavoro intenso non rappresentano più una prospettiva futura; ora tutto è calcolato all'interno di uno spazio di lavoro di lunga durata.

La prima stagione di Hitman sarà disponibile da domani per PC, PS4 e Xbox One, mentre la realizzazione di più stagioni è già in programma negli uffici di Io-Interactive. Cosa ne pensate della piega presa dal nuovo universo dell'Agente 47? 


Potete effettuare il pre-order di Hitman per PC in versione Full Experience o Intro Pack da Green Man Gaming. Per console l'acquisto è solamente attraverso gli store ufficiali.