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Persona 3 Portable | Recensione - Un gradito ritorno

Inauguriamo il 2023 con la recensione di Persona 3 Portable, un classico del jrpg che ritorna con una versione rimasterizzata e l'italiano.

Avatar di Andrea Baiano Svizzero

a cura di Andrea Baiano Svizzero

La serie di Shin Megami Tensei ha alle spalle una lunga storia. che ha inizio nel 1992 e trova ancora una fine. Dal 1992 ad oggi sono cambiate molte cose per Atlus, una su tutte il modo in cui la sua saga di punta si presenta al pubblico. Shin Megami Tensei nel tempo si è contraddistinta per essere una sorta di compendio, un universo da cui attingere per creare esperienze ruolistiche differenti, sia per ambientazioni che per sistemi di gioco. Di esempi ne abbiamo molteplici, alcuni dei quali sono sopravvissuti alla prova del tempo, come Soul Hackers.

Il numero di titoli spin off dell'universo Megami Tensei è ciò che ha reso la serie Atlus così longeva, operando in un certo senso un'evoluzione antologica e costante, propria ad esempio di Final Fantasy. Con le dovute distanze certo, ma se oggi parliamo di Persona e non più di Shin Megami Tensei: Persona, è anche per la capacità di Atlus nel creare esperienze uniche e peculiari sfruttando uno scheletro comune.

Quella che oggi definiamo come la serie Persona, era in realtà nata come tutti gli altri spin off di Shin Megami Tensei. Una chiave di lettura diversa, legata in parte al contesto scolastico, che con Persona 3 trova nel 2006 la sua massima espressione. A tal punto da creare un prima e un dopo, dando vita a uno dei successi più travolgenti e inaspettati di Atlus. Persona 3 è infatti il primo a unire al dungeon crawling una struttura narrativa scandita dalle attività sociali, come seguire le lezioni o passare del tempo con i comprimari del protagonista. Un elemento che caratterizzerà i successivi capitoli al punto tale da rendere, nel tempo, la parentesi di Persona una serie a sé, nonché una delle più proficue nel genere dei giochi di ruolo alla giapponese.

L'arte del rispolvero

Persona 3 Portable ritorna nel 2023 sulle piattaforme moderne, dopo essere rimasto legato a PlayStation 2 e alla mai dimenticata PlayStation Portable. Il nome stesso suggerisce la natura del titolo, riadattato per la piccola di casa Sony dopo il successo di Persona 3 e Persona 3 FES su PlayStation 2. P3P è da allora diventato una sorta di versione semi definitiva del titolo, incorporando alcune delle migliorie viste nel più moderno Persona 4, ma rinunciando alla componente esplorativa al di fuori dei dungeon.

Persona 3 Portable è di fatto una visual novel, con forti elementi di interazione che servono a sostituire la componente esplorativa tipica della serie. Se venite da Persona 5 Royal, potrebbe disorientarvi, nonostante l'immediatezza del sistema che va anche un po' ad alleggerire i tempi morti tipici della serie. La sua originale natura portatile mi ha fatto prediligere la versione Nintendo Switch rispetto alle altre, dove questa riedizione trova la sua espressione migliore. Per sua stessa natura, il titolo si sposa decisamente meglio sulla modalità portatile, poiché questa operazione di rimasterizzazione non riesce a mascherare la limitatezza tecnica del gioco, né (ovviamente) modifica la sua struttura.

Giocato su PS5 o Xbox Series X/S (grazie al Game Pass) non è la fine del mondo, ma l'operazione di pulizia operata da Atlus è limitata all'interfaccia, agli artwork durante i dialoghi e ai modelli poligonali e agli ambienti del Tartarus, il grande dungeon del gioco. Durante le moltissime scene di dialogo, gli sfondi appaiono a una risoluzione inferiore, creando una strana dissonanza. In generale siamo di fronte a un titolo vecchio, che non riesce a uscirne totalmente vittorioso in questa conversione. L'operazione, in relazione anche al prezzo a cui viene posizionata, si rivela però portatrice di alcune aggiunte di quality of life importanti.

La possibilità di cambiare difficoltà durante la partita, o il salvataggio rapido, sono due elementi assenti nella versione originale. La più importante però è senza dubbio l'aggiunta della traduzione italiana, un vero e proprio evento considerando lo storico di Atlus e i tantissimi anni in cui siamo stati privi di qualsiasi tipo di adattamento nella nostra lingua. Una traduzione ottima, che riprende quanto di buono fatto con Persona 5 Royal. Il tono dei personaggi traspare nel testo italiano così come in quello inglese, con alcune scelte linguistiche che fanno uso di modi di dire e termini nostrani ricchi di colore, a enfatizzare le molteplici personalità del variegato cast di personaggi.

Bello come la Luna piena

Il successo di Persona 5 ha fatto bene alla serie in Occidente, soprattutto in Europa. E allora ecco la domanda a cui proverò a rispondere: perché recuperare Persona 3 Portable nel 2023, in questa versione? Il titolo spartiacque di Atlus si pone ancora oggi come un ottimo jrpg a turni. Porta con sé una prima bozza, se vogliamo, di quello che diventerà il sistema di gioco di Persona 4 e 5.

L'esplorazione del Tartarus ha un feeling da dungeon crawler molto tradizionale, ma il combat system è già piuttosto dinamico e profondo. Il giocatore ha controllo totale del party, per poter sfruttare le debolezze dei nemici e creare catene di attacchi più lunghe. La meccanica d'uso dei Persona, così come la loro fusione nella Stanza di Velluto, è fondamentale per creare un parti sufficientemente variegato ed efficace, vista la capacità di Persona 3 Portable di essere punitivo a difficoltà più alte.

Persona 3 Portable è anche un titolo che si discosta dalle atmosfere a cui Persona ci ha abituato nelle ultime due iterazioni. Una luna si staglia sul cielo oscuro di mezzanotte, per poi rivelare la sua vera natura. Come nei migliori incubi lovecraftiani, l'opera ci porta nell'Ora Buia, dove la realtà diventa un affascinante incubo lucido, fatto di tombe, architetture aliene e Ombre assetate di sangue. A livello tematico è forse il più riflessivo e oscuro dei tre capitoli, raccontando una quotidianità scolastica costellata da marcate tinte horror.

Nonostante sia ricco di riferimenti (anche allegorici) al suicidio e alla depressione, conserva un animo ottimista e propositivo, grazie all'ottima scrittura dei personaggi e dei loro Social Link, ognuna con una sua storyline specifica. Chiamate in italiano Affinità Sociali, permettono di approfondire i nostri rapporti con i diversi personaggi presenti, scegliendo come passare le nostre giornate al di fuori del dungeon. Ma anche per aumentare le nostre statistiche attraverso i parametri Sapere, Fascino e Coraggio.

Nonostante la preponderanza del testo sul gameplay, rispetto ai Persona più moderni, Persona 3 Portable ha dalla sua la possibilità di giocare con una protagonista femminile. Un unicum per la serie finora, che offre un'alternativa allo stoico protagonista, con dei social link unici, una colonna sonora riarrangiata e una prospettiva parzialmente differente su alcuni elementi narrativi.

Voto Recensione di Persona 3 Portable - Nintendo Switch


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Un ottimo gioco da riscoprire

  • Traduzione italiana di ottima fattura

  • L'unico capitolo con la selezione del genere per il protagonista

Contro

  • Dimostra tutti i suoi anni

  • La componente sociale ridotta ad una visual novel potrebbe essere difficile da digerire

  • L'esplorazione del Tartarus resta molto ripetitiva

Commento

Persona 3 Portable è un grande jrpg, con un'importanza storica notevole nel genere e per l'attuale corso di Atlus. Questa nuova versione per Switch, Playstation, Xbox e PC è una manna dal cielo per chi si è affacciato alla serie con Persona 5 Royal e vuole riscoprirne il passato, anche grazie a una traduzione italiano ottima. Nonostante alcune ingenuità e un ritmo compassato, anche rispetto ai capitoli più recenti, resta un gran bel giocare, complice un'atmosfera unica e una narrazione davvero affascinante e matura.A patto di fare i conti con un sistema di gioco stringente, che lo rende una vera e propria visual novel, con il controllo dei personaggi legato alla sola esplorazione del Tartarus, il dungeon di gioco, e alle sue centinaia di stanze. Non è invecchiato benissimo in questo, ma resta il modo migliore (a ora) per godere di questa esperienza. In attesa di un remake, forse l'occasione migliore per prendere il meglio dei due mondi (Persona 3 FES/portable e Persona 5) e fare di questo capitolo un nuovo standard per la serie. Vedremo!

Informazioni sul prodotto

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Persona 3 Portable - Nintendo Switch