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a cura di Lorenzo Quadrini

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Pochi giorni fa Konami ha pubblicato il primo trailer dedicato a PES 2019, titolo di bandiera della software house nipponica, storicamente in aperta rivalità con l'unico concorrente FIFA. Quest'anno però, la notizia della perdita dei diritti della Champions League (con una divertente analogia rispetto alle vicende che stanno interessando in questo periodo le grandi televisioni private) aveva turbato non poco fan e addetti al settore, che si erano quasi unanimemente rivelati scettici sul futuro del brand.

Il trailer è quindi una dichiarazione di intenti per PES, che con questa edizione 2019, almeno a detta di Adam Bhatti (Brand Manager di Konami), vuole tentare il sorpasso. Per farlo - contrariamente agli scorsi anni, dove l'impronta meno simulativa rispetto alla controparte statunitense era evidente - si cercherà di puntare proprio al realismo ed alla proposizione di meccaniche di gioco il più plausibili possibile.

Andando con ordine: il problema più grave, alla luce della perdita dei diritti delle coppe europee, è quello annoso dei marchi ufficiali a disposizione. Per il 2019 il prodotto ha promesso nuove squadre originali e nuovi campionati. Con molta probabilità, visto che la Premier rimane per quest'anno esclusiva FIFA, si parla di Bundesliga o al più di qualche aggiunta nella nostra lega calcio, con un occhio particolare per la bistrattata Serie B. Il Barcellona (ed il suo Camp Nou) rimane saldo come sponsor ufficiale, tanto che il nuovo milionario acquisto Coutinho è già protagonista assoluto di quasi tutta la campagna pubblicitaria.

Dal punto di vista prettamente tecnico PES 2019 vuole tentare di battere FIFA sul suo stesso campo, introducendo delle novità evidenti rispetto all'edizione scorsa. Innanzitutto saranno presenti nuove abilità, tra le quali il cambio di direzione a 180 gradi, il passaggio no-look e una più compenetrante reazione del corpo dei giocatori al pallone, grazie allo sviluppo della tecnologia di proprietà Real Touch+.

PES 2019   beckham2

Queste dinamiche di gioco sono implementate attraverso una più specifica caratterizzazione dei giocatori, in maniera tale che sia nettamente più sensibile la differenza di stile di gioco e di capacità di ogni singolo calciatore. Viene inoltre inserito il nuovo sistema della Fatica Sensibile, che è strettamente collegato al parco mosse del giocatore, impedendo oltre una certa soglia di stanchezza, la realizzazione di determinate abilità.

In generale, chiaramente, sono state promesse nuove animazioni, nuove e più numerose traiettorie di tiro e passaggio sensibili alla postura dell'agente, nonché una migliore naturalezza nei movimenti con e senza palla. Al netto di quanto detto finora, per quanto concerne il gameplay puro, l'augurio rimane quello di vedere dei passi avanti netti rispetto al 2018, durante il quale la differenza tra squadre blasonate e non blasonate era troppo evidente in termini di realismo.

L'accuratezza dei movimenti (e la loro eterogeneità) era infatti prerogativa esclusiva dei grandi nomi, andando poi ad appiattirsi sugli stessi pattern con quasi tutti gli altri atleti. Un sistema sicuramente "economico" dal punto di vista dello sviluppo, ma evidentemente fallato da quello del consumatore, che aveva concretamente il sentore di usufruire di un prodotto sfilacciato e ben poco organico.

PES 2019   campnou

Per quanto riguarda il comparto tecnico rimane ben saldo il Fox Engine, motore grafico di altissimo livello seppure non sempre sfruttato a dovere dal videogame nipponico. Il lavoro più corposo per questa edizione è stato promesso per il sistema dell'illuminazione. Si tratta di un escamotage piuttosto intelligente: un buon gioco di luci ed ombre può fare la differenza, sia dal punto di vista prettamente visivo (in termini di colori e realisticità), sia dal punto di vista della resa qualitativa delle textures in generale. Konami ha inoltre confermato pieno supporto al 4K e all'HDR, promettendo in conclusione un vero e proprio spettacolo per gli occhi.

Infine, parlando di info commerciali, una prima significativa novità è la data di uscita: 30 agosto, un corposo anticipo rispetto alle abitudini passate di metà settembre. Non si può quindi non pensare subito che, viste le aspettative superiori alla concorrenza per quel che concerne l'impatto visivo, PES punterà ad erodere utenza giocando d'anticipo, ed anche con una buona dose di aggressività. Ancora non sono state ufficializzate eventuali edizioni dedicate alle vecchie generazioni, quindi per ora il titolo sarà disponibile solo per Xbox One, PS4, PC e forse Switch (per la quale non ci sono state né conferme né smentite).

PES 2019   beckham3

Il gioco consterà di tre edizioni: Standard, Legend e David Beckham Edition. La prima (59,99 euro) garantirà il prestito di Coutinho e Beckham per la modalità MyClub, un agente premium e tre rinnovi contrattuali per settimana (per dieci settimane). La David Beckham Edition (69,99 euro) avrà gli stessi contenuti, ma con il contratto definitivo per l'ex stella di Manchester United, Real e Milan. Infine la Legend Edition (79,99 euro) garantirà un giocatore Leggenda per la MyClub, nonché tre rinnovi contrattuali per settimana (per ben trenta settimane).


Tom's Consiglia

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