Pesa una PS4 al supermercato come se fossero arance. Paga alla cassa automatica 9,29 euro ed esce indisturbato

Un giovane francese a settembre ha rubato una PS4 sfruttando le etichette del comparto frutta. Invece di pagare 340 euro ha lasciato solo 9,29 euro. Poi però si è fatto prendere la mano, ci ha riprovato ed è stato arrestato.

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a cura di Dario D'Elia

Pesa una Playstation 4 nella bilancia della frutta di un supermercato. Appone l’etichetta adesiva da 9,29 euro sulla confezione, come se si trattasse di 3,3 chili di arance. Paga alla cassa automatica. Ed esce indisturbato. È successo a settembre a Monbéliard, piccolo centro francese a pochi km dal confine con la Svizzera. La scorsa settimana il diciannovenne è stato condannato a quattro mesi di carcere, con la condizionale.

Il suo arresto ha molto del Gambadilegno e poco dell’Arsenio Lupin. Non contento del colpo "delle arance" ci ha riprovato il giorno dopo, per di più nello stesso supermercato. Solo che questa volta i commessi se ne sono accorti e hanno chiamato la Polizia.

Il giovane si è giustificato dicendo che aveva bisogno di soldi per tornare nella sua città, Nizza. Venduta la prima console per 100 euro - di listino ne costa 340 - un altro colpo avrebbe fruttato abbastanza per un biglietto del treno.

La breve storia di un furto sgangherato si chiude qui. Ma il pensiero non può che correre a questa repentina diffusione di casse automatiche. Un sistema che apparentemente sembra basarsi su un rapporto di fiducia tra grande distribuzione e consumatore, intermediato dalla tecnologia. Come dimenticare che in quelle aree delimitate dove c’è la possibilità di fare da soli, le telecamere dominano incontrastate? Sì, potrà andare a segno un colpo. Ma toccata e fuga. Alla Lupin.