Playing The Game, videogioco e cultura s'incontrano

Playing The Game è un evento unico nel suo genere, che guarda ai videogiochi da un punto di vista insolito.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Playing The Game è un evento speciale che vuole trovare il punto d'incontro "tra videogiochi indipendenti e altre forme culturali come arte, musica e design". Si terrà – nella sua seconda edizione – a Milano sabato 26 (dalle 19.30) e domenica 27 ottobre (dalle 16.30). Un appuntamento senz'altro interessante tanto per chi ama i videogiochi quanto per chi è interessato all'arte.

Quest'anno i "protagonisti dell'evento saranno i progetti Bosch Art Game, Brush Chronicles e Will Love Tear Us Apart, che saranno proposti al pubblico attraverso postazioni di gioco liberamente fruibili. C'è anche un programma di presentazioni uf?ciali con la partecipazione degli stessi sviluppatori", continua la nota speditaci dagli organizzatori.

L'evento sarà incorniciato da "Game:ART:Gallery, (che) proporrà elaborati artistici, dal quadro all'installazione interattiva, realizzati mediante una molteplicità di tecniche e materiali, tra cui la tela, il legno, l'affresco digitale, lo Skybond. Le opere presentate da Game:ART:Gallery sono il tributo alle quattordici acquisizioni del MOMA e sono opere autoriali dei game artist Samuele Arcangioli, Massimo Giuntoli, Marco Mendeni, Gabriella Parisi, Luca Roncella, Filippo Scaboro e Streamcolors (Giacomo Giannella)."

"A tali opere GameSearch.it af?ancherà una selezione signi?cativa di video games appartenenti al recente passato, liberamente fruibili da parte del pubblico. Sarà inoltre presentato dall'autore Luca Papale il libro di Game Studies, Estetica dei videogiochi."

Ci sarà poi la presentazione del gioco indie The Waste Land, si vedranno gli artwork originali di Murasaki Baby (Murasaki Baby, la scommessa italiana per rilanciare PS Vita). Ci sarà spazio anche per un concorso, organizzato dalla Fondazione Jheronimus Bosch 500: per partecipare "basterà" realizzare "videogiochi ispirati all'immaginario del pittore olandese Jheronimus Bosch, popolato da creature grottesche e demoni, allegorie della follia dell'umanità, del male e delle sue tentazioni".

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Una sfida che potrebbe tenere impegnati anche i grandi studios, non solo gli amatori. Simile è l'idea di Brush Chronicles, gioco creato dagli italiani di Wannabe Studios e che punta proprio sull'ambientazione all'interno di famose opere d'arte. Hanno cominciato con il famoso "La persistenza della memoria" di Salvador Dalì. Will Love Tear Us Apart invece prende l'ispirazione dall'omonima canzone dei Joy Division e la trasforma in un videogioco "ricco di arte". Il gioco ha già raccolto diversi premi.

Playing the game si terrà a Milano presso la caffetteria Santeria, Via Ettore Paladini 8.