Playstation 4 e DRM sui giochi usati: libertà di Online Pass?

In queste ore le dichiarazioni di alcuni dirigenti di Sony stanno creando scompiglio sul tema dei giochi usati. L'azienda nipponica afferma che non metterà paletti o riproporrà meccanismi come l'Online Pass, ma gli editori di terze parti avranno invece libertà di farlo. Affermazioni ambigue che fanno discutere tutto il Web.

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a cura di Manolo De Agostini

Gli editori di terze parti potranno imporre paletti sullo scambio di giochi usati per Playstation 4? Rispondere in queste ore a tale domanda non è così semplice né scontato. Sony ha chiaramente affermato durante il proprio evento all'E3 che la nuova console non imporrà restrizioni di alcun genere in tal senso, ricevendo scroscianti applausi (come testimoniato in questo video), l'approvazione dei videogiocatori e della stampa mondiale.

In queste ore però Jack Tretton e altri dirigenti dell'azienda nipponica stanno creando un po' di scompiglio con dichiarazioni che non mettono al riparo da politiche restrittive nei confronti dei giochi usati. Tretton ha dichiarato che Sony non si arroga il diritto d'imporre qualcosa ai publisher, ma "offre una piattaforma su cui pubblicare. La decisione in merito ai DRM sta alle terze parti, non è qualcosa che controlleremo, detteremo, imporremo o implementeremo", si legge ad esempio su Engadget.

C'è quindi la possibilità che si crei uno scenario ambiguo, con i titoli first party di Sony liberi da restrizioni e i giochi di altri editori come Electronic Arts, Ubisoft o Activision con qualche paletto. Inutile dire che tali dichiarazioni hanno fatto scoppiare subito grandi polemiche online e per questo l'azienda nipponica ha rilasciato un'ulteriore dichiarazione.

"In modo simile a quanto avvenuto su PS3, non detteremo la strategia online sui giochi usati (la possibilità di giocare titoli usati online) ai partner. Come annunciato, PS4 non avrà alcuna restrizione per l'uso dei giochi usati su disco. Quando un giocatore acquista un gioco su disco per PS4 ha diritto di usare tale copia, quindi può consegnarla a dei punti vendita, venderla a un'altra persona, prestarla a un amico o tenerla per sempre".

L'azienda sembra quindi lasciare carta bianca agli editori d'implementare meccanismi simili all'Online Pass, e in un certo senso reitera quando detto nella conferenza di ieri, calmando le acque (almeno per ora).

Secondo Scott Rhode, capo dello sviluppo di prodotti software di Sony Worldwide Studios America, è tuttavia molto improbabile che i publisher ripetano esperienze come quelle dell'Online Pass o impongano vincoli di qualche genere, soprattutto vista la reazione dei giocatori all'annuncio dell'altra sera. "Nessun editore vuole essere l'unica azienda a mettere restrizioni sui giochi usati", ha dichiarato a Cnet.

Rhode ha anche respinto al mittente le insinuazioni di chi ha affermato che l'azienda abbia deciso prezzo della console e la strategia da usare sui giochi "di seconda mano" dopo aver visto la reazione dei videogiocatori alle scelte operate da Microsoft. "Questo è un grande business e non possiamo cambiare le cose così rapidamente. Questo è sempre stato il prezzo a cui puntavamo da anni". Maggiori dettagli su Playstation 4 li trovate all'interno di questo articolo, mentre potete trovare notizie sui giochi mostrati alla manifestazione di Los Angeles a questo indirizzo.