Playstation, Hulst rimarca che le esclusive non arriveranno mai su Xbox

L'head of di PlayStation si confessa in una lunga intervista, parlando dei rapporti di esclusività e del caso MLB The Show 21.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Nonostante l'arrivo di MLB The Show 21 su console Xbox, l'head of PlayStation ha ribadito un concetto essenziale, da molti in realtà sottovalutato. Hermen Hulst, che dopo l'esperienza in Guerrilla Games si è conquistato un posto da dirigente nella divisione che si occupa di videogiochi del colosso giapponese, ha voluto infatti precisare e ricordare a tutti che le esclusive sono un elemento fondamentale dell'ecosistema delle console prodotte da Sony.

Hulst si è concesso a ruota libera ai microfoni virtuali di Game Informer, in un'intervista fiume, dove ha ribadito alcuni concetti della sua visione per il futuro di PlayStation. Tra questi c'è ovviamente il concetto delle esclusive, a suo dire decisamente importanti per la sopravvivenza del brand. "L'unica eccezione alla regola è MLB The Show, però in molti si dimenticano che il publisher in quel caso è MLB Advanced Media", le parole di Hulst, che oggi si ritrova  a capo degli studi first party di Sony. Insomma, pare che al di là di PC (con i giochi che potevano ritrovarsi nelle mani di Epic Games e non multi client come oggi), le console "concorrenti" resteranno prive di esclusive prodotte dal colosso giapponese.

Questo ragionamento, ovviamente, non dovrebbe fare scalpore. I giochi PlayStation, così come quelli Xbox, in realtà non abbandonano mai le loro console o servizi di riferimento. Considerando poi che ogni hardware viene praticamente venduto in perdita e il costo del mantenimento dei servizi spesso non si riesce a recuperare è chiaro che un nuovo Uncharted oppure un nuovo Gears of War possano trainare rispettivamente Sony e Microsoft verso il successo finanziario. In un mondo in cui però il termine "esclusiva" sta cominciando a vacillare, è bene che anche gli head of dei vari produttori comincino a specificare le loro strategie.

L'intervista di Hulst ha toccato anche altri argomento, tra cui il futuro di Japan Studio. Ad oggi, infatti, il team che ci ha regalato Gravity Rush, The Last Guardian e Ape Escape è stato completamente ristrutturato. "I giochi giapponese sono ancora il core di PlayStation", ha dichiarato Hulst, ricordando che ora a capo di questo core è presente Team Asobi, con Nicholas Doucet. Una strategia che dimostra i continui investimenti in quel settore da parte di Sony per poter garantire titoli diversi rispetto a quelli prodotti in occidente.

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