PlayStation mente all'Unione Europea, ma è davvero possibile?

Microsoft parla di alcune bugie di PlayStation all'antitrust europea, ma è davvero difficile crederle: ecco perché.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Nel corso del weekend, Frank Shaw (leader della comunicazione di Microsoft) ha dichiarato che PlayStation starebbe mentendo all'Unione Europea in merito a Call of Duty e all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Xbox. Il dipendente del colosso di Redmond riferisce di determinate voci, che però rischiano di non trovare conferme.

Andiamo con ordine: secondo quanto riportato da Shaw, PlayStation avrebbe riferito all'Unione Europea (o meglio, alla sua antitrust), che Microsoft e Xbox non sarebbero disposti a offrire una "parità di contenuti" per Call of Duty. Il discorso a cui si riferisce Shaw riguarda prevalentemente i DLC e i contenuti aggiuntivi, oltre che la qualità del gioco e l'accesso allo stesso momento per le varie versioni. "Niente di più falso", ha affermato Shaw. "Abbiamo più volte dichiarato, anche pubblicamente, che Microsoft si impegnerà per rispettare tutti questi aspetti dopo l'acquisizione di Activision Blizzard", ha aggiunto il dipendente del colosso di Redmond, che occupa una posizione di alto profilo. Ed è proprio qui che si concentra la narrazione dei fatti e l'idea che probabilmente una simile bugia non sia davvero uscita dalla bocca di Jim Ryan.

Pubblicamente, Microsoft ha più volte detto (anche nei minuti successivi all'annuncio dell'acquisizione) che avrebbe mantenuto Call of Duty anche su console PlayStation, per un minimo di dieci anni. Nel corso dei mesi successivi, Phil Spencer ha poi aggiunto che post acquisizione, lo shooter avrebbe potuto debuttare davvero anche su Nintendo Switch. L'obiettivo di Microsoft è quello di trattare parte dei giochi Activision Blizzard proprio come Minecraft. Risulta davvero difficile che dopo una simile campagna di "pubbliche relazioni", Jim Ryan possa essere andato davanti all'antitrust ha dichiarare che Microsoft stia mentendo. Assolutamente vera, invece, la mancata esistenza di un contratto per mettere nero su bianco tutto ciò, ma è perfettamente normale: l'acquisizione del gruppo statunitense non è ancora stata portata a termine.

Al momento la chiusura dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft dovrebbe avvenire verso la fine dell'estate 2023, ma tra l'FTC, l'Unione Europea e l'antitrust del Regno Unito, è molto probabile che i tempi si allungheranno e non poco.

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