Prezzo di PS5, i precedenti: quando Sony perdeva tra $240 e $306 per ogni PS3

Il dibattito sul prezzo di PS5 ci porta a riscoprire i precedenti. PS3 avrebbe avuto costi di produzione sugli $800 per CPU, Blu-Ray e retrocompatibilità.

Avatar di Luca Salerno

a cura di Luca Salerno

Le notizie riportate dalla testata economica Bloomberg hanno aperto il dibattito sul prezzo di PS5, già alimentato nelle settimane scorse da quanto dichiarato da un manager Sony nel corso di un recente meeting finanziario. Alcuni analisti sostengono che, se è pur vero che ogni console costa al momento $450 alla multinazionale, non è escluso che, almeno la lancio, l'azienda possa accettare di vendere ogni singola unità in perdita. Basta ricordare quanto accaduto con la PlayStation 3, console che già aveva un prezzo al pubblico non indifferente.

Secondo indiscrezioni risalenti a quel periodo per confrontare l'attuale situazione con il prezzo di PS5, PlayStation 3 avrebbe avuto un costo di produzione per ogni singola unità pari a $840 per la prima versione, quella "fat", che veniva venduta a $599. Come ricostruisce un utente del forum ResetEra, la compagnia dunque avrebbe perso per ogni unità una cifra di $241. Anche con la versione successiva, la situazione non sarebbe cambiata per via della politica aggressiva di Sony sul prezzo. Il secondo modello di PlayStation 3 avrebbe avuto un costo di produzione pari a $805 a fronte di un prezzo al pubblico di $499: in questo caso le perdite erano di $306 su ogni unità venduta. Ma quali erano i motivi?

Innanzitutto il processore che, come ricorda l'utente Fabtacular, era stato sviluppato in partnership con IBM per garantire un notevole salto generazionale. Cell si era rivelato essere una CPU molto costosa sia in termini di progettazione che di produzione. Il secondo motivo sarebbe legato alla retrocompatibilità con PlayStation 2, poi rimossa dopo la prima versione di PS3. Sony aveva installato all'interno un intero chipset della console precedente non potendo procedere per emulazione, il che aveva ancora di più fatto lievitare i costi.

Sempre secondo l'utente di ResetEra, infine, Sony aveva deciso di puntare il tutto per tutto sul proprio formato Blu-Ray che all'epoca era in competizione con quello HD-DVD di Toshiba. Uno dei motivi legati al successo della PlayStation 2 era stata proprio la presenza di un lettore DVD, formato per il quale Sony deteneva i diritti. La console allo stesso tempo sarebbe stata infatti uno dei lettori più economici disponibili al tempo della sua uscita. L'idea di base dunque dietro PS3 sarebbe stata quella di replicare la stessa dinamica e usare la propria console per favorire, nel mercato, l'introduzione del formato Blu-Ray che all'epoca del lancio era comunque una tecnologia molto costosa. Resta da capire quali saranno le mosse di Sony per fissare il prezzo di PS5.

Final Fantasy VII Remake è uno dei prossimi titoli importanti per  PlayStation 4 e si può già ordinare anche nella sua versione Deluxe Edition su Amazon.