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a cura di Matteo Lusso

Non è la prima volta che trattiamo Immortal: Unchained sulle pagine di Tom's Hardware: poco meno di 6 mesi fa abbiamo avuto modo di provare i primi livelli dell'alpha di questo interessante sparatutto in terza persona che ricorda, senza nasconderlo, la serie Dark Souls.

Ancora una volta abbiamo avuto accesso al gioco, la cui pubblicazione è prevista per il prossimo 7 settembre, e possiamo confermare i passi in avanti che sono stati fatti. Finalmente la partita è propriamente introdotta da un filmato introduttivo che spiega abbastanza dettagliatamente le vicende del mondo in cui ci troviamo. Anche in Immortal l'esistenza stessa è sull'orlo dell'oblio con i suoi abitanti e guardiani ormai divenuti dei meri non morti senza ragione, ma una profezia rivela che la salvezza è ancora possibile ed è qui che entriamo in gioco noi. L'avvio della partita è comunque criptico, con il nostro alter ego liberato dalla prigionia che inizia a seguire una misteriosa figura in lontananza. È però positivo che le spiegazioni arrivino subito, anche se dobbiamo aspettare la versione finale e completa del gioco per capire come i vari "pezzi del puzzle" si incastreranno fra loro e quali saranno gli effetti del passaggio del nostro personaggio.

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Se la trama rimane avvolta ancora in gran parte dal mistero, possiamo invece descrivervi i miglioramenti che abbiamo notato in questa nuova versione. Innanzitutto si può creare il proprio alter ego scegliendo il sesso e la razza modificandone svariati elementi estetici. La scelta è più che buona e in linea con quanto altri action RPG offrono. In ogni caso siamo davvero ottimisti sulla qualità della pubblicazione finale prevista per il prossimo settembre. Il motore di gioco è ormai solido, con un framerate granitico a 60 fotogrammi al secondo anche nelle occasioni più concitate con una scheda video AMD R9 290, una CPU Intel i5 4590 e 8GB di RAM. Forse ci saremmo aspettati qualcosa di più dal design dei livelli e modelli tridimensionali più elaborati ma, dopotutto, c'è ancora più di un mese di tempo per lavorare sui piccoli dettagli.

La build da noi provata ci ha anche permesso di visitare quella che è la nostra base o, perlomeno, l'hub centrale da cui si dipanano i livelli del gioco: in pratica è la versione sci-fi dell'Altare del Vincolo di Dark Souls III. È impossibile non notare la somiglianza delle situazioni in cui ci imbattiamo e lo stile del gameplay, tuttavia le armi da fuoco cambiano moltissimo il nostro modo di approcciarsi agli avversari. Inoltre, come fossero armi corpo a corpo, necessitano di specifici attributi del personaggio - forza, destrezza e così via - per poter essere utilizzate e hanno anche una modalità di fuoco secondaria. Per capire meglio le meccaniche vi consigliamo ancora un volta di leggere il nostro articolo precedente, nel quale sono spiegate più approfonditamente.

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Pur non potendo ancora dare un voto, la qualità del gioco è indubbia e, soprattutto se vi piace Dark Souls, dovreste assolutamente giocarci. Il lavoro svolto da Toadman Interactive, almeno da quanto abbiamo avuto modo di provare, è molto buono, anche se probabilmente non supererà il livello raggiunto da altri esponenti del genere più blasonati. L'opinione che si siamo fatti è che Immortal: Unchained cerca di differenziarsi senza però rischiare, restando molto familiare ai giocatori. Nel complesso siamo però sicuri che il titolo ci terrà impegnati per tanto tempo.


Tom's Consiglia

Mentre attendete Immortal: Unchained, Dark Souls III e i DLC Ashes of Ariandel e The Ringed City non aspettano altro che essere giocati!