Il servizio in abbonamento PS Plus di Sony si è evoluto ed espanso a dismisura nel corso degli ultimi mesi, e grazie a questa rivoluzione ora gli abbonati possono godere di un catalogo di esperienze ancora più sconfinato. Dai grandi titoli recenti fino a raggiungere le esperienze indipendenti c'è qualcosa per ogni tipo di videogiocatore, anche per chi ama i titoli delle precedenti generazioni PlayStation, ma nonostante questo, a oggi c'è ancora qualcosa che manca a tale servizio.
A parlare del PS Plus è stato Shuhei Yoshida, capo dei PlayStation Indies, il quale è stato intervistato dalla redazione di Gameindustry. Uno dei punti focali della chiacchierata ha visto Yoshida andare a confermare quello che è l'attuale DNA del servizio Sony. La grande differenza tra PlayStation Plus e il suo concorrente Xbox Game Pass è che nel servizio Microsoft molte delle esclusive di peso arrivano direttamente nel catalogo al day one, e ciò non accade ancora su PlayStation.
Yoshida ha confermato che a differenza dell'approccio di Microsoft, Sony crede ancora fortemente nel rilascio premium di un titolo al lancio. "Forse dopo sei mesi, o tre mesi o tre anni, quando le vendite del gioco scendono, l'inclusione nel servizio PS Plus Extra può aiutare a presentare questi giochi a un pubblico nuovo e più ampio. Alcune persone potrebbero essersi perse questi giochi quando sono usciti ed è un'ottima opportunità per giocarli e generare passaparola. Oppure, possiamo contribuire ad aumentare l'interesse per un pubblico più ampio sul franchise", ha detto Yoshida.
In una fase finale dell'intervista Yoshida ha poi affermato che i servizi in abbonamento sono ancora sperimentali per Sony, ma Stray, che è stato rilasciato direttamente il giorno del lancio su PS Plus Extra, è stato un buon esempio di successo sia per il servizio che per il titolo, e per questo non va escluso un trattamento simile anche per altri titoli in futuro.