PS5, Dolby Atmos risponde a Cerny dopo il confronto con il Tempest Engine di Sony

Dolby smentisce quanto dichiarato nella presentazione su PS5 sostenendo che Atmos può gestire più di 32 oggetti sonori.

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a cura di Luca Salerno

Una buona parte dell'annuncio delle specifiche tecniche di PS5 è stato dedicato alle potenzialità e alla tecnologia del comparto audio della console next-gen. A giudicare da quanto abbiamo potuto ascoltare, il Tempest Engine è stato insieme al SSD uno degli aspetti più curati da parte di Sony. Il progetto sembra avere qualcosa di futuristico dato che promette di poter scegliere il migliore modello di audio sulla base della conformazione dell'orecchio dell'utente. L'idea generale, inoltre, è quella di fare in modo che possa essere possibile riprodurre un audio surround su qualsiasi dispositivo, anche stereo, svincolandolo quindi dalla tecnologia di arrivo del segnale.

Nel corso della presentazione di qualche giorno fa il Lead System Architect di PS5 Mark Cerny aveva confrontato il Tempest Engine con Dolby Atmos sottolineando come quest'ultimo fosse in grado di gestire non più di 32 fonti sonore a differenza del motore proprietario Sony che ne potrebbe gestire un centinaio. In riferimento all'intervento di Cerny, è stato pubblicato, sul sito di Dolby dedicato agli sviluppatori, un nuovo articolo dal titolo molto indicativo Audio Spaziale e la PS5.

Alla domanda se sia vero che Dolby Atmos abbia un cap di 32 oggetti sonori, la risposta è stata: "No, questo non è corretto. Come tecnologia, Dolby Atmos può sostenere centinaia di oggetti sonori in simultanea. Detto questo, ci atteniamo alle giuste osservazioni degli sviluppatori che hanno realizzato i primi giochi in Atmos: gli oggetti sono uno strumento fantastico ma dovrebbero esserci dei limiti su quanti possono essere usati in contemporanea. Troppi oggetti possono creare una audio piuttosto confuso". La conclusione è stata: "Di più è sicuramente meglio ma non sempre è il risultato migliore".

Nel corso del resto dell'articolo, Dolby in qualche modo rivendica, con estrema diplomazia, il proprio passato pioneristico nell'audio spaziale 3D e interpreta le mosse di Sony come una conferma del lavoro che è stato compiuto. La società inoltre sottolinea anche la diffusione del proprio formato, disponibile anche su prodotti che «costano meno di 15 dollari». Dolby Atmos sarà disponibile, invece, su Xbox Series X che sarà compatibile anche con i formati Dolby Atmos, DTS:X e Windows Sonic.

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