PSVita e 3DS console di nicchia per colpa di Android e iOS

Le ultime previsioni sul futuro delle console portatili di Sony e Nintendo non sono affatto rosee. La concorrenza di smartphone e tablet si farà sempre più dura, tuttavia PSVita e Nintendo 3DS sopravviveranno grazie a una nicchia di giocatori core. Il segreto è giochi first party in grado di incentivare i consumatori.

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a cura di Roberto Caccia

Il futuro delle console portatili di Sony e Nintendo non è affatto roseo perché la concorrenza di smartphone e tablet diventerà sempre più agguerrita. Questa è la conclusione di ABI Research, che sostiene come PSVita e Nintendo 3DS siano destinate ad essere risucchiate in un vortice che le farà diventare un prodotto di nicchia.

PS Vita e Nintendo 3DS destinate a soccombere di fronte ai videogiochi su iOS e Android?

Secondo ABI Research, specializzata in ricerche di mercato nel settore tecnologico, nel 2013 si prevede la distribuzione di 38 milioni di console portatili di Sony e Nintendo, una cifra significativamente più bassa rispetto al picco di 47 milioni raggiunto nel 2008. Nel frattempo il gaming su smartphone e tablet continua ad espandersi, ritagliandosi una fetta sempre più grossa di un mercato dove fino a poco tempo fa i dispositivi dedicati la facevano da padrone.

Nonostante tutto ci sono anche buone notizie per le due aziende giapponesi, visto che ABI Research crede che la cosiddetta nicchia di appassionati consenta comunque di ottenere discreti profitti, con andamenti relativamente lineari fino al 2017.

"I dispositivi mobile lotteranno con le console portatili dedicate, ma i segmenti di mercato specifici come i core gamer e quegli individui che non vogliono relegare al proprio smartphone o tablet la componente ludica continueranno a rappresentare una discreta domanda", spiega l'analista senior Michael Inouye.

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Inoltre non bisogna dimenticare che questa situazione non esclude la convivenza di console e dispositivi portatili. Il parere comune è che ci sia abbastanza spazio nel mercato dei videogiochi, sia per i giochi mobile sia per quelli destinati a dispositivi dedicati.

Oggi il Nintendo 3DS è in ripresa dopo il faticoso debutto del 2011, grazie a una riduzione del prezzo e a un catalogo di videogiochi più robusto rispetto al debutto. Sony invece dopo un boom iniziale ha dovuto fronteggiare numerose settimane in calo continuo, un segno che il prezzo della console può incidere sulle preferenze dei consumatori.

Inoltre la sensazione è che Sony debba ancora presentare una vera e propria killer-application, cioè un gioco che valga da solo l'acquisto di una console. In Giappone sono in molti ad aspettarsi un nuovo capitolo della saga di Monster Hunter, titolo che da solo è riuscito a trainare le vendite di PSP per anni, mentre nel resto del mondo potrebbero fare la differenza titoli più "occidentali" come Assassin's Creed e Call of Duty, entrambi annunciati recentemente all'E3 di Los Angeles. Nintendo nel frattempo si gongola con i vari Mario, Mario Kart e Zelda (la riedizione di Ocarina of Time), tre esempi di come i marchi dell'azienda siano sufficienti a conquistare il mercato.

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"Gli sviluppatori first party e i cosiddetti giochi chiave saranno vitali per il futuro dell'industria. L'hardware da solo non potrà competere con i rapidi cicli di aggiornamento dei dispositivi mobile", conclude Inouye. La chiave risiede proprio in questo concetto: visto che Sony e Nintendo non possono presentare nuove console ogni anno le due aziende dovranno continuare a supportare i loro prodotti (assicurandosi anche il favore di sviluppatori esterni) con numerosi titoli capaci d'invogliare i consumatori. Basterà per non sopperire di fronte alle sferzate dei giochi iOS e Android?