Puzzle e Conclusioni

Last Day of June è l'ultima fatica del team italiano Ovosonico. Venite a scoprire i suoi protagonisti nella nostra recensione PS4.

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a cura di Martina Fargnoli

Editor

L'effetto farfalla è scatenato dalle azioni di altri 4 personaggi che fanno parte della vita dei due innamorati e che quel fatidico giorno hanno avuto un ruolo nell'incidente. Non vogliamo svelarvi molto perché le soluzioni agli enigmi sono di base molto semplici una volta compresi i meccanismi che animano ogni personaggio.

Azzardiamo sia una scelta di design per mantenere il focus sulla narrazione ed evitare che troppo tempo venga speso inutilmente per venire a capo di soluzioni complicate.

Last Day of June

Immaginate di poter controllare un personaggio alla volta che inizialmente può muoversi in uno spazio ristretto. Questo personaggio deve compiere delle azioni e può farlo contando su una particolare abilità di cui solo lui dispone.

Prendendo controllo di un secondo personaggio avremo modo di alterare lo spazio fisico aprendo magari porte o entrando in possesso di eventuali oggetti. Quando siamo soddisfatti dell'azione desiderata possiamo "terminare il giorno" e osservare il risultato delle nostre modifiche sugli eventi combinati che hanno portato all'incidente.

Mettere in moto questo meccanismo significa che un cambiamento nella vita di un personaggio apporta un cambiamento nella vita di un altro. Saremo quindi costretti a tornare indietro e riavvolgere sequenze già giocate cercando di bilanciare i risultati.

Last Day of June

Per fortuna le sequenze già compiute non sono da ripetere per intero, ma alla lunga anche solo guardare nuovamente i tempi di caricamento per passare dalla scelta del personaggio all'azione può risultare frustrante.

Lo stesso discorso può essere esteso alla ripetizione dell'incidente. Le sue prime 4-5 ripetizioni riescono ancora a trasmetterci qualcosa ma il rischio è che successivamente si possa venire a creare un'assuefazione che ne sminuisce l'impatto.

L'altro modo "più poetico" di vedere le cose è che la frustrazione che proviamo assorbiti in questo loop di ripetitività non è altro che la frustrazione provata da Carl tentativo dopo tentativo. Il rimpianto autoflagellante è tipico di quelle situazioni in cui ci tormentiamo chiedendoci "e se solo avessi fatto questo anziché quest'altro... forse...".

Il tema del rimpianto è ben narrato anche attraverso gli altri personaggi di cui vi invitiamo a raccogliere i collezionabili sparsi per la mappa. Sono delle bolle blu che ne racchiudono i volti, ma attenzione a non lasciarle indietro mentre giungete alla fine dell'avventura perché vi sarà possibile raccoglierle ricominciando una nuova partita. Approssimativamente una partita completa dura tra le 3 e le 4 ore, o più a seconda di quanto troviate difficili gli enigmi.

Verdetto

Last Day of June è un gioco che punta a commuovere trattando con delicatezza temi difficili e molto soggettivi come la perdita di una persona cara. A livello macroscopico il vero protagonista è il rimpianto che si insinua in tutti i livelli della narrazione e nelle meccaniche stesse di gameplay.

Il continuo cercare di cambiare le cose riordinando le giornate dei personaggi come tessere di un puzzle più grande altro non è che la rappresentazione in termini di gioco di un conflitto interiore che deve essere risolto.

Last Day of June

Purtroppo abbiamo trovato gli enigmi fin troppo facili e se da un lato può essere una scelta pensata proprio per non appesantire ulteriormente il titolo, ritengo che agisca un po' da freno sul gran potenziale che invece avevano i 4 personaggi di combinarsi tra loro.

Un'altra scelta che può piacere o meno è quella di ripetere alcune cutscene senza possibilità di saltarle. Considerato che nel momento in cui interagiamo con un gioco lo facciamo anche in virtù di un bagaglio personale che ci portiamo dietro, è impossibile stabilire con precisione quali dinamiche avranno luogo quando persone diverse sono poste davanti allo stesso filmato.

Per alcuni la ripetizione può servire a rafforzare le emozioni provate o per altri può anche risultare frustrante tanto da deviare la propria attenzione verso altro.

Last Day of June

A fare da collante ci prova una storia che nasconde più di qualche sorpresa e un'ottima direzione artistica. Le ambientazioni sono come dipinte da pennellate che rendono i contorni delle figure poco chiari creando un effetto quasi di sogno, lasciando sospeso il giocatore tra la realtà e un mondo immaginato.

I personaggi privi di volto, se non per gli occhi scavati nella materia, non hanno comunque difficoltà a trasferirci i loro stati d'animo grazie ad animazioni curate e versi dalle diverse intonazioni, in un'interazione continua tra ciò che è rappresentato su schermo e ciò che trasferiamo della nostra esperienza.