Rainbow Six Extraction | Anteprima dello shooter tattico co-op di Ubisoft

Scopriamo Rainbow Six Extraction, sparatutto tattico cooperativo a 3 giocatori, mostrato in occasione dell'Ubisoft Forward 2021.

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a cura di Martina Fargnoli

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Tom Clancy's Rainbow Six Extraction è uno spin-off cooperativo del popolare Rainbow Six Siege, un'evoluzione del concept esplorato con l'evento a tempo limitato Outbreak lanciato durante Operazione Chimera per l'anno 3 di R6 Siege che introdusse gli specialisti Lion e Finka esperti nel neutralizzare le minacce biologiche. In quell'occasione una misteriosa Capsula spaziale si era schiantata nei pressi del New Mexico, liberando un parassita esotico che ha infettato l'area e trasformato gli esseri umani in soggetti mostruosi e ostili.

Rainbow Six Extraction è stato annunciato per la prima volta all'E3 2019 con il nome di Rainbow Six Quarantine, successivamente conosciuto anche con il nome in codice di Parasite a seguito dei leak sui test tecnici in corso. Probabilmente a causa della pandemia da Covid-19 è stato ribattezzato Extraction per non evocare spiacevoli immagini e ricordi. Il 7 giugno il titolo ufficiale è stato anticipato da un teaser trailer ricco di Easter egg e riferimenti che avevano già svelato alcune posizioni geografiche interessate dagli eventi, oltre a quella che è a tutti gli effetti la genesi di una nuova mutazione aliena in continua evoluzione, l’anomalia Archeloma, a cui la squadra REACT - Rainbow Exogenous Analysis and Containment Team - capitanata da Eliza "Ash" Cohen dà la caccia.

Extraction, però, è anche un termine che richiama alla mente una delle dinamiche chiave dell'esperienza cooperativa Outbreak in cui, tra le varie missioni, si era chiamati a salvare o prelevare dei soggetti importanti come la dottoressa Ellen Mackintosh e l’operatore ferito Jäger. L’estrazione come meccanica è stata ampliata e dotata di un ulteriore significato in Extraction, infatti, gli operatori caduti in battaglia non possono essere più riutilizzati a meno che non vengano salvati tra una missione e l’altra come si vede nel trailer d’annuncio e nel trailer di gameplay. Una particolare schiuma di Stasi avvolge il corpo e l’operatore viene dichiarato disperso in azione. Per trarre in salvo gli Operatori bisognerà raggiungere una sorta di albero che intrappola con le sue melmose diramazioni lo sfortunato e occorrerà liberarlo nel corso di una missione di salvataggio.

Incursione tattica

La presentazione ha messo in evidenza la struttura delle missioni in cui un massimo di tre operatori si fa strada in percorsi semi-lineari intervallati da camere stagne, delle stanze sicure dove potersi riposare, rifornire e pianificare il resto della missione che proporrà minacce di grado sempre maggiore man mano che si avanza di sotto-zona in sotto-zona. L’alternativa, dopo aver completato una serie di missioni, è anche quella di chiamare un’estrazione per tornare alla base. All’interno del centro di ricerca dell’Orpheus in Alaska, abbiamo visto il trio composto da Ela, l’operatrice italiana Alibi e Sledge indagare la presenza di anomalie e portare a termine una serie di obiettivi che arriveranno dal quartiere generale. Una prima tipologia di missione richiede di piazzare dei tracciatori automatici sui nidi degli Archei facendo attenzione a non risvegliarli o distruggerli.

Il primo livello di minaccia è il Grunt, un tipo comune di nemico che i giocatori hanno conosciuto già in Outbreak, ma che può rivelarsi problematico se rileva intrusioni. Mettere in allerta un Archeo significa risvegliare anche un nido vicino. Un altro elemento a cui dover prestare attenzione è l’Archeloma, la sostanza nera che si sparge come una piaga vista nel trailer di qualche giorno fa, che agisce da buff per i nemici aumentandone il movimento e da debuff per gli operatori rallentandone i movimenti. Anche Il livello due di minaccia vede il ritorno di una vecchia conoscenza, i Soppressori, delle entità che generano spuntoni che fuoriescono dal terreno ferendo e immobilizzando i giocatori.

La presenza di nemici che reagiscono al passaggio degli operatori mette in chiaro che Rainbow Six Extraction eredita in parte lo stesso approccio stealth e ragionato di Siege che però si fa più dinamico e frenetico quando la minaccia cresce in numero e potenza, o gli agili Arieti si scagliano nella mischia costringendo gli operatori a una reazione fulminea per evitare un’esplosione mortale. La continuità tra i due giochi è poi sottolineata anche dall’equipaggiamento che i suoi operatori condividono: dai droni per mappare la zona prima di avanzare alle abilità degli Operatori e i gadget come l’ologramma Prisma di Alibi o il martello di Sledge per aprire vie alternative, tuttavia, il gioco offrirà una maggiore personalizzazione permettendo ai giocatori di sbloccare e migliorare il proprio arsenale.

Tra le novità tattiche aggiunte c’è la Torcia REACT, una tecnologia unica che sfrutta la bioluminescenza degli archei e dell'Archeloma per individuare i nemici presenti nell’area. Il contrasto che viene generato aiuta a individuare i bersagli anche attraverso i muri per poter eseguire un’eliminazione a sorpresa. La conoscenza del territorio sarà fondamentale come evidenziato anche dalla dotazione di granate scanner che rivelano le minacce presenti. L’altro strumento innovativo è la lama REACT, un’arma ma anche un dispositivo che serve per procurarsi un campione dalla creatura uccisa per completare uno dei tanti obiettivi che il gioco sembra voler proporre. Servirà una buona comunicazione tra i membri della squadra per poter colpire di soppiatto i nemici più pericolosi, sfruttando in sincrono le abilità uniche di ogni Operatore. Il rilevatore di minacce da polso sarà poi un prezioso alleato per individuare brutte sorprese in arrivo come i Distruttori dalla pelle estremamente coriacea e indistruttibile ai colpi d’arma da fuoco.

La composizione della squadra farà la differenza, non è un caso se per mettere in evidenza le varie possibilità tattiche del gioco siano stati scelti per il video di gameplay operatori Ela, Sledge e Alibi. La prima è abile nel controllo della folla, infatti una situazione incontrollata sembra poter accadere da un momento all’altro nelle missioni di Extraction. Sledge è invece un ottimo elemento quando si tratta di ridisegnare la geometria di un livello, facendo irruzione in modo leggero e creando linee di tiro per i compagni, mentre Alibi è maestra nel raccogliere informazioni e creare diversivi per alleggerire la pressione nemica.

Una volta raggiunta la terza sotto-zona le cose si faranno davvero impegnative. Abbiamo potuto anche vedere una terza tipologia di obiettivo, chiamata caccia mirata, che prevede l’eliminazione di un bersaglio élite. Nel più difficile dei livelli abbiamo potuto anche fare la conoscenza con due nuovi nemici, l’Occultatore, in grado di rendere invisibili gli altri Archei, e il Tormentatore, molto evasivo che sfrutta l’Archeloma sul terreno per viaggiare rapidamente verso gli Operatori e attaccarli dal basso verso l’alto.

Come ci si aspettava, molte meccaniche sono simili a Rainbow Six Siege e prevedono anche il piazzamento di rinforzi su muri e porte per provare ad ottenere un vantaggio contenendo i nemici od obbligandoli a percorrere uno specifico tratto preparato ad hoc con trappole come la mina ad arco che polverizza gruppi di nemici con facilità. Oltre agli aspetti familiari però, ci sono tutta una serie di nuovi gadget e armi pensate appositamente per questa nuova minaccia futuristica che offrono nuovi spunti tattici, ma soprattutto puntano a diversificare il classico loadout degli Operatori che in Siege è piuttosto ristretto. Trattandosi di un gioco cooperativo con minacce sempre più temibili e varie è necessario che ci sia una progressione attraverso la quale acquisire più abilità e potere.

Le missioni appaiono molto tese, sia per l’ambientazione cupa e a tratti horror che per il ritmo di ingaggio, ma sarà un ulteriore fattore di tensione anche la meccanica che ci priverà di tutti i potenziamenti e i progressi se facciamo un passo falso in una delle zone di contenimento. Il fattore rischio-ricompense andrà valutato di volta in volta. Ci saranno 12 mappe con sfide generate in modo procedurale così da mettere alla prova la propria squadra in modi ogni volta diversi e con 18 operatori tra cui scegliere, tra cui Finka, Pulse, Alibi, Sledge, Ela, Vigil, Hibana, Lion e Doc, le strategie da mettere in campo potrebbero essere particolarmente creative.

Rainbow Six Extraction sarà disponibile su Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 5, PlayStation 4, Ubisoft Store PC e Stadia a partire dal 16 settembre e sarà incluso in Ubisoft+. Il gioco sfrutterà il crossplay tra tutte le piattaforme e chi possiede già Rainbow Six Siege e acquisterà Rainbow Six Extraction otterrà l'intera rosa dei 18 operatori di Extraction all’interno di Siege e otterrà il pack di oggetti estetici Fronte unito in entrambi i giochi.