Rainbow Six Siege: caster abbandona, lo schifo della tossicità online

Una nota caster di Rainbow Six Siege è stata costretta ad abbandonare le dirette riguardanti il prodotto Ubisoft. Il motivo? La tossicità della community

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a cura di Andrea Bercaru

Il panorama dei giochi competitivi online non è mai stato uno dei più calmi e pacifici. In questi ultimi anni il fenomeno della "tossicità online" è diventato decisamente troppo grosso. Ovviamente i comportamenti negativi e dannosi di certe persone non sono da attribuire in maniera diretta all'opera videoludica in quanto, nessun prodotto non ha l'intento di scatenare certi comportamenti tossici nei giocatori. La competitività spesso annebbia la ragione, trasformando certi individui in veri mostri. Purtroppo anche una delle opere Ubisoft più giocate nel panorama eSports (Rainbow Six Siege) si ritrova spesso e volentieri dentro situazioni a dir poco spiacevoli.

La più recente delle storie da ricollegare al fenomeno della tossicità online riguarda una nota figura del panorama di Rainbow Six Siege. Jessica "Jess" Bolden è una caster australiana di 25 anni che, lungo questi anni si è costruita una prolifica carriera dentro il panorama eSports. La giovane ragazza è diventata una nota figura per Rainbow Six Siege già da qualche anno, ma oltre ad analizzare e commentare le partite, essa si dedica anche a trasmettere il gioco sulla nota piattaforma Twitch. Tuttavia le ultime settimane hanno costretto Jess ad abbandonare (probabilmente in maniera definitiva) il titolo Ubisoft.

Purtroppo la giovane caster si è ritrovata in una serie di situazioni a dir poco discutibili che ancora una volta coinvolgono la tossicità della community di Rainbow Six Siege. Come ben saprete l'opera Ubisoft rientra nella categoria degli sparatutto tattici. Proprio per questo motivo i giocatori devono coordinarsi in maniera diretta sfruttando la chat vocale in-game. Sfruttando questa meccanica, però, si incontrano spesso elementi a dir poco socievoli, in grado di rovinare ogni singola esperienza online. 

Essendo che la tossicità era diventata insostenibile per la ragazza australiana (che durante le ultime settimane ha subito attacchi gratuiti in maniera ripetuta), la caster ha deciso di accantonare le dirette riguardanti Rainbow Six Siege. Certi atteggiamenti rischiavano di far perdere non solo la pazienza, ma anche tutto il canale Twitch in quanto molti "giocatori" si azzardavano a fare commenti volutamente razzisti e provocatori (con l'intento di danneggiare in maniera diretta il canale di Jess). Fa sempre ribrezzo e tristezza vedere atteggiamenti simili mossi da certe community. Ci auguriamo che in futuro questo fenomeno si riduca sempre di più.

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