Recensione Alien Isolation, il giusto tributo per un film cult

Alien: Isolation è un ottimo survival horror ed è anche il miglior gioco di Alien mai realizzato. Merito di uno xenomorfo invincibile e imprevedibile, che terrorizza i giocatori per tutta la durata dell'avventura.

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a cura di Tom's Hardware

Alien, androidi e umani pericolosi

L'alieno non è il solo problema di cui bisogna preoccuparsi sulla base spaziale, visto che si ha a che fare anche con pericolosi androidi ed esseri umani armati, che purtroppo a differenza dello xenomorfo non brillano per intelligenza. Fortunatamente la buona Amanda può contare su un discreto arsenale per avere la meglio su questi nemici, ma gli scontri a fuoco conducono inevitabilmente l'alieno sulle nostre tracce. Per questo motivo è sempre meglio mantenere un profilo basso, cercando di aggirare i nemici e di sorprenderli alle spalle, o di usare alcuni oggetti per attirare di proposito l'attenzione dell'alieno, sperando che si concentri sui nemici.

Alien Isolation Alien Isolation

Sotto questo aspetto riveste un ruolo essenziale il sistema di crafting, che permette di creare oggetti utili per l'avventura, a patto di possedere il relativo progetto e il materiale adatto. Dispositivi come le casse acustiche e i bengala diventano così essenziali per attirare lontano da sè il bestione alieno, mentre con le molotov e i vari tipi di granate si possono affrontare meglio gli altri nemici.

Oltre a questi oggetti si possono usare armi vere e proprie, come (fra gli altri) un revolver, un fucile a pompa e il nostro preferito: il lanciafiamme. Quest'ultimo in particolare si rivela l'arma più utile per spaventare lo xenomorfo e tenerlo lontano, anche se con il passare del tempo la creatura potrebbe tentare un assalto anche dinanzi al pericolo delle fiamme.

Il gadget più utile di tutto il gioco rimane comunque il rilevatore di movimento svelato fin dai primi annunci del gioco. Con il tasto dorsale destro del joypad lo si può equipaggiare velocemente, mentre con il griletto sinistro si decide se mettere a fuoco lo schermo o lo sfondo. Uno stratagemma che aumenta ancora di più la tensione quando l'alieno si trova nei dintorni del giocatore.

Non mancano altri dispositivi e utensili necessari per aprire porte, accedere a terminali, riavviare sistemi di varia natura e così via. Il piede di porco, per esempio, può essere usato sia come arma sia per aprire alcune porte, mentre con il sintonizzatore si accede a una serie di minigiochi grafici che spezzano l'avventura. Non credete tuttavia di prendervi pause in libertà, visto che la creatura potrà assalirvi anche durante questi momenti. 

Inoltre ogni azione corrisponde a un movimento fisico, per cui i gesti di Amanda il tempo richiesto per completare alcune procedure (come ad esempio i salvataggi) la rendono vulnerabile agli attacchi nemici, aggiungendo ulteriore tensione a un gioco che fa della paura e dell'angoscia il suo ingrediente principale.

Il gioco che i fan di Alien aspettavano da tempo

Gli sviluppatori di Alien: Isolation sono riusciti a racchiudere nel gioco numerosi riferimenti e citazioni alla saga di cinematografica di Alien e il risultato di tutto questo si riflette in una qualità della produzione che si attesta su ottimi livelli. Buono anche il comparto tecnico, con una grafica che non tradisce lo sviluppo cross-gen, vale a dire su piattaforme di generazione diverse.

Chiaramente chi è in possesso di un PC gaming può contare sulla versione migliore, grazie a una grafica eccellente e numerose impostazioni in grado di far brillare gli occhi, soprattutto per quanto riguarda il sistema d'illuminazione e gli effetti particellari e volumetrici.

Buono anche il modello poligonale degli ambienti, ma il pezzo da novanta è sicuramente lo splendido (se così si può definire) xenomorfo, che al di là di qualche bug e compenetrazione può contare anche su un set di animazioni molto convincente.

La cura dei dettagli che si può notare negli ambienti e nella creatura aliena non si riflette negli altri nemici che popolano la stazione spaziale. Gli androidi e gli altri esseri umani devono fare i conti con animazioni meno convincenti e su modelli poligonali non all'altezza del resto della produzione. Per fortuna la qualità di questi elementi non influisce sul giudizio complessivo del gioco, che si attesta su ottimi livelli.

Anche il comparto audio si difende egregiamente, con effetti sonori in grado di farvi accaponare la pelle e utili per scoprire la posizione dei pericoli che si parano davanti alla giovane Amanda. La colonna sonora rimasterizzata da quella del film del 1979 è semplicemente indimenticabile, mentre il doppiaggio italiano è accettabile, soprattutto per quanto riguarda la voce di Amanda.

Conclusioni

Alien: Isolation è il gioco che la saga di Alien e tutti gli appassionati aspettavano da tempo, ed è il titolo giusto per dimenticare il flop di Alien: Colonial Marines. Il lavoro svolto dal team di Creative Assembly è encomiabile e tutti i fan dei survival horror non devono lasciarsi sfuggire questa perla. 

Gran parte del merito va allo straordinario xenomorfo, una figura imprevedibile che aleggia pericolosamente per tutta la durata dell'avventura. Un "super-cattivo" invincibile, che bisogna aggirare con l'astuzia e la furbizia. Alien: Isolation è un gioco impegnativo, lungo e in grado di mettere a dura prova anche i giocatori più dedicati, ma anche molto soddisfacente.

Nelle venti ore necessarie per completare l'avventura suderete freddo, e una volta completata la storia si può ritornare nella stazione spaziale per completare le sfide create dagli sviluppatori. Ammettendo che abbiate ancora i nervi saldi per rivivere l'incubo rappresentato dallo xenomorfo. Raccoglierete la sfida lanciata dal team di Creative Assembly?