Un nuovo vecchio gameplay

Assassin's Creed Origins è il decimo capitolo della saga iniziata da Ubisoft nel 2007. Pronti a scoprire come sono nati gli Assassini?

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a cura di Matteo Lusso

Assassin's Creed Origins, come già accennato, porta con sé alcuni miglioramenti alle meccaniche di gioco pur mantenendo lo stile che caratterizza la saga. Per prima cosa, ora è possibile scegliere fra tre livelli di difficoltà e il più alto riesce anche a offrire un livello di sfida leggermente più impegnativo - il nostro consiglio è di impostare da subito la partita su difficile.

Più è alta la difficoltà maggiore è la resistenza e il danno inflitto dai nemici, che si traduce in combattimenti più lunghi dove basta una distrazione o un attacco al momento sbagliato per essere uccisi. Con R1 e R2 si eseguono rispettivamente attacchi leggeri e pesanti, con quadrato si schiva, con cerchio si rompe la guardia e si contrattacca, con L1 si para e infine con L2 si usa l'arco.

Abbiamo anche un attacco Ultra, che si può attivare premendo R1 e R2 quando la barra dell'adrenalina è carica e che corrisponde a un singolo colpo con annessa animazione o a una temporanea modalità berserker a seconda dell'arma in uso.

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Gli sviluppatori hanno curato bene i combattimenti che risultano quindi fluidi e se non si presta la dovuta attenzione i nemici più forti posso ucciderci con facilità. Alcune tipologie di avversari usano infatti lo scudo ed è necessario eseguire un colpo preciso per farli vacillare e ferirli, facendo però attenzione al loro contrattacco in grado di ridurre drasticamente la nostra barra della vita (o sincronizzazione, se preferite).

Stavolta bisogna inoltre fare molta attenzione agli arcieri nemici. La loro abilità nell'usare armi da tiro a piedi o a cavallo è letale, rendendoli i primi bersagli da eliminare per non diventare un puntaspilli.

Naturalmente non si tratta di nulla di insormontabile, anche se alcune battaglie con i boss ci hanno costretto a riavviare più volte la partita a causa dei loro attacchi molto forti. A conti fatti, Origins trae ispirazione dai titoli open world più recenti fra cui l'acclamato The Witcher 3, però continua ad avere un'intelligenza artificiale deficitaria e poco aggressiva.

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I medjay non uccidono gli innocenti, tranne quando usano per sbaglio il veleno su un cadavere in mezzo a una strada trafficata...

Come sempre i nemici tendono a colpire uno alla volta e quando eseguiamo un attacco Ultra tutti gli avversari non fanno altro che attendere il termine della mossa. Un letale fair play che riduce notevolmente la difficoltà, ma dopotutto questo è ormai uno dei marchi di fabbrica di Assassin's Creed che può piacere o meno.

Non possono ovviamente mancare le uccisioni furtive e in questo caso la "stupidità" dell'IA si fa sentire ancora di più. Anche escludendo l'incapacità degli avversari di riuscire a vederci dietro un tavolo più basso di noi o in mezzo a poca erba alta, che fa supporre una miopia generale, i nemici ignorano i propri compagni caduti e non corrono reattivamente a chiedere aiuto.

In realtà ciò offre una grande libertà d'azione, mischiando stealth e assalti a viso scoperto, permettendoci di sfruttare la grande quantità e varietà di armi a disposizione. Abbiamo infatti sette tipologie di armi corpo a corpo e quattro di archi.

Spade singole e doppie, khopesh, lance, mazze, asce e scettri hanno diverse animazioni, forza d'impatto, velocità e attacco finale, assieme a tante forme e qualità differenti che consentono una grande personalizzazione estetica di Bayek e lo stesso vale anche per gli scudi.

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Gli archi, molto semplici da usare dato che la freccia raggiunge esattamente il punto in cui si mira senza doverci preoccupare della traiettoria, si suddividono invece fra quelli da cacciatore, leggeri, da guerra e da predatore. Ognuno offre un diverso modo di lanciare le frecce: si può caricare il colpo, lanciarne a ripetizione o più di una assieme oppure mirare ingrandendo la visuale.

Ogni giocatore può approciare le continue battaglie nel modo che preferisce e siamo rimasti molto soddisfatti dalla grande quantità di armi disponibili. Le armature invece meritano un discorso a parte: sono elementi totalmente scenici, così come le cavalcature, e per migliorare le statistiche di Bayek bisogna raccogliere i materiali grezzi attraverso la caccia o riciclando l'equipaggiamento e utilizzarli per migliorare più volte alcuni pezzi irrimovibili del nostro vestiario, senza però influenzare l'estetica.

Un'altra possibilità che abbiamo particolarmente apprezzato è quella di potenziare le armi da un fabbro per portarle al nostro livello attuale. In questo modo, se uno strumento di morte ci piace possiamo anche utilizzarlo per tutta la partita.