Tre personaggi, tre storie, mille sfaccettature

Come avete potuto leggere nella pagina precedente GTA V non vi dà nemmeno il tempo di respirare che vi trascina direttamente nel mezzo dell'azione. Il tutorial è infatti mascherato in una sequenza molto concitata in cui bisogna fare una rapina, fuggire dalle guardie a bordo di una vettura e sparare all'impazzata mentre si cerca un riparo. Dieci minuti abbondanti che vi permetteranno di dare un'occhiata al pacchetto base del gioco: sparatorie, guida e furti, ma questo è soltanto l'inizio.

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Una volta completato il tutorial il giocatore può esplorare fin da subito tutta la mappa e darsi alla pazza gioia con le numerose attività disponibili a Los Santos e dintorni. Una libertà che per alcuni potrebbe sembrare fin troppo eccessiva e dispersiva, soprattutto per quelli abituati a giochi più lineari, ma che farà sicuramente la gioia di chi predilige i titoli open-world.

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Tuttavia la trama invoglia il giocatore a gettarsi a capofitto nelle vicende dei protagonisti, per scoprire cos'è successo dopo la rapina dell'introduzione, avvenuta nove anni prima gli eventi del gioco. Si farà così la conoscenza di Michael, il primo eroe (o anti-eroe) del gioco, un padre di famiglia con un passato nella malavita e pronto a godersi i frutti del suo "lavoro" con una bella casa, una vita agiata al sole di Los Santos e un rapporto con la famiglia disastrato.

La peculiarità principale di GTA V, come ormai sapranno anche i sassi, è la possibilità di gestire tre personaggi diversi per controllarne uno in ogni momento. Questo ci permette di conoscere anche la storia di Franklin, un giovincello del ghetto alle prese con una vita da strada, e successivamente di Trevor, un pazzo scatenato e al tempo stesso uno dei personaggi più complessi e profondi del gioco.

Non vi racconteremo le loro vicende e i rapporti che si sviluppano nel gioco fra questi tre personaggi, ma la scelta di Rockstar è decisamente approvata. La possibilità di vivere tre vite virtuali e di gestire tre personaggi dona ulteriore complessità al gioco e una maggiore varietà al cast.

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I fan della saga hanno quindi un degno erede del CJ di San Andreas, un criminale di vecchia data a metà strada fra un pensionamento anticipato e la voglia di rimettersi in gioco cercando di non rovinare la famiglia e un pazzoide completamente fuori di testa ma che in realtà è capace di usare molto bene il cervello. Cosa volete di più dalla vita? Purtroppo in alcune occasioni non è possibile cambiare personaggio, mentre in altri casi il gioco ci obbliga a passare a un altro protagonista. Il risultato è tuttavia molto cinematografico e permette di stare sempre al centro dell'azione.

Ancora meglio quando i nostri eroi si riuniscono e il gioco ci lascia la libertà di scegliere chi controllare. In questi casi, per esempio, potremo decidere se occuparci della guida di un veicolo o di stare sul lato del passeggero per sparare ai nostri inseguitori. Una piccola pecca è che alcune missioni bisogna affrontarle per forza con un personaggio, senza avere la possibilità di scegliere chi usare o decidere da chi farci accompagnare. Un dettaglio che permette di avere una trama sicuramente più curata, e considerando il lavoro svolto da Rockstar sotto questo aspetto non ci sentiamo di penalizzare gli sviluppatori per questa scelta.