I dettagli tecnici

Kingdom Come: Deliverance è un RPG a tema medievale dalla ricercatezza storica impareggiabile.

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a cura di Francesco Dellagiacoma

Impossibile indorare la pillola: con una GTX 1080 e un i5-6600K ci aspettavamo di far girare Kingdom Come: Deliverance ad almeno 60 fps fissi in FHD senza alcun problema, ma non è assolutamente così.

L'ottimizzazione di Kingdom Come lascia davvero a desiderare, e per riuscire a giocare in maniera decente - ma comunque con svariati rallentamenti - è stato necessario addirittura scendere a dettagli medi. Un risultato decisamente basso se si pensa che la grafica, pur non essendo pessima, è comunque lontana dall'essere così spettacolare quanto dovrebbe essere per azzoppare una scheda di fascia alta.

In particolare segnaliamo rallentamenti nei villaggi e nelle città, problemi con i giochi di luci notturni, e dei caricamenti eterni (si parla di 4 minuti d'orologio) per modificare e salvare le impostazioni grafiche. L'effetto motion-blur e il FoW gestiti in maniera particolare sono anche stati causa di una - personalissima - motion sickness durante la prova del gioco: il primo è stato disattivato, mentre il secondo è stato modificato direttamente dalla console di comando migliorando la situazione.

Grafica e sonoro

Come già detto a livello grafico Kingdom Come: Deliverance non è particolarmente spettacolare. Alcuni scorci all'aperto sono decisamente suggestivi, e in generale il world-building del titolo è da lodare, ma molti interni e costruzioni, pur essendo realistiche, non catturano particolarmente l'occhio. Stessa cosa vale per i personaggi, con protagonisti ben caratterizzati visivamente e facili da riconoscere, ma NPC che si dimenticano volentieri quanto i leggendari campioni di bruttezza di Oblivion.

Una nota negativa va anche alle animazioni dei dialoghi, a volte veramente imbarazzanti, mentre in alcuni filmati è da lodare la cura con la quale sono stati riprodotti i movimenti di combattimento dello stile di scherma medievale.

Il doppiaggio di Kingdom Come si assesta su buoni livelli, e anche se la recitazione non è sempre perfetta, la maggior parte dei personaggi ha buoni interpreti.

Menzione d'onore invece all'incredibile colonna sonora, realizzata con splendida cura e vera gemma di questa opera. Le atmosfere medievali sono esaltate dagli strumenti dell'epoca, e l'OST è, senza troppi giri di parole, un vero e proprio capolavoro.

Tanti bug, ma tanto lavoro

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Kingdom Come, impossibile negarlo, è afflitto da una serie di piccoli difetti che rendono il gioco a volte decisamente frustrante. Se alcune scelte sono da apprezzare, vedi il metodo di salvataggio che costringe ad andare a dormire in un posto sicuro, o a pagare, dall'altra parte abbiamo vari problemi minori: un cavallo da portare alla nostra signora che non compare dove dovrebbe, un NPC che non si trova, un indicatore di quest che a volte andrebbe interpretato tramite l'aiuto di un cartomante per quanto risulta criptico.

Una serie di difetti minori che se presi singolarmente non risulterebbero certo un problema, ma che messi assieme potrebbero far spazientire più di qualche giocatore. Segnaliamo tuttavia - anche se non ne terremo conto nel voto finale - l'arrivo di una corposa patch da 23 GB che dovrebbe migliorare il gioco sotto molti punti di vista, sistemando numerosi bug e migliorando anche le animazioni, portando il titolo alla versione 1.01.

Il verdetto

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Sarebbe bello dire che Kingdom Come: Deliverance è l'RPG perfetto, ma purtroppo un gioco di queste dimensioni quasi sempre ha dei problemi, è l'opera di Warhorse Studios non fa eccezione. Un mondo vasto e ricostruito con amore e dovizia, dove però a volte si incappa in un muro invisibile che spezza l'atmosfera. Tante missioni e tanti modi di interpretarle, dove a volte c'è però da fare i conti con il bug di turno.

Tuttavia la vera pecca di questo titolo è da ricercarsi nell'ottimizzazione, veramente troppo poco curata, e in grado di far spazientire più di qualsivoglia bug, sul quale chiuderemmo tranquillamente un occhio, visti i tanti pregi del titolo.

Insomma ci troviamo di fronte a una perfetta ricostruzione storica, con un buon gameplay e un combattimento unico e spettacolare (per quanto di scenografico ci sia ben poco), dove la colonna sonora perfetta aiuta a immergersi in una storia che non farà gridare al miracolo, ma buona per il suo genere. 

Dall'altra parte abbiamo numerosi bug di piccola entità, qualche scelta di game-design discutibile (vedi i controlli del cavallo), e soprattutto delle performance che andranno assolutamente sistemate, pena il carcere.

Ci sentiamo comunque di promuovere tranquillamente Kingdom Come: Deliverance, che nonostante i suoi difetti farà sicuramente la felicità di coloro che ne hanno supportato il crowdfounding, e di chi cerca un accurato RPG storico.