Recensione Project Cars, un mix tra simulazione e divertimento

Recensione di Project Cars, il simulatore di guida di Slightly Mad Studios disponibile su PC, PS4 e Xbox One.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Project Cars

 

Project Cars ha tutte le basi della simulazione, ma permette di osare un po' di più senza essere subito puniti.

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CONTRO: Parco auto da ampliare, si gode al 100% con un volante

VERDETTO: Project Cars offre tutte le basi di un gioco simulativo, ma non punisce al primo errore, e il risultato è un ottimo mix di divertimento. Da giocare con volante e pedaliera, con qualche aiuto e abbassando la difficoltà è godibile anche con il Joypad.

Introduzione

Quando si parla di un gioco di simulazione di guida bisogna andarci con i piedi di piombo. Perché ci sono due tipi di giocatori: quelli che giocano ai veri simulatori, e quelli che non ci giocano, e i primi sono solitamente molto accaniti. Quindi lo dico subito: Project Cars non è un simulatore di guida puro fino all'osso, ma ha le carte in regola per piacere sia ai veri fan, sia a tutti gli altri. Dopotutto anche i veri guidatori vorranno prima o poi rilassarsi, e una guida meno concentrata può aiutare. Andiamo per ordine.

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Auto e modalità di gioco

Il titolo di Slightly Mad Studios vi mette alla guida di un fornito parco di automobili, ben realizzate nei dettagli, sia dentro che fuori, ma la fornitura di modelli è un po' casuale: mancano grandi classici, e c'è qualche auto in esubero di cui avrei fatto anche a meno.

Avrei scambiato qualche monoposto per una Lamborghini o una Ferrari, ad esempio, o anche per qualche "macchinina" meno superbolide ma più appagante dal punto di vista dell'esperienza, insomma, qualche modello che si vede anche passare nella strada sotto casa. Aggiungere altro auto è possibile, anzi è praticamente una certezza, ma bisognerà aspettare.

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I circuiti invece offrono una buona scelta. Sono una trentina, che triplicano con i differenti layout. Quando si parla di simulazione non ci si riferisce solo alle auto, ma anche alla precisione dei circuiti. Il risultato è convincente, anche se non sono tutti frutto di una ricostruzione al millimetro. Quelli che ho provato sono tutti molto, molto vicini alla realtà. Inoltre con le differenti condizioni meteo, che possono essere anche regolati per cambiare durante la corsa, la varietà è assicurata.

Il gioco propone tre modalità di sfida. Weekend di gara, con un mix di specialità, prove libere dove è possibile selezionare qualsiasi mix di auto, circuito e condizioni di corsa, e Carriera. Questa è la modalità che consiglio a tutti, e consiglio anche di partire dalle basi, con i divertentissimi Go Kart!

Insomma, si inizia dal basso, per arrivare dopo molte ora di guida all'apice della carriera su prototipi futuristici. Le tappe della carriera non sono però tutte obbligate; è possibile infatti scegliere da dove partire, e scegliere alcune opzioni che permettono di velocizzare o addirittura saltare (simulare) le gare che non si vogliono affrontare.

Opzioni e controlli

Project Cars mette a disposizione molte opzioni, e lo fa in maniera brutale. Te le spara in faccia, a volte anche con traduzioni delle voci di menù che lasciano un po' a desiderare, ci vorrà un po' per prendere confidenza. Potrete regolare nel dettaglio la grafica, l'HUD, il comportamento dell'illuminazione e regolare anche la visualizzazione della postazione di guida.

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Ovviamente ci sono differenti schermate: due dal cofano, due interne, diverse esterne, una dal paraurti, insomma ci sarà sicuramente quella che preferite. L'unica area che offre un po' meno opzioni è l'audio, dove potete sostanzialmente regolare i volumi. Ma dopotutto si tratta del rombo dei motori, o poco più. Non saprei dire al momento se è il migliore sotto questo punto di vista, ma di certo si difende alla grande.

Tra i sistemi di controllo c'è di tutto, dal Joypad della Xbox, ai volanti di Logitech, Thrustmaster e Fantec, alla possibilità di configurare qualsiasi altro controller nel dettaglio. Project Cars è da giocare con volante e pedaliera, non è necessario che sia un modello extra-lusso, ma sconsiglio il Joypad, e ancora di più la tastiera. Non che sia impossibile da giocare, ma l'approccio che si ha con un volante è cento volte migliore e più divertente rispetto a un joypad.

All'inizio ho detto che non è un gioco simulativo al 100%, ma lo è abbastanza da richiedere un controller adatto. E inoltre consiglio di alzare la difficoltà, poiché a livello basso è praticamente imbarazzante, mentre a livello medio l'abilità degli avversari è altalenante, e a tratti irritante, almeno per le prime fasi della carriera. In pratica ti ritrovi davanti avversari accaniti e aggressivi per un tratto del percorso, che poi inchiodano a una curva affrontandola a venti all'ora. Alzando la difficoltà tutto diventa più divertente e vi terrà incollati e concentrati dall'inizio alla fine della gara.

Gare e modello di guida

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Le gare possono essere regolate in alcuni parametri, tra cui il più importante è certamente la lunghezza. Chi ha la fortuna di poterci dedicare ore e ore al giorno, magari si lancerà in gare di endurance che potranno durare ore, tutti gli altri vorranno sparare tutte le cartucce in pochi giri. Ovviamente le auto sono regolabili nei vari dettagli di motore e assetto.

Alla guida con Project Cars, indipendentemente dall'auto che sceglierete, ritroverete tutte le basi della simulazione (quel mix di dati di tracciato, auto e fisica che ti buttano fuori strada alla prima imprecisione), ma permettono di osare un po', quel che basta per perdonare un momento di distrazione o di spingere l'auto un po' oltre per aggiungere un po' di pepe al giro.

Tagliare su un cordolo per uscire dalla curva con l'auto di traverso è tenerla senza troppa fatica è permesso, ma non potrete considerarla la normalità. Insomma, avete presente quell'idiozia che avete fatto anni fa e ancora oggi non vi spiegate come siate riusciti a non accartocciare l'auto sul marciapiede? Con Project Cars c'è un po' di questa buona sorte, che perdona, basta non abusarne.

Grafica

La grafica è molto bella, senza però tradire la natura videoludica. I modelli sono ben realizzati, ma la fotografia non è al 100% reale, con colori più saturi di quello che dovrebbero essere.

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Quanto a prestazioni si va alla grande con un Core i5 di precedente generazione e una Radeon della serie 7000 o una GeForce della serie 600, e le prestazioni rimangono inalterate con diversi avversari a schermo. Insomma, non richiede un PC ultra-potente. Inoltre supporta l'Oculus Rift di default, e in questo caso è necessaria una configurazione più potente, ma i menù non sono ancora 3D.

Videorecensione

Verdetto

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Il confronto con Assetto Corsa è quasi d'obbligo. Il titolo di Kunos è più simulativo, e di conseguenza più "severo" sotto alcuni aspetti; i puristi lo preferiranno rispetto a Project Cars. Tuttavia se non siete troppo bacchettoni apprezzerete il titolo degli Slighty Mad Studios, perché riesce ad aggiungere quel pizzico di brio che baratta un po' di realismo con il divertimento.

É disponibile anche per Xbox One e PS4, situazioni in cui forse è più difficile giocarlo con il volante. Joypad e qualche assistenza alla guida lo renderanno godibile anche su console... se proprio non volete staccarvi dalla poltrona!

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