Recensione: Son of Nor, buone idee sviluppate male

Son of Nor è un'avventura con enigmi disponibile per PC, MAC e Linux. Attualmente disponibile in early access, il titolo uscirà nell'autunno inoltrato del 2014.

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a cura di Arnaldo Pangia

Son of Nor

 

Son of Nor è un'avventura con enigmi disponibile per PC, MAC e Linux. Attualmente disponibile in early access, il titolo uscirà nell'autunno inoltrato del 2014.

CONTRO: Comparto tecnico trascurato, capita spesso di imbattersi in glitch fastidiosi. Il gameplay non offre molta varietà ed una sessione di gioco lunga può presentarsi davvero piatta. La narrazione ha troppi buchi. Il comparto grafico è piatto e senza carattere.

VERDETTO: Son of Nor è un gioco con buone idee, ma ricco di difetti tecnici, artistici e narrativi che influiscono negativamente sull'esperienza. I pochi pregi non riescono a compensare le mancanze di questo titolo, e nemmeno il rapporto qualità/prezzo non gioca a suo favore. Bocciato.

Introduzione

Son of Nor è un'avventura in terza persona con fortissime influenze action RPG. Come presentazione sembrerebbe decisamente promettente, soprattutto in quest'ultimo lustro in cui gli sviluppatori indipendenti sono riusciti a guadagnarsi il proprio spazio nel panorama videoludico. Sfortunatamente, Son of Nor è talmente pieno di difetti dal punto di vista tecnico, artistico e narrativo che l'esperienza ludica risulta essere frustrante, ruvida e macchinosa.

Son of Nor è il primo progetto importante della giovanissima software house Stillalive Studios, che finora si è cimentata solamente nella produzione di "mini-progetti" gratuiti disponibili sul loro sito ufficiale.

Recensione

Son of Nor si presenta come un'avventura, ma lo stile ricorda piuttosto un action rpg alla Zelda, tanto per intenderci. Purtroppo per il team di Stillalive Studios, Son of Nor è troppo monotono per essere un gioco di azione e troppo semplice per essere un GDR. La pura verità è che è difficile inquadrare questo titolo perché non è dotato di una forte personalità e non ha degli aspetti in grado di caratterizzarlo con decisione.

La monotonia accompagna il giocatore nel corso di tutta l'esperienza di gioco, a cominciare dalla storia, abbozzata ed approssimativa. L'introduzione, che a questo stadio del gioco non è altro che uno storyboard con una voce narrante di sottofondo, ci illustra l'origine di due razze: quella degli umani e degli uomini-lucertola (Sarahul).

Fin dal principio le due razze hanno coesistito in una tiepida tolleranza, finché, senza nessun tipo di spiegazione, nasce il primo uomo lucertola dotato di poteri magici. Una razza semidivina di uomini-uccello, gli Aithari, di cui non si era mai parlato precedentemente, insegna ai Sarahul a dominare le arti magiche.

Forti della loro magia, i Sarahul schiavizzano gli umani, che, a loro volta, iniziano a conoscere la magia, riuscendo a liberarsi dal giogo degli uomini-lucertola. È solo grazie alla mediazione degli Aithari che non c'è una guerra tra le due razze sorelle. Improvvisamente, però, gli Aithari devono allontanarsi verso la loro terra natìa, per non fare più ritorno. Il motivo? Il narratore si limita a spiegare che "avvenne una tragedia". Così un ulteriore razza, che non era stata menzionata nel gioco precedentemente, conduce gli umani nel deserto, nella loro nuova casa.

Insomma, la trama di Son of Nor non sembra essere particolarmente interessante, anzi, è costellata di elementi triti e ritriti che sembrano buttati a casaccio rendendo la storia distante ed improbabile. Sfortunatamente non è solo la storia ad essere un tasto dolente. La grafica del gioco è crivellata da glitch e da compenetrazioni poligonali. Quando tutto fila liscio, il comparto grafico di Son of Nor appare comunque piatto e senza un'attrattiva particolare.

L'idea di ambientare questo gioco in un contesto desertico ammantato in un'atmosfera magica e mistica è stata resa in modo piuttosto inefficace. Le ambientazioni sono povere di particolari e decisamente scarne, tanto da ricordare gli aspetti più desolanti delle prime avventure in 3D per Windows 95.

Abbastanza deludente anche il character design, costituito da modelli ed animazioni tridimensionali che risultano eccessivamente artificiali e poco convincenti.

L'unica nota positiva di questo titolo decisamente mediocre sono i controlli ed il gameplay. Gli input sono piuttosto precisi su tastiera e mouse, grazie alla combinazione WASD e alla barra spaziatrice per spostare e far saltare il proprio personaggio all'interno della mappa. La magia si gestisce con i movimenti del mouse e con il click destro e sinistro. Anche con un joypad i controlli rispondono bene, ma soffrono di qualche sbavatura (quando si mette in pausa il gioco bisogna tornare a mouse e tastiera per scorrere fra le varie opzioni).

Il gameplay risulta essere gradevole per via dei poteri magici del nostro protagonista, ovvero la telecinesi ed il terraform.

Il primo potere permette di afferrare oggetti o nemici con la sola forza del pensiero e di spostarli o scagliarli con forza, mentre il secondo consente di creare colline o depressioni nella sabbia, permettendo quindi di arrivare in zone particolarmente alte o di accedere ad aree inferiori al livello del terreno. La fisica ed il comportamento della sabbia, in questo caso sono ben curate.

Purtroppo queste idee sono strozzate da un level design ostico e poco chiaro che obbliga il giocatore a ripetere continuamente le stesse azioni, costringendolo a sopportare una frustrazione dopo l'altra.

La modalità multiplayer non è degna di nota, e propone semplicemente la modalità in single player su split screen o in rete. La colonna sonora, in linea con il tema tribale e desertico del gioco, è costituita da musica etnica senza infamia e senza lode. Non male gli effetti sonori.

Videorecensione

Verdetto

Purtroppo questo titolo non riesce a sfruttare le idee concepite dai ragazzi del giovanissimo team di Stillalive Studios. L'atmosfera stantia ammanta ed appesantisce un universo improbabile e dei personaggi a cui proprio non ci si riesce ad affezionare. I controlli sono decenti, ma sono incanalati in una struttura di gioco poco curata ed interessante.

Il rapporto qualità/prezzo, inoltre, è decisamente sfavorevole: 19,99 euro su Steam. Sconsigliato.