Recensione Stifled, urlate per superare l'orrore

Stifled è un'avventura horror molto particolare che per essere portata a termine vi chiederà di sospirare, parlare e urlare.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

Stifled

 

Stifled è un'avventura horror in prima persona, giocabile anche con PlayStation VR, che vi immergerà nell'oscurità totale. Per rendere visibili gli scenari di gioco dovrete sfruttare la vostra voce.

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CONTRO: ... ma a volte essere originali non basta; Lo stile di gioco si rivela una forzatura dopo un po'; grafica un po' troppo minimalista; filone narrativo esile.

VERDETTO: Stifled ha il pregio di sfruttare in modo originale l'input della nostra voce, una meccanica che sarà spiegata meglio dalla trama. Purtroppo però questa trovata non è bastata a rendere questo titolo interessante fino alla fine, nonostante la durata non eccessiva. Speriamo che questo progetto sia solo l'inizio di questo giovanissimo team di sviluppo.

Stifled è arrivato in tempo per Halloween e per farvi tremare questo inverno, con un'avventura dai toni disturbanti e dalle meccaniche a dir poco originali. Il vostro fidatissimo DualShock non basterà a tirarvi fuori dai guai, perché per affrontare Stifled dovrete cacciare fuori la voce.

La realtà virtuale ha bisogno di giochi coinvolgenti, che catturino in pieno i giocatori e le meccaniche di Stifled potrebbero fare al caso del PlayStation VR. Dev'essere stato questo il pensiero degli uomini di Sony quando hanno visto il progetto scolastico portato avanti da un gruppo di ragazzi di Singapore del Digipen: Institute of Technology, decidendo infine di produrlo. Infatti, il gioco originale nasce col nome di Lurking, col principio di sfruttare la realtà virtuale e le urla del giocatore impaurito per...riuscire a vedere nel buio.

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Il gioco sceglie una narrazione piuttosto ermetica. Ho faticato per capire bene cosa stesse accadendo al protagonista della nostra storia, rimandando le spiegazioni quasi del tutto esaustive una volta giunti ai titoli di coda.

Nelle fasi iniziali, possiamo capire che il nostro uomo è tormentato dai ricordi della moglie e dei bambini che per una ragione che apprenderemo nel corso della storia, e che si rivelano i nostri principali nemici. Ci troveremo quasi subito a vagare per la casa e le aree circostanti per capire i motivi del tormento continuo delle entità, che prendono proprio le sembianze dei bambini.

I dolci fanciulli, una volta che ci hanno raggiunti, ci elimineranno (non si capisce bene come) portandoci alla fine della partita. Quindi dovremo fare di tutto per evitarli con lunghissime fasi stealth e pochi diversivi rappresentati da sassi e altri oggetti da lancio. E tutto questo mentre ci si trova spesso nel buio più totale. E allora come facciamo a scamparla?

Anche i ciechi vedono nel buio

Sarò sincero, la prima volta che ho avviato Stifled nella mia PS4 ho avuto l'impressione di giocare con il simulatore di Daredevil. Precisiamo, non mi permetterei mai di offendere chi è affetto da cecità, ma i primi minuti trascorsi con Stifled mi hanno ricordato moltissimo le scene del film Marvel dove Matthew Murdock (interpretato da Ben Affleck) sperimentava sulla sua cecità il suo nuovo "radar visivo" grazie alle onde sonore.

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Ebbene, il team di sviluppo Gattai Games ha sviluppato l'intero titolo basandolo su questa particolarissima meccanica: il giocatore quasi perennemente nel buio, riesce a "vedere" solamente generando dei suoni, così percependo i bordi delle superfici. L'80% del gioco offrirà dunque delle schermate nere, che inizieranno a delineare forme elementari mostrandone solo i bordi bianchi, a patto che voi emettiate dei suoni con la voce.

Il gioco è stato progettato come un'avventura in prima persona in grado di funzionare con la realtà virtuale di PlayStation VR, dove lo stesso suono del respiro e il regolare vociare col visore indossato vi permette di "vedere" gli scenari di Stifled. Nel caso in cui non aveste PS VR, il gioco è comunque compatibile in modalità normale che prevede l'uso del DualShock, un paio di cuffie e un microfono.

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Il nemico si nasconde nelle aree di colore rosso

Se pensate che l'idea di parlare e urlare da soli nella vostra stanza come idioti non sia poi così divertente, fortunatamente gli sviluppatori vi consentono anche di usare il tasto R2 per far parlare il protagonista e lasciando la vostra ugola a riposo. Tuttavia, vi consiglio di continuare a giocare con le cuffie indossate, poiché si riveleranno indispensabili per ascoltare i rumori e i nemici in avvicinamento.