Recensione Tekken 7, il ritorno epico del pugno di ferro

Recensione di Tekken 7, l'ultimo capitolo della celebre saga di picchiaduro dedicata alla famiglia videoludica più disfunzionale di tutti i tempi.

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a cura di Roberto Caccia

Tekken 7

 

Namco sfodera un altro picchiaduro dalle fondamenta solida come la roccia. Tekken è tornato e con questo nuovo capitolo si propone come il punto di riferimento per le sfide multiplayer.

tekken 7 cover

CONTRO: Contenuti single player ridotti all'osso, modalità storia breve e con qualche problema di bilanciamento.

VERDETTO: Se non volete mettere in mostra le vostre abilità contro altri giocatori ci sono diversi picchiaduro pronti a soddisfare le vostre esigenze single player. Se invece non vedete l'ora di menare le mani e di dimostrare di essere i migliori, non cercate oltre: Tekken 7 è ciò che fa per voi.

A sei anni di distanza da Tekken Tag Tournament 2, Tekken 7 è finalmente disponibile su PS4, Xbox One e anche su PC. Il nuovo picchiaduro 3D di Bandai Namco si fregia di un ricco cast di personaggi con molte nuove entrate, tante opzioni di personalizzazione, un solido comparto online e una modalità storia intrigante, seppur con diversi difetti, grazie a una trama che si snoda nell'arco di due decenni. L'attesa è stata lunga, ma ne è valsa la pena.

La famiglia prima di tutto

La storia di Tekken, per quanto convoluta e di relativa importanza ai fini del gioco, ha sempre esercitato un discreto fascino. Tekken 7 decide di raccontare gli eventi dal punto di vista di un reporter senza nome e dalla prospettiva di Heihachi Mishima, l'anziano boss della famiglia Mishima.

kazuya heihachi

Dopo alcuni anni trascorsi lontano dalla sua mega azienda, la Mishima Zaibatsu, Heihachi decide di ritornare e di riottenere il potere con le maniere forti. Il resto della trama ruota attorno alla missione di Heihachi di distruggere suo figlio, il mezzo demone Kazuya.

Heihachi si deve scontrare anche con Akuma (personaggio ospite proveniente dalla saga di Street Fighter), che ha promesso di ucciderlo per motivi inizialmente misteriosi (non vi preoccupate, non vi faremo spoiler). Nel frattempo, la G Corporation dispiega le sue forze contro la Mishima Zaibatsu. Con tutte queste potenze in gioco, il destino del mondo è in pericolo per l'ennesima volta.

La modalità storia si rivela interessante (finalmente si scopre cos'è successo alla moglie di Heihachi e il motivo per cui Kazuya è stato buttato giù da una rupe), ma visto che la maggiore parte delle sequenze sono narrate dal giornalista, con un tono di voce monotono e noioso, spesso le parti narrate diventano insopportabili. La tentazione di saltarle per passare all'azione può essere notevole, nonostante sia una pratica considerata alla stregua di un peccato mortale per gli appassionati di videogiochi.

gouki06

Inoltre, fa sorridere la scelta di far parlare ai vari personaggi la propria lingua. Così Heihachi, Kazuya e Akuma parlano in giapponese, Nina in inglese e Claudio in italiano. Impossibile chiedersi come diavolo facciano a capirsi fra di loro; che siano tutti laureati in lingue straniere?

Al di là di facili battute, è un difetto su cui si potrebbe passare sopra, se non fosse che la concorrenza (come i titoli di Capcom e Koei Tecmo) può contare sul doppio audio in inglese e giapponese per le voci di tutti i personaggi. Certo, a noi italiani strappa un sorriso sentire Claudio rivolgersi agli altri personaggi nel nostro idioma, ma personalmente ne avremmo fatto volentieri a meno, visto che il risultato finale fa aggrottare le sopracciglia.

La modalità storia include anche 29 episodi legati a personaggi specifici e separati dalle vicende principali. Ognuna di queste sequenze comincia con una breve introduzione testuale che spiega il ruolo del personaggio negli eventi di Tekken 7, dopodiché prosegue con una singola battaglia. Al termine dello scontro si ottiene un breve filmato conclusivo dedicato al personaggio scelto.

t7 story hei vs claudio

Alcuni filmati sono divertenti, in particolare per "joke fighters" come Panda e Kuma. Tuttavia la sensazione è che questi episodi siano poco più di un riempitivo per dare spazio a tutti i personaggi inspiegabilmente assenti nella modalità storia vera e propria, che ruota solamente intorno a una manciata di lottatori. Un vero peccato.

Infine, non possiamo fare a meno di parlare di alcuni problemi relativi al bilanciamento della difficoltà, nonostante la possibilità di usare alcune shortcut per le mosse speciali. Ci sono infatti scontri che si possono vincere a occhi chiusi e battaglie, soprattutto verso la fine, che metteranno a dura prova la vostra pazienza e la resistenza del joypad contro il muro. Sicuramente sotto questo aspetto Namco poteva svolgere un lavoro migliore, ma il cuore di questo episodio di Tekken non risiede nella modalità storia.