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a cura di Andrea Maiellano

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The Fall

 

Il primo capitolo della trilogia Fantascientifica, sviluppata da Over The Moon, approda su Nintendo Switch

The Fall

CONTRO: Controlli eccessivamente macchinosi; Hardware di Nintendo Switch totalmente non sfruttato; Alcuni errori di localizzazione trasposti dalla versione originale;

VERDETTO: The Fall, a quattro anni dalla sua uscita, continua a rimanere uno dei titoli di fantascienza migliori attualmente presenti sul mercato. I le tematiche trattate, la perfetta fusione di diversi generi e l'agrodolce stratificazione di A.R.I.D. continuano ad ammaliare oggi come in passato. Un vero peccato constatare che il sistema di controllo non abbia ricevuto alcuna modifica, specialmente considerando le potenzialità  di Nintendo Switch, e che le piccole sbavature di programmazione e di localizzazione siano state trasposte anch'esse fedelmente dalle versioni precedenti. Resta indubbio, però, che The Fall sia un Must Have per ogni possessore di Nintendo Switch specialmente al prezzo irrisorio a cui viene proposto.

Prendete "Descendant" di Iain M. Banks, spolveratelo con lo stile visivo di "The Swapper", inseriteci un outfit ispirato a "Isaac Clarke" e un pizzico di "Flashback" (... si proprio il titolo del 1992), cuocete il tutto a fuoco lento su Kickstarter e avrete come risultato finale The Fall, uno degli indie meglio riusciti degli ultimi anni che, dopo una storia travagliata e piena di interrogativi è riuscito a entrare nei cuori di critica e pubblico fino ad approdare, a distanza di quattro anni dalla sua uscita su PC, anche su Nintendo Switch.

Una Genesi Travagliata

Over The Moon, lo studio indipendente dietro a The Fall, ha cominciato a far parlare di sé grazie a una campagna Kickstarter che riuscì in brevissimo tempo ad ottenere più del doppio di quanto richiesto proprio grazie alle tematiche presentate da John Warner, la mente a capo dell'intero progetto. The Fall si presentò ai "backers" come un progetto complesso, che si sarebbe sviluppato attraverso tre giochi dei quali, però, solo il primo avrebbe necessitato della spinta economica degli utenti.

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Seppur il titolo uscì nei tempi preposti, e le tematiche trattate lo fecero rapidamente elevare a cult dall'intera stampa del settore garantendogli l'ottenimento di diversi riconoscimenti, il pubblico non ebbe una risposta altresì calorosa e le vendite del gioco nelle prime settimane si rivelarono disastrose, al punto da far pensare a John Warner di chiudere anzitempo il suo progetto.

Come ogni fiaba a lieto fine, però, la fortuita casualità degli eventi rivoluzionò l'esito finale e, quando i primi riconoscimenti da parte della critica apparvero sulle testate più importanti, Steam lo inserì nei catalogo dei suoi "celebri" saldi permettendo a una moltitudine di utenti, incuriositi dalla storia di A.R.I.D. (l'intelligenza artificiale protagonista del titolo), di poter pagare un piccolissimo prezzo d'ingresso per addentrarsi in un'avventura che, a discapito di qualche piccolo difetto, rimane tutt'ora uno dei picchi più alti raggiunto dalla narrativa dei titoli indie degli ultimi anni. Il rinnovato successo commerciale di The Fall permise al piccolo studio di Over The Moon non solo di ripartire con il progetto originario ma di convertire il primo capitolo per la totalità delle piattaforme disponibili nell'attuale generazione videoludica. 

La Storia

L'elogiato arco narrativo di The Fall verte su un punto focale importantissimo: A.R.I.D. è un'intelligenza artificiale che risiede all'interno di una tuta spaziale e che si attiva nell'esatto momento in cui l'essere umano al suo interno perde conoscenza a causa di un incidente. L'IA ha un solo obiettivo: proteggere il pilota che risiede al suo interno e per farlo dovrà trovare le cure mediche necessarie il più celermente possibile in un mondo distopico e inquietante (la primissima ambientazione si presenta con il corpo di un androide crocifisso...).

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Per compiere la sua missione A.R.I.D. potrà muovere indipendentemente il corpo esanime del suo ospite, il cui volto viene celato per l'intera avventura dal visore luminoso del casco, dando vita ad una soluzione narrativa tanto macabra quanto affascinante in cui l'intelligenza artificiale si troverà a mettere costantemente, e volontariamente, in pericolo di morte il pilota per poter sbloccare dei protocolli di emergenza atti a salvarne la vita. Il semplice incipit che dà il "La" all'intera storia, però, è solo un banale espediente narrativo che vi porterà gradatamente ad addentrarvi nei meandri della mente sintetica di A.R.I.D. che, nel mentre proverà a proteggere ad ogni costo l'umano al suo interno in un mondo composto da esseri artificiali, humor nero, e situazioni ambigue, continuerà a mettervi costantemente di fronte al più grande quesito della narrativa Sci-Fi: può un Robot sviluppare un proprio livello di conoscenza totalmente indipendente? Noi vi consigliamo di lasciare che siano i costanti confronti che A.R.I.D. avrà con sé stessa durante le, circa, cinque ore necessarie a portare a termine il titolo a rispondere a questo annoso quesito... vi assicuriamo che non ve ne pentirete.

Il Gameplay

The Fall sviluppa l'intera struttura del suo gameplay sul sapiente mix di punta e clicca, narrazione filosofica, ambientazione sci-fi e sezioni in stile "metroidvania". Questa formula, seppur spiazzante sulla carta, risulta dannatamente convincente una volta cominciato il gioco riuscendo, seppur con qualche difetto, a svecchiare una formula che tende a citarsi costantemente nel mercato odierno. Le due macrosezioni su cui l'impianto di gioco si sviluppa maggiormente sono basate sul classico sistema di movimento in due dimensioni (nel quale A.R.I.D. può correre, saltare e combattere) e su fasi di ricerca e analisi (che abbracciano appieno la metodologia proposta dal genere punta e clicca).

The Fall

Le due tipologie di gameplay si amalgamano costantemente per portare alla risoluzione di enigmi ambientali legati costantemente alla narrazione e che richiederanno di prendere in considerazioni punti di vista alternativi alla classica "logica sequenziale" per giungere agilmente alla soluzione. Il fatto di poter muovere A.R.I.D. liberamente all'interno della mappa di gioco, in perfetto stile metroidvania, ogni qualvolta rimarremo bloccati da un enigma dona maggior dinamismo al titolo rendendo meno frustranti le fasi di risoluzione più complesse   e garantendo un fattore di esplorazione, e un senso di apparente libertà, che si sposa perfettamente con il genere proposto.

Il gameplay, per quanto basilare e privo di sfaccettature complesse, riesce a dimostrarsi ben confezionato e convincente. Le fasi di combattimento sono molto semplici e basati su un sistema di timing e coperture atte a rendere gli scontri ragionati ma adeguatamente dinamici. Gli spostamenti di A.R.I.D., seppur ancorati ad una macchinosità "old school" che ricorda vecchie glorie come Prince Of Persia e Flashback, risultano armoniosi e mai eccessivamente rigidi. L'esplorazione degli ambienti, e la conseguente risoluzione degli enigmi, sfrutta il classico sistema di menu a scelta multipla per interagire, raccogliere o utilizzare oggetti presenti nel nostro inventario.

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Tutti questi elementi, seppur incastrati a dovere e pienamente funzionali nella loro individualità, si scontrano però con l'unica criticità che possiamo imputare a The Fall: i controlli. Esaminare gli ambienti richiederà la pressione di un dorsale per sfoderare la vostra pistola ed usare la sua torcia per illuminare i punti di interesse. Una volta individuati potrete selezionarli aprendo un piccolo menù visuale che vi permetterà di scegliere il livello di interazione. Impugnare la pistola, però, cambierà il pattern dei vostri movimenti richiedendo l'utilizzo dello stick destro per indirizzare il fascio di luce verso i punti d'indagine, impedendo a A.R.I.D. di girarsi di 180° e limitandone quindi i movimenti all'interno dell'ambiente circostante. Questo piccolo esempio è solo uno dei molteplici scenari in cui la macchinosità dei controlli potrebbe portarvi a un lieve principio di insofferenza verso il gameplay di The Fall che richiederà diverso tempo per poter essere padroneggiato comodamente.

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Il valore aggiunto che la portabilità di Nintendo Switch offre ad ogni titolo è indubbia. Come si è visto più volte, nel corso del primo anno di vita della nuova ammiraglia della casa di Kyoto, molti porting hanno ricevuto una nuova giovinezza grazie alla possibilità di non essere vincolati alle mura casalinghe o alla sedentarietà offerta dall'accoppiata console più monitor. Questo fattore però non deve essere un incentivo ad impigrire gli sviluppatori nel non sfruttare appieno la totalità dell'hardware di Switch e la conversione di the Fall ne è, purtroppo, un chiaro esempio.

Verdetto

Il titolo si presenta come un porting 1:1 della versione uscita nel lontano 2014 su PC senza alcuna modifica sostanziale o implementazione particolare. Senza navigare troppo con la fantasia, anche solamente il poter sfruttare il touch screen per esaminare gli ambienti circostanti o navigare all'interno dei menu sarebbe stata un'aggiunta in grado di rendere meno macchinoso il gameplay.

Notare, però, che anche gli errori di localizzazione (sviste grammaticali e alcuni orrori ortografici) siano rimasti invariati rispetto all'originale fa davvero pensare a una conversione frettolosa per rendere disponibili, in breve tempo, entrambi i capitoli di The Fall agli utenti di Nintendo Switch (vi ricordiamo che il secondo capitolo è già disponibile sulla console della "grande N" da febbraio scorso). Resta comunque indubbio che le qualità del titolo, e il prezzo irrisorio a cui viene proposto (9.99€ sul Nintendo eShop), lo rendano un acquisto imprescindibile per chiunque ami la narrativa Sci-Fi e quella tipologia di titoli votati al regalare un'esperienza maggiormente ragionata ed emotivamente toccante.


Tom's Consiglia

Se volete conoscere cosa ne pensiamo del proseguio delle avventure di A.R.I.D. leggete la nostra recensione di The Fall Part 2: Unbound