Relazioni post atomiche

Recensione - Fallout New Vegas diverte per molte ore senza innovare la formula di gioco

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a cura di Roberto Buonanno

Relazioni post atomiche

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Iniziamo con la storia. In Fallout 3 il personaggio era nato e cresciuto in un Vault, uno dei  rifugi antiatomici che hanno preservato l'umanità dall'estinzione in seguito all'olocausto nucleare. In New Vegas l'umanità ha iniziato a fare i conti con la nuova esistenza post atomica e si sono formate numerose comunità. Il nostro eroe è un corriere espresso che si trova coinvolto in una vicenda losca, suo malgrado. A un passo dalla morte, si troverà perduto nel deserto, sballottato tra fazioni rivali, alla ricerca di chi lo voleva morto.

La prima grande novità di Bethesda è proprio una gestione accurata delle varie fazioni che s'incontreranno nel gioco, tutte con nomi singolari come Repubblica della Nuova California, la Legione, i Power Ganger. E ovviamente tutte in guerra fra di loro.

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Dovremo gestire inoltre valori di reputazione differenti per ciascun insediamento umano o semi-umano. Nel corso della missione principale e delle numerose secondarie, infatti, sarà possibile decidere a favore o contro una fazione o un villaggio. Le scelte porteranno inevitabilmente a essere amato da una parte e odiato da una o più altre. A lungo termine le scelte compiute durante la trama condizioneranno il finale del gioco, che può cambiare parecchio a seconda della strada scelta, aumentando il fattore di rigiocabilità del titolo.

Gli appassionati di giochi di ruolo hanno già visto qualcosa di simile nei vari Gothic, quindi non siamo certo di fronte a una rivoluzione.

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