Riders Republic | Anteprima

Abbiamo avuto l'opportunità di visionare alcuni video di gameplay di Riders Republic, oltre che scambiare quattro chiacchiere col suo Creative Director.

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a cura di Andrea Maiellano

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Mentre leggerete questa piccola anteprima, avrete già visto l’adrenalinico trailer di Riders Republic, durante l’Ubisoft Forward di oggi, e saprete anche che il nuovo MMO basato sugli sport estremi, arriverà il prossimo 2 Settembre 2021 su tutte le piattaforme disponibili sul mercato.

Noi abbiamo avuto modo di scoprire in anteprima alcuni dettagli del gameplay di Riders Repubblic, o meglio di come verranno gestite le molteplici attività proposte al suo interno, e di scambiare due chiacchiere assieme a Igor Manceau, Creative director della nuova produzione di Ubisoft.

Il video che ci è stato mostrato da Ubisoft cominciava in un ampio HUB dove molteplici giocatori gironzolavano alla ricerca di compagni di squadra, atleti da sfidare, vestiti da comprare e migliorie per il proprio equipaggiamento. In quei pochi i stanti abbiamo capito appieno l’anima social di Riders Republic, tutta fatta di vestiti su licenza da sfoggiare, look istrionici per distinguersi e tanta, tanta, socializzazione con gli altri giocatori.

Igor Manceau ha rimarcato, durante la nostra chiacchierata, che uno dei Leit Motif di Riders Repbblic è proprio quello di ricreare quello spirito di gruppo tipico dei Riders di tutto il mondo, dove la competizione passa in secondo piano rispetto alla condivisione di momenti e di emozioni. Una sensazione che abbiamo potuto constatare anche durante la presentazione dell’hub di gioco, dove il termine “community” veniva rappresentato nella sua forma più divertente e reale.

Dopo pochi minuti passati a mostrarci la Woodstock degli sport estremi, ci sono state mostrate due squadre, da sei giocatori l’una, che si sono sfidate a colpi di trick di snowboard. In pochi secondi tutti gli atleti si sono uniti alla stessa partita e la gara è cominciata. Siamo rimasti sorpresi dalla rapidità, e dalla semplicità, con cui pare sia possibile sfidare, e condividere ogni tipo di esperienza, con gli altri giocatori all’interno di Riders Republic.

La gara consisteva in un mix fra il classico arcade di stampo extreme sport e Splatoon. Ogni giocatore veniva chiamato a compiere trick con il proprio snowboard nelle differenti aree della mappa e chi otteneva il punteggio più alto “colorava” una parte dell’area, aumentando il punteggio globale della squadra, oltre che ad abilitare diversi moltiplicatori di punteggio. 

Una meccanica semplice, ispirata, dannatamente divertente e dinamica, specialmente inserita in un contesto così peculiare come quello offerto da Riders Republic. Siamo curiosi di scoprire come vengano gestite le altre discipline presenti nel gioco in questo contesto multiplayer competitivo a squadre.

In merito alle differenti discipline presenti in Riders Republic, si spazia dai più “comuni” snowboard e bici da cross, fino ad arrivare a delle tute alari con dei motori integrati, o delle biciclette old school munite di razzi per lanciarsi oltre i dirupi dei Canyon presenti nella vasta mappa di gioco.

Sempre Igor ci ha rassicurato, inoltre, su come la personalizzazione dei mezzi a nostra disposizione permetterà alla community più creativa di creare eventi specifici e, letteralmente, fuori di testa. Si potranno infatti mescolare diverse discipline, a tracciati e gare celebri, arrivando perfino a lanciarsi con delle biciclette pieghevoli giù da dei dirupi innevati… con tutto ciò che ne conseguirà.

Ognuna delle discipline presenti in Riders Republic, avrà una sua carriera a se stante, che potrà essere perpetrata senza obbligo di continuità, permettendo al giocatore di decidere quale sport estremo praticare in ogni momento, semplicemente recandosi nei vari punti d’interesse presenti sulla mappa. 

Proprio in merito alla mappa, Riders Republic sfrutta la formula open world per dislocare la sua superficie in sette regioni distinte, ognuna contenente luoghi realmente esistenti e ricreati minuziosamente dal team di sviluppo. Il livello di accuratezza ci è sembrato incredibile durante i filmati che ci sono stati mostrati e Igor Manceau ci ha confermato che ogni località è stata ricostruita utilizzando, in aggiunta ai rilevamenti sul posto, i dati GPS per poter riprodurre ogni tracciato, strada e ostacolo nella maniera più fedele possibile ai luoghi che si potranno visitare virtualmente.

Ovviamente ogni passaggio della modalità carriera potrà essere intrapreso in compagnia di altri giocatori, formando squadre direttamente nei punti di interesse o preparandosi prima nell’hub di gioco. La varietà delle diverse discipline resta uno dei punti di forza del gioco, anche se aspettiamo di provare il sistema di controllo di ognuna di esse per comprendere maggiormente se ci troveremo realmente di fronte a un arcade game nervoso e reattivo. 

A completare l’elenco propostoci da Ubisoft, troviamo le “Mass Race”, ovvero delle gare multi-disciplina per nutriti gruppi di giocatori. Nelle transizioni che ci sono state mostrate abbiamo potuto constatare come vi saranno competizioni in grado di avere oltre 60 partecipanti. L’elemento che ci ha più sorpreso però, è la rapidità con la quale è possibile cambiare veicolo durante queste gare. Il giocatore nel video passava da una tuta alare a una bicicletta da corsa senza transizioni di sorta, semplicemente atterrando su un punto del tracciato e cambiando sistema di locomozione.

Una scelta che volontariamente evade dalla realtà per offrire un’esperienza totalmente sopra le righe e che, come confermatoci da Igor, vuole ricreare lo spirito istrionico dei rider, piuttosto che simularne le gesta in maniera pedissequamente reale. 

Questo non vuol dire che Riders Republic ignori il realismo, semplicemente gli sviluppatori hanno sfruttato gli oltre quattro anni necessari per creare il gioco, per creare un contorno realistico che ben si sposa con la totale libertà che verrà offerta ai giocatori. Ubisoft non si è limitata a una riproduzione minuziosa delle località ma ha investito tantissimo tempo nella realizzazione delle animazioni dei rider presenti.

Una sala concerti di Nancy è stata noleggiata per mesi per permettere a uno dei team coinvolti nel progetto, di lavorare assieme a numerosi atleti famosi (di cui al momento non è possibile rivelare i nomi) per le sessioni di motion capture e da quello che abbiamo potuto vedere nelle presentazioni mostrateci, la mescola fra realismo e follia promette di fare scintile il prossimo 2 settembre 2021.

In conclusione Igor Manceau ci ha confermato la volontà di Ubisoft di realizzare, con Riders Republic, un contenitore di esperienze, non puntando alla creazione di una serie che di anno in anno si palesi ridondante sul mercato, quanto più a offrire un playground dinamico, in costante evoluzione e che venga tenuto vivo dal supporto a quattro mani offerto dagli sviluppatori e dalla community.

Da quanto abbiamo potuto vedere fino a ora, le prerogative per raggiungere questo ambizioso obiettivo ci sono tutte ora resta solo da superare la prova più grande per Riders Republic… la prova su strada.