Riot Games e discriminazioni: il colosso dovrà pagare 100 milioni

Riot Games dovrà pagare oltre 100 milioni di Dollari per una causa relativa ad una serie di discriminazioni.

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a cura di Gianluca Saitto

Sembra che il caso Activision Blizzard relativo alle discriminazioni sessuali abbia creato un vero e proprio polverone inarrestabile che si sta portando dietro non solo il colosso di Diablo e Call of Duty, ma anche altre compagnie molto importanti per il settore videoludico. Tra queste ci troviamo i recenti casi di Ubisoft e addirittura il recente Metaverso di Facebook. A questi casi, però, si va ad aggiungere anche Riot Games.

Come sottolineato da IGN la società dietro a giochi come League of Legends e Valorant, pagherà un totale di 100 milioni dii Dollari, incluso un accordo di 80 milioni di Dollari, più altri 20 milioni in commissioni e spese, dopo aver raggiunto un accordo con il Dipartimento della California of Fair Employment and Housing e diversi querelanti privati per risolvere la sua causa contro una discriminazione del gennaio 2018.

"Tre anni fa, abbiamo dovuto affrontare il fatto che, nonostante le nostre migliori intenzioni, non siamo sempre stati all'altezza dei nostri valori. Come azienda ci trovavamo a un bivio; potremmo negare le carenze della nostra cultura, o potremmo scusarci, correggere la rotta e costruire una compagnia migliore. Abbiamo scelto quest'ultima strada", ha dichiarato uno dei portavoce di Riot Games.

"Siamo incredibilmente grati a tutta la nostra community che ha lavorato con grande passione per creare una cultura in cui l'inclusione è la norma, dove siamo profondamente impegnati per l'equità e l'uguaglianza e dove abbracciare la diversità alimenta la creatività e l'innovazione", ha poi concluso la compagnia fautrice di titoli come League of Legends e Riot Games.

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