Saints Row, i fan lo adoreranno | Provato

Abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima il nuovo Saints Row, il reboot della saga in arrivo il prossimo agosto.

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Nonostante la serie di Saints Row non sia mai stata particolarmente memorabile, i suoi capitoli sono stati da sempre un bel passatempo, dando vita anche a una community piuttosto grande che negli anni ha dato vita anche a MOD e contenuti davvero esilaranti (e anche molto interessanti). L'arrivo del reboot della serie è quindi una boccata d'aria fresca per chi ancora è fermo a giocare al quarto, se non addirittura terzo capitolo, un nuovo stimolo per gettarsi ancora una volta nella mischia e divertirsi in maniera leggera e senza troppi fronzoli.

Nel corso dei precedenti giorni abbiamo avuto il piacere di provare il nuovo capitolo della serie durante un evento hands-on, abbiamo passato circa tre ore in sua compagnia e possiamo finalmente raccontarvi qualcosa di più su questo gioco che certamente non vuole discostarsi poi tanto dai precedenti capitoli. Anzi, a esser sinceri vuole esattamente rimanere Saints Row, in tutto e per tutto, con i suoi pregi... e i suoi difetti.

Sete di fama

Saints Row è un reboot e ciò significa che il titolo rimane sostanzialmente lo stesso visto nelle precedenti iterazioni, andando a rinnovare completamente la componente "narrativa", ripartendo da zero e dando una nuova origine ai Saints.

Dimenticatevi quindi le strade cittadine di Steelport e preparatevi a dare il benvenuto ai canyon di Santo Ileso, una città ricca di attività, distese desertiche e... bande criminali a non finire.

La nostra vita non è certamente facile, viviamo con i nostri amici Kevin, Eli e Neenah, sognando un futuro lontano dalla criminalità e maggiormente orientato al lavoro onesto. Un percorso complicato, ostacolato dall'azienda privata paramilitare per cui lavoriamo, la Marshall, che non valorizza sufficientemente le incredibili azioni che svolgiamo ogni giorno, spesso mettendo addirittura a rischio la nostra vita.

Questa situazione, unita a una serie di avvenimenti, che non vi raccontiamo per evitare spoiler, ci porta ben presto a pensare di ritornare nella criminalità organizzata, dando vita a una nuova banda, i Saints.

Da qui in avanti, il nostro gruppo di amici entra in conflitto con gli Idols, Los Panteros e Marshall, le tre fazioni che controllano la città e che bloccano inevitabilmente l'espansione dei Saints nella zona. Spetta a noi "eliminare" le tre bande e diventare gli unici veri padroni di Santo Ileso.

Datemi un corpo e conquisterò il mondo

Non potendo ancora esprimere un giudizio sensato per quanto riguarda la componente narrativa (che a parte il secondo capitolo si è sempre dimostrata piuttosto riempitiva nel contesto generale), ci soffermiamo su quello che è il cuore vero e proprio del gioco, la personalizzazione e ovviamente il gameplay.

Il titolo ci pone davanti un editor di caratterizzazione davvero imponente, ricco di impostazioni e capace di dar vita a qualsiasi tipo di personaggio. Possiamo modificare sesso, voce; scegliere qualsiasi tipo di viso, tonalità della pelle, vestiti, ma anche agire sui genitali, altezza, peso e corporatura generale. Insomma, è davvero possibile dar vita a qualsiasi tipo di protagonista e non solo, poiché la personalizzazione si espande anche sui veicoli, le armi e il quartier generale (anche se queste ultime cose non siamo riusciti a testarle).

Quando il gioco entra nel vivo, però, le differenze con i predecessori sono praticamente... nulle. È Saints Row in tutto e per tutto, che da una parte è positivo perché non perde la sua identità e per chiunque apprezzi questa tipologia di prodotti è senz'altro un fattore estremamente positivo, ma dall'altra c'è una condizione negativa che contorna il gioco, perché meccaniche e feeling generale non sono poi molto distanti dal terzo capitolo della serie datato 2011.

Anche le attività secondarie non si discostano poi molto da quelle viste in passato, ritrovandoci con sfide a tempo, di distruzione o di eliminazione. Senz'altro divertenti, come da tradizione Saints Row, ma pur sempre ancorate a ben poche differenze rispetto al passato.

Anche tutta la componente shooting e di guida non ci ha convinto pienamente, forse anche a causa di animazioni non propriamente moderne e un comportamento un po' legnoso negli spostamenti generali. La dinamicità degli scontri ci è sembrata migliorabile, soprattutto in un prodotto che vuole essere volutamente frenetico.

Una Santo Ileso... che non sembra brillare

Un altro aspetto su cui spendere due parole è certamente il comparto visivo/tecnico del titolo. Fermo restando che occorre comunque attendere la versione finale per giungere a una conclusione chiara su quest'aspetto, ciò a cui abbiamo giocato non ci ha certamente impressionato su PC in Full HD, con diversi glitch, bug e problemi all'Intelligenza artificiale (prevedibile e confusa).

Per chiarezza va comunque sottolineato che Saints Row non è mai stato un franchise in cui l'impatto grafico sorprendeva, ma dopo diversi anni di sviluppo ci saremmo aspettati quantomeno dei miglioramenti più netti sotto questo punto di vista, anche perché la mappa di gioco è contenuta (anche se questo, almeno per noi, è un bene).

Santo Ileso è ben pensata a livello di design, ma nelle prime ore di gioco ci è sembrata quasi un parco giochi "vuoto", con pochi NPC, texture non esaltanti ed effetti particellari rivedibile.

Tirando le somme

Saints Row è Saints Row, non punta certamente al realismo o dare vita a un prodotto dagli alti standard qualitativi, quanto più a soddisfare le esigenze del proprio pubblico e far divertire. In questo ci riesce pienamente, perché per chi ha amato la serie di Volition, difficilmente non amerà anche questo nuovo capitolo, che prende tutto ciò che è stato di buono dei primi capitoli, esaltandolo ancor di più. Tuttavia va comunque sottolineato che siamo dinanzi a un'esperienza che sembra essere piuttosto immobile rispetto al 2013, senza particolari guizzi o novità di rilievo. Non sappiamo se nell'esperienza finale vedremo qualcosa di diverso (di sicuro va rifinita notevolmente), ma per ora questo reboot sembra essere più orientato a chi è davvero mancato Saints Row, al contrario di chi cerca effettivamente un titolo free roaming equilibrato e dai valori produttivi elevati. Un bene? Un male? Nessuno dei due, semplicemente è importante capire il pubblico a cui si rivolge. Voi fate parte di questo pubblico? In caso affermativo, vi consigliamo di tenerlo d'occhio.