Sale LAN: ecco le multe, come si è risolta la chiusura

Dopo le prime chiusure delle sale LAN, ora arrivano le prime multe per Esport Palace: ecco il conto (salato).

Avatar di Alessandro Adinolfi

a cura di Alessandro Adinolfi

A distanza di poco meno di due mesi dalla chiusura di alcune sale LAN, oggi è arrivata la prima risposta ufficiale dello Stato. Nessuna chiusura, ma solamente una multa, decisamente salata, inflitta ad Alessio Cicolari, titolare di Esport Palace. Il conto? Molto alto, come testimonia la multa di ben 46.000 euro inflitta al proprietari.

"Dopo quasi 60 giorni, nonostante sia convinto che il dialogo che abbiamo intrapreso con ADM e le istituzioni sia la via per risolvere il problema della normativa, non posso che essere dispiaciuto di aver ricevuto anche la seconda sanzione dopo la prima di 6.000 Euro per i PC", le prime parole dichiarate da Cicolari e contenute in una nota.

Se le prime sanzioni riguardavano solamente le postazioni da gioco PC, ora il conto è più salato. Questa volta Esport Palace è stata multata di 20.000 Euro per i set simulatori di guida e di altri 20.000 per due PS4, utilizzate in area Atalanta Esports, con ADM (Agenzia dei Monopoli e delle Dogane) che ne era a conoscenza.

Il problema non è ovviamente la multa, ma un vuoto normativo. Un vuoto normativo che riguarda potenzialmente tutte le sale LAN d'Italia e che non può essere risolto dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, come specificato dallo stesso Cicolari. La speranza, ora, è nelle mani della riunione di settore, prevista per questa settimana. "Speriamo così tutti assieme di far voce comune e sfangare questa situazione una volta per tutte. Scheduleremo un primo meeting con chi vorrà partecipare per iniziare le operazioni", le ultime parole dichiarate da Cicolari e contenute nella nota pubblicata su Agimeg.

Le prime segnalazioni della chiusura di sale LAN sono arrivate a inizio maggio 2022 e hanno riguardato pochissime sale. Il rischio è che il problema si estenda, portando così altri locali a dover pagare multe decisamente elevate e impendendo loro lo svolgimento delle normali attività lavorative.