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a cura di Francesco Dellagiacoma

Cominciare un nuovo raid su World of Warcraft è sempre un'esperienza mistica: la corsa per migliorare l'equipaggiamento, i prezzi di tutti i materiali che si alzano, le litigate in chat con i compagni di gilda e altro ancora. Un gioco collettivo fatto di emozioni, concentrazione e grandi occhiaie la mattina: avventurandoci dentro Uldir ci troviamo di fronte ad un raid non particolarmente innovativo, ma sicuramente ispirato quanto il resto dell'espansione in termini estetici.

La corsa che al momento vede impegnate varie di gilde di alto livello, per tentare di completare gli 8 boss a difficoltà Mitica, è sicuramente molto seguita ed appassionante, e decisamente impegnativa. Parliamo quindi proprio di questi "Hateful Eight" che tanto fanno discutere i giocatori di WoW:

Taloc e MOTHER, chi ben comincia...

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La gilda italiana Horde SRL posa accanto a Taloc, sulla destra MOTHER.

Entriamo all'interno della prigione di Uldir, e per una volta non dobbiamo fare molta strada prima di trovare il primo boss da affrontare. Il guardiano chiamato Taloc si combatte su di una piattaforma circolare, dove gli accorgimenti da seguire sono pochi, ma la punizione per non rispettarli davvero devastante. Ci troviamo contro ad un classico nemico che infesta l'arena con delle pozze che danneggiano i personaggi, che va mosso in una direzione, e che richiede coordinazione del raid, e soprattutto intelligenza da parte dei giocatori. Nulla di particolarmente trascendentale, e un buon riscaldamento che prepara all'incontro successivo, decisamente più interessante.

MOTHER è un sistema di difesa che richiede la divisione dell'intero raid in vari gruppi. Muovendosi attraverso tre stanze i giocatori attiveranno nel difese di questo boss, ritrovandosi costretti a controllare i nemici alla perfezione per non rischiare di morire. In questo senso anche i tank hanno il loro bel da fare, e dovranno muoversi alla perfezione, scambiandosi il nemico per non rischiare di venire uccisi in pochi istanti. Per i primi due boss, la difficoltà tra la versione "normale" ed "eroica" è sostanzialmente la stessa, e non presenta particolari difficoltà.

Fetid Devourer e Vectis, l'unione fa la forza!

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Il Fetid Devourer è uno di quei boss dalle meccaniche relativamente semplici, ma che può risultare veramente impegnativo se non si possiede l'equipaggiamento adatto. È risultato anche uno dei principali scogli nella sfida a difficoltà mitica, ma a livelli più bassi e con un po' di allenamento si riesce ad uccidere con relativa semplicità. In difficoltà eroica la strategia è ridotta all'osso, costringendo ad una corsa di DPS l'intero raid. Vectis invece è tutt'altra storia.

Un boss dove è importantissimo comunicare e agire con la testa, spostando i malus distribuiti dal nemico in maniera corretta, evitando di accumularne troppi sulla stessa persona. Dopo un inizio difficile Vectis è stato ridotto di forza da Blizzard, e calibrato meglio per essere accessibile anche a raid meno numerosi, visto l'enorme svantaggio che avevano rispetto a gruppi con 20 e più persone. Probabilmente uno degli scogli più grandi per le gilde non "hardcore".

Zek'voz e Zul, i soliti sospetti

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Zek'voz è un enorme insettoide che richiede molta coordinazione all'interno del raid, costringendo i giocatori a muoversi come fossero una sola persona. Un boss decisamente meno impegnativo di altri presenti nel raid, ma dalle meccaniche divertenti. 

Il ritorno di Zul mette i giocatori di fronte ad un boss che causa problemi visto l'elevato numero di nemici addizionali presenti durante l'incontro. Il raid dovrà quindi coordinarsi per uccidere i nemici nell'ordine adatto, spostandoli all'occorrenza nel luogo adatto. Una bella battaglia, non immediata, ma che è alla portata della maggior parte delle gilde. Coordinazione tra i due tank, concentrazione dei DPS e - almeno per ora - almeno un prete in team, fanno la differenza.

Mythrax e G'huun, la fine del viaggio

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Lo scontro con G'huun è bellissimo, lui... un po' meno.

Mythrax è un boss a due fasi, in cui il posizionamento è la chiave del successo nella battaglia. Non particolarmente punitivo, se si seguono bene le tattiche, ma richiede (un po' come tutti i boss in questo raid) una buona dose di coordinazione del raid.

L'ultimo boss di Uldir non presenta meccaniche particolarmente difficili da capire, ma è decisamente il nemico più complicato da affrontare. Una miriade di nemici e una transizione tra le due fasi del boss veramente tosta. Sicuramente una sfida importante, che tiene impegnate le gilde da moltissime ore (anche mentre stiamo scrivendo), nel tentativo di ottenere la world first a difficoltà mitica. 

Anche voi avete già affrontato e magari completato il nuovo raid di World of Warcraft? Raccontateci nei commenti le vostre serate spese a combattere a Uldir.