Scarlet Nexus | Abbiamo provato il nuovo Action RPG di Bandai Namco

Abbiamo avuto modo di provare per qualche ora Scarlet Nexus il nuovo, e sorprendente, action-rpg a opera di Bandai Namco.

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a cura di Andrea Maiellano

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Abbiamo avuto la possibilità di provare per qualche ora Scarlet Nexus, il nuovo action RPG sviluppato da Bandai Namco Studios e, senza troppi giri di parole, possiamo sostenere di averlo trovato dannatamente intrigante sotto molteplici aspetti. La nostra prova si è svolta su una versione del gioco praticamente definitiva e che ci ha permesso di scegliere con quale dei due protagonisti, Yuito Sumeragi o Kasane Randall, giocare i primi tre atti di Scarlet Nexus. 

La nuova opera a cura di Keita Iizuka e Kenji Anabuki, entrambi già noti per aver lavorato all’iconica serie Tales, prende forma nella futuristica New Himuka, in un futuro dove l’umanità ha cominciato a studiare e sfruttare le sostanze presenti nel cervello umano per sviluppare dei poteri extrasensoriali. La Other Suppression Force, una squadra di soldati scelti dai poteri soprannaturali, si occupa proprio di reclutare, e formare, i soggetti che mostrano affinità con questo tipo di poteri, innestando al loro interno la SAS per sbloccare completamente il loro potenziale. Lo scopo ultimo è quello di difendere l’umanità dai temibili Others, delle temibili creature che minacciano l’umanità.

Nella nostra prova abbiamo scelto di intraprendere il percorso di Yuito, rimandando in fase di recensione l’analisi delle differenze, e delle connessioni, fra la storia del ragazzo e quella della misteriosa Kasane. Scarlet Nexus inizia con il test preliminare svolto dalla OSF sui nuovi candidati, innestando nel loro corpo la SAS per sbloccare, nei soggetti compatibili, il loro reale potenziale. Come da copione Yuito sopravvive al test, acquisendo dei poteri psicocinetici che gli permetteranno di controllare gli oggetti con la mente.

Senza dilungarci troppo sulla trama, i primi capitoli fungono da grosso tutorial atto non solamente a presentare al giocatore le meccaniche base di Scarlet Nexus ma soprattutto a raccontare attraverso dialoghi, e messaggi di testo, il background del protagonista, dei vari comprimari che incontrerà e del mondo di gioco. Per quanto, come da tradizione, i dialoghi fra i personaggi si sono rivelati prolissi e dilatati, abbiamo apprezzato la loro capacità di fornire sempre informazioni interessanti ai fini di conoscere meglio i vari aspetti della storia, riuscendo a restituire differente forme di empatia verso i vari personaggi fin dalle prime fasi di gioco.

In termini di gameplay, Scarlet Nexus si è rivelato davvero convincente, mostrandoci in poche ore un potenziale che speriamo permanga, e venga consolidato, nella versione definitiva del gioco. Il protagonista, assieme agli eventuali partner in caso sia stato formato un party di più personaggi, potrà muoversi liberamente all’interno della varie macro-aree, optando per dirigersi celermente verso l’obiettivo principale o scegliendo di perdersi nell’esplorazione delle varie località, comprando e vendendo oggetti, chiacchierando con gli abitanti e scoprendo ulteriori aspetti sull’universo di gioco.

La libertà offerta dal gioco in questi frangenti non è paragonabile a quella di un Open World ma restituisce perfettamente le sensazioni tipiche dei JRPG di inizio millennio, con mappe ampie e ricche di elementi con i quali interagire. 

Il combat system, invece, si è rivelato indubbiamente l’aspetto più interessante della nostra prova. Un sistema facile da apprendere ma complesso da padroneggiare che, per certi versi, richiama quanto visto nella recente deriva intrapresa dalla serie di Final Fantasy. I due protagonisti di Scarlet Nexus avranno a disposizione il classico ventaglio di abilità composte da attacchi di differente potenza, schivata e salto, il tutto al soldo della creazione delle combo più varie ed efficaci.

L’elemento distintivo, però, nasce dalla possibilità di sfruttare i poteri telecinetici dei protagonisti che, grazie a un ragionato sistema di ricarica, innesta nel combat system tutta una serie di componenti strategiche davvero interessanti. Colpire un nemico con attacchi corpo a corpo, difatti, caricherà costantemente una barra viola, la quale permetterà di sfruttare i poteri di Yuito e Kasane, per scagliare gli oggetti presenti nelle aree di gioco contro ai nemici. 

Questa azione non solamente infliggerà ingenti danni ai nemici ma permetterà di prendere immediatamente le distanze dagli avversari aggiungendo un elemento difensivo da non sottovalutare. Oltre a poter scagliare contro gli avversari quasi tutti gli oggetti presenti nelle aree di gioco, si potrà interagire con degli elementi particolari, generalmente più pesanti, che innescheranno un breve quick time event che, se portato a termine in maniera positiva, permetterà di infliggere un ingente quantitativo di danni ai nemici.

In base ai personaggi che comporranno il party, infine, sarà possibile assorbire parte parte dei loro poteri per modificare l’elemento degli attacchi di Yuito e Kasane, potendo espandere esponenzialmente la componente strategica di ogni scontro che si andrà ad affrontare. Viene da se che quando si iniziano a padroneggiare tutte le componenti del combat system di Scarlet Nexus, gli scontri diventeranno un tripudio di dinamismo e strategia dove verrà chiesto al giocatore di alternare costantemente attacchi melee e ranged, prendendo in prestito i poteri giusti dagli alleati per sfruttare i punti deboli degli avversari e dominare gli scontri. 

La boss battle che abbiamo potuto affrontare al termine del primo capitolo ne è stato un chiaro esempio: una creatura di dimensioni decisamente imponenti che, essendo debole al fuoco, ci ha richiesto di sfruttare gli attacchi melee intrisi del potere della nostra alleata per contrastare le sue costanti offensive in attesa di potergli scagliare contro dei tubi sospesi sulle travi del cantiere dove si svolgeva la battaglia. Le dinamiche dello scontro si sono rivelate sempre serrate ma ci hanno imposto di ragionare rapidamente sul da farsi in quanto lanciarsi a testa bassa contro la creatura ci avrebbe semplicemente portato verso una morte rapida. 

In Scarlet Nexus sono ovviamente presenti tutti quegli elementi atti alla gestione dei vari personaggi, tipici del genere RPG. Un’albero delle abilità, ribatezzato per l’occasione Brain Map, permetterà di spendere i punti abilità ottenuti salendo di livello, per potenziare attacchi fisici, telecinetici e le statistiche del nostro personaggio, optando massimizzare lo stile di gioco più vicino alle esigenze del giocatore.

Avendo provato Scarlet Nexus in streaming, non abbiamo a disposizione sufficienti elementi per parlarvi nel dettaglio del comparto tecnico del gioco. Il comparto artistico della nuova produzione di Bandai Namco, però, ci ha estasiato con un mix di stili differenti che ci ha riportato subito alla mente le atmosfere del mai troppo lodato Astral Chain. 

Le architetture urbane si mescolano con una pletora di elementi tecnologici che, attraverso la diffusione di ologrammi luminosi, si adoperano nel dirigere il traffico, mostrare le attività commerciali e fornire indicazioni al giocatore su dove può o non può dirigersi, mentre le aree naturali mescolano paesaggi tipici della tradizione Giapponese a piccoli elementi futuristici. Il risultato finale, fino a ora, si è rivelato ispirato e ammaliante e ci auguriamo riesca a sorprendere costantemente per tutta la durata dell’avventura. 

I personaggi sono ben caratterizzati, animati in maniera convincente e permeati dallo stesso stile che contraddistingue le architetture di Scarlet Nexus, con vestiti che mescolano i kimono tradizionali a elementi moderni basati su innesti tecnologici e materiali metallici. I nemici, infine, ci sono sembrati intriganti nelle forme e disturbanti il tanto che basta per riportarci alla mente le creature che popolavano i primi capitoli della serie di Devil May Cry. Dirvi che abbiamo trovato grottesco affrontare un vaso di fiori, di circa due metri, che marciava verso di noi attraverso delle sinuose gambe da donna calzanti delle scarpe col tacco, penso che basti per farvi un’idea di dove si siano spinti i designer dietro a Scarlet Nexus.

In definitiva Scarlet Nexus ci ha lasciato delle ottime impressioni. Pur non inventando nulla di nuovo la nuova produzione di Bandai Namco riesce a mescolare elementi vincenti presi da diversi generi, amalgamandoli con una storia che, nelle sue prime battute, ci ha fatto desiderare di volerne di più. Ovviamente e ancora presto per lanciarsi in giudizi affrettati ma se anche voi siete rimasti incuriositi da questa nostra anteprima, vi consigliamo di provare la demo che Bandai Namco renderà disponibile per Xbox Series X, e Series S, a partire dal 21 Maggio 2021 e per PlayStation 5, e PlayStation 4, a partire dal 28 Maggio 2021.

Potete prenotare la vostra copia di Scarlet Nexus direttamente qui.