Sciare in libertà

SSX Blur si rivela, a conti fatti, un acquisto obbligatorio per tutti gli amanti della neve e delle forti emozioni. Il suo gameplay innovativo ed il suo stile unico sono i due cardini dell’intera produzione, una produzione che avrebbe potuto raggiungere una valutazione ben più alta se solo i programmatori avessero prestato una maggiore attenzione al gameplay e alla modalità multiplayer.

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a cura di Tom's Hardware

Sciare in libertà

Con l’esperienza matura in questi ultimi, che ha indubbiamente raggiunto l’apice con gli ultimi due SSX, EA Big non ha dovuto fare altro che rispolverare la sua formula di gioco originale, adattarla al Wiimote e condire il tutto con il maggior numero di contenuti possibile. Ne scaturisce così un ennesimo episodio caratterizzato dalla sua discreta serie di montagne liberamente esplorabili (una in seguito all’altra) con un paio di sci o con una tavola da snow. Per orientarsi tra le varie location, che corrispondono molto semplicemente alle modalità selezionabili, il giocatore non deve fare altro che consultare la mappa ed indirizzarsi verso il luogo prescelto (senza limitazioni).

A programma sono disponibili competizioni di vario gusto e genere, dal classico freeride all’immancabile half-pipe, senza dimenticare il big air, lo slopestyle o le piccole prove sparse qua e là per i tracciati. Immancabilmente, vincere il maggior numero di competizioni corrisponde ad incassare punti su punti, da utilizzare in seguito per attrezzature più performanti o, ancora meglio, per incrementare ogni singola caratteristica del proprio atleta. Mentre la modalità in singolo è sufficientemente completa da garantire ore e ore di gioco (30 circa), un tirata d’orecchio è doverosa ai danni del multiplayer, limitato al consueto ed abusato split-screen per due giocatori (è anche possibile partecipare alle prove in quattro, ma unicamente alternandosi). Insomma, niente modalità in rete, tanto per cambiare…

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