Scivolata come extrema ratio

Anteprima – Abbiamo provato una demo di PES 2014 per farci un'idea di cosa ci aspetta dalla simulazione calcistica di Konami.

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a cura di Manolo De Agostini

Scivolata come extrema ratio

Dovrete quindi praticare un gioco più ragionato e meno istintivo, proprio come i grandi team… tirare la palla avanti come facevamo all'oratorio da piccoli può andare bene una volta, ma non per sempre. E sulla falsa riga del realismo come non parlare degli interventi?

Anzitutto ribadiamo il tema della fisicità: i giocatori proteggeranno il pallone meglio che in passato, frapponendo il corpo e usando l'avversario come perno. Non mancherà nemmeno qualche spallata, specie se un Boateng del caso si troverà ad avere a che fare con il piccolo Giaccherini. A tal proposito segnaliamo qualche collisione da migliorare.

Durante le partite abbiamo però visto come molta importanza sia stata data alla scivolata. Da piccoli l'allenatore ci insegnava che andare in scivolata è qualcosa che si deve fare come ultima soluzione e solo quando si è sicuri di prendere palla. È così anche in PES 2014.

Andare in scivolata e prendere palla e giocatore porta spesso a un'ammonizione…e se poi l'intervento arriva dal lato o da dietro, state sicuri che ci sarà un rosso diretto. Abbiamo più volte finito la partita in 10 e in certe situazioni l'assenza di un giocatore si è fatta sentire.

Un'altra novità riguarda i calci da fermo: allo stesso modo di PES 2013 bisogna mirare un punto in cui si vuole lanciare/scagliare il pallone, più la potenza. Questa volta però si può lavorare anche sull'effetto, permettendo quindi di fare dei tiri a giro su punizione o calcio d'angolo.

Segnaliamo due cose che non abbiamo gradito: alcuni tiri sembrano - forse per colpa della prospettiva della videocamera - usciti da Holly e Benji, inoltre diverse volte il portiere avversario ha rilanciato con le mani il pallone fino alla tre-quarti.

È qualcosa che sicuramente molti portieri sono in grado di fare, ma vederlo 5 volte a partita è fuori dal comune. Konami ha lavorato anche sulle uscite dei portieri e le parate. Lo sforzo si vede, ma si può fare certamente di più. Bene anche la continuità tra uscita del pallone e fallo laterale, non sempre bisognerà schiacciare un tasto per ridurre i tempi.