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SD Gundam G Generation Cross Rays | Recensione

SD Gundam G Generation Cross Rays è il nuovo capitolo dell'iconico franchise di Bandai Namco, ambientato tra le ere di Gundam in un RPG tattico.

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a cura di Alessandro Palladino

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L’arrivo di SD Gundam G Generation Cross Rays in occidente è un ottimo segnale per l’indice di gradimento che lo storico marchio di Bandai Namco Entertainment riscuote oltre il sol levante, ora alla sua seconda pubblicazione su console di nuova generazione e da noi disponibile, al momento, solo su PC. Fin dal lontano 1998 e seguendo le orme delle saghe targate Sunrise, questa serie di RPG tattici basati sull’estetica Super Deformed si è dimostrata vincente a ogni suo capitolo, prendendo spunto da Super Robot Wars e continuando sulla sua strada di Mobile Suite.

Abbandonata la recente idea di focalizzarsi solo su una singola era come nel recente Genesis, SD Gundam G Generation Cross Rays abbraccia diverse epoche per poter portare ai giocatori un’ampia collezione di Mobile Suite diversi tra loro, insieme alle loro peculiari storie e personaggi. Un panorama estremamente ricco e appetitoso per tutti i fan storici del mecha più famoso del giappone, i quali - ve lo diciamo subito – non possono davvero farsi scappare questa gemma.

Dalla guerra spaziale alle fiamme della ribellione

Il concetto di Cross Rays, come evidente dalla sua presentazione, è quello di condurvi in un viaggio in alcune delle serie iconiche della saga attraverso la vostra totale libertà di scelta. Se vi interessa l’era After Colony potrete seguire tutte le iterazioni della serie Mobile Report Gundam Wing, passando poi alla Cosmic Era di Mobile Suite Gundam SEED, all’Anno Domini di Gundam 00 (e relativi film) e infine finire nel Post Disaster con il recente Mobile Suite Gundam Iron Blooded Orphans coperto nella sua interezza.

Cross Rays come i suoi predecessori più noti non contiene uno scenario unico o lineare creato ad hoc per l'occasione, piuttosto vi pone davanti a campagne singole che ricalcano alla lettera le serie animate presenti nel titolo. Il tutto è chiaramente diviso in scenari basati sulle battaglie viste sul piccolo o grande schermo, intervallate da lunghe sequenze in stile visual novel che racchiudono i dialoghi e le scene in cui non ci sono Mobile Suite schierati.

Un approccio che gli appassionati del genere troveranno classico nell’impostazione, nonostante un evidente sforzo nel rendere più dinamico lo svolgimento della trama. Animazioni e doppiaggio non sono sempre presenti durante tutto il corso delle storie, ma quando vengono utilizzate non solo riescono a riprodurre fedelmente le scene delle varie serie, ma sfruttano appieno il motore grafico e l’ampia colonna sonora per esaltare le parti più iconiche delle saghe.

Il risultato, considerando tutti gli elementi che compongono i vari scenari, è sicuramente apprezzabile a prescindere dalla testualità da visual novel, ormai in via di cedimento sotto il peso degli anni e l’esigenza del pubblico di un costrutto narrativo meno statico, nonostante la presenza di serie più d’azione che di dialogo.

A tal proposito, la scelta dei franchise da inserire nel gioco è stata più che azzeccata. Nella loro interezza rappresentano tutti un lato diverso di Gundam, passando da quello più militare e “realistico” a quelli più d’azione e gretti, tornando poi alla fantascienza spaziale mecha-centrica che tanto ha colpito tutti noi. A differenza di Genesis e del suo focus su una singola era, SD Gundam G Generation Cross Rays offre la giusta varietà per attirare a sé ogni frangia del fandom del marchio, trovando lo status quo ideale che ha sempre contraddistinto la serie di RPG tattici di Tom Create.

Chi non ha mai seguito queste serie potrebbe inoltre trovare in Cross Rays un punto di partenza eccezionale per appassionarsi a Gundam e alle sue recenti pubblicazioni, per quanto svolgere le varie campagne presenti in esso equivalga a spoilerarsi l’intera trama di ognuna di esse. Tuttavia se c’è qualcosa che Super Robot Wars ci ha insegnato è proprio la capacità di questi giochi indurre curiosità nel giocatore attraverso la riproposizione ludica di grandi show animati, che in Italia è davvero difficile reperire tramite streaming (escludendo Unicorn e Iron Blooded Orphans).

Gundam generazionali

Il gameplay di SD Gundam G Generation Cross Rays rimane sostanzialmente immutato rispetto alla base del suo filone: il giocatore dovrà infatti calarsi nelle varie missioni di tutte le campagne schierando sul campo le unità che riuscirà a costruire e a ottenere nel corso del gioco. L’azione si svolge a turni divisi nelle due fasi giocatore-nemici tipiche dell’impostazione tattica, nei quali ognuna delle due fazioni dovrà svolgere tutti i propri attacchi prima di passare la palla all’avversario. Le unità da poter mettere sul campo saranno davvero tante e, principalmente, quello che si farà sarà accostare il proprio “esercito” a quello dei protagonisti delle varie serie animate. Quest’ultimi potranno essere ottenuti semplicemente utilizzandoli nelle varie battaglie, riempiendo la barra Get per poterli reclutare sia come piloti che come Mobile Suite.

La filosofia di SD Gundam G Generation è infatti quella di svolgere missioni su missioni per ottenere potenziamenti, risorse e design al fine di collezionare tutto ciò che il gioco ha da offrire, puntando a reclutare un’armata generazionale piena di personaggi iconici super potenti. Inutile dire che la mole di mecha e relativi piloti è enorme e avrete il vostro bel da fare nel trovare tutte le combinazioni possibili, specialmente se si considera che la libertà in Cross Rays è enorme. Potrete infatti assegnare a piacimento Gundam e Piloti (con le dovute restrizioni del caso), fondere mecha, potenziarli in maniere differenti, modificarli con diversi bonus, dare abilità a ogni singolo componente del team e creare perfino personaggi unici attraverso l’editor preposto.

La grande novità di SD Gundam G Generation Cross Rays è rappresentata però dai Gruppi, ora slegati dalle Spaceships e con tantissime funzioni che permettono assalti di più Mobile Suite attraverso la meccanica di Raid. Far rimanere insieme diversi Gundam ha i suoi vantaggi e aumenta enormemente la dimensione tattica, soprattutto quando anche i nemici sfruttano lo stesso sistema. E poi, ammettiamolo, non c’è davvero niente di più esaltante degli attacchi combinati fra Gundam potenti, peccato giusto non avere a disposizione le unità di G Gundam.

A guadagnarne è anche la meccanica di supporto e di difesa, permettendo al giocatore di scegliere le mosse da eseguire con tale funzione. Per quanto straordinariamente incisivi, i Gruppi rappresentano solamente una delle moltissime sfaccettature dell’immutata profondità tipica di questa serie, ancora solida e personalizzabile fino all’inverosimile. A maggior ragione se la difficoltà di questo gioco si dimostra essere una dura prova per le vostre capacità, aumentando di scenario in scenario grazie a un’intelligenza artificiale terribilmente agguerrita.

Contenutisticamente parlando non c’è quindi davvero nulla da poter criticare a Cross Rays, il quale prende una formula vincente e la ripropone con le dovute migliorie in ogni campo, svecchiando giusto il tanto che basta per evitare di marcare la ridondanza dell’impostazione e sfruttando la forza dei franchise inclusi per diversificare approcci e livelli in una longevità indiscussa. Per la sua stessa natura mostra però il fianco a un leggero grind per alcune delle unità più rare, nascondendolo altresì sotto la grande variabilità degli eserciti da schierare e il bisogno di trovare risorse per potenziarli.

Design inossidabile

L’altro aspetto su cui SD Gundam G Generation Cross Rays non sbaglia un colpo è la sua componente estetica, sfruttando appieno il motore 3D per proporre uno dei capitoli più visivamente appaganti dell’intera saga. Ogni unità possiede decine di animazioni – escludendo l’ovvia ridondanza di colpi semplici – che ricreano quanto visto nelle serie, trovando la bellezza negli intermezzi che descrivono i vari attacchi.

C’è un evidente attenzione al dettaglio in ogni contesto, ricercando la spettacolarizzazione negli effetti speciali e nell’utilizzo della piccola inquadratura orizzontale del pilota. Disegni e tridimensionalità convergono in un tripudio di colpi e lampi di luce, appagando così tanto da farci sentire in colpa se anche solo penseremo di saltare l’animazione di un attacco visto già centinaia di volte.

La punta dei combattimenti è rappresentata equamente dalle mosse più forti e dai Raid Link dei vari gruppi di Mobile Suite, accompagnati giustamente dalle migliori musiche che le serie hanno da offrire. Se non vi bastasse la già ampia selezione di musiche, potrete perfino aggiungere i vostri brani personali caricandoli direttamente nel gioco attraverso una cartella da selezionare e in cui immagazzinerete i file MP3 che vorrete vedere in battaglia.

La personalizzazione poi continua nella selezione precisa degli attacchi e dei brani da utilizzare per essi, numerose impostazioni per le battaglie e il supporto sia per la tastiera che per il controller. L’unico problema vero e proprio si presenta in alcuni bug minori ed estremamente occasionali, insieme ad alcune magagne di ottimizzazione che colpiscono più i laptop che altro. Già nella scrittura di questa recensione il team di sviluppo ha rilasciato numerose patch correttive, permettendoci di confermare la già più fluida esperienza.

Chiaramente la localizzazione di questo titolo non presenta la lingua italiana ma si appoggia all’internazionalità dell’inglese, il quale è comunque un enorme traguardo per una serie che difficilmente vede la luce fuori dai confini giapponesi. Il che è un peccato inimmaginabile considerando la qualità del gioco, il quale non solo è un crogiolo di fanservice sfrenato, ma è anche uno dei migliori RPG tattici esistenti a tema mecha (se non l’unico insieme a Super Robot Wars).

Voto Recensione di SD Gundam G Generation Cross Rays


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Diverse saghe molto diverse tra loro, trasposte con cura dalle serie

  • - Gameplay estremamente profondo e tattico

  • - Numerosissime unità da trovare e collezionare

  • - Personalizzazione totale

  • - Comparto tecnico curato sia nella parte visiva che sonora

Contro

  • - L'impostazione da visual novel mostra il peso degli anni

  • - Grindoso nella sua natura da collezione

  • - Piccoli problemi di ottimizzazione

Commento

SD Gundam G Generation Cross Rays è l’attestato di quanto questo franchise meriti la sua fama e storia. Molto più vasto e caratteristico del suo predecessore, l’universo congiunto ideato da Tom Create e Bandai Namco rende giustizia alle serie iconiche protagoniste del gioco, trovando il giusto compromesso tra le generazioni per renderlo appetibile a qualsiasi fan di qualsiasi epoca. Certo, l’impostazione da visual novel per la storia mostra il peso degli anni nonostante gli sforzi per renderla più dinamica, ma il gameplay e la cura nella presentazione estetica sorpassano nettamente i piccoli difetti in un tripudio di battaglie estremamente profonde e visivamente appaganti. Se si è appassionati di Gundam non si può davvero mancare questo capitolo, specialmente nel momento in cui bisogna dare il forte segnale che il pubblico occidentale è desideroso di avere più Gundam videoludico nella sua vita.

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SD Gundam G Generation Cross Rays