Shin Megami Tensei V: la divina androginia del protagonista

La presentazione di Shin Megami Tensei V sembra aver fatto indignare più qualche giocatore. Vediamo di analizzare e smentire sul nascere alcuni pregiudizi sul nuovo titolo Atlus.

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a cura di Marco Patrizi

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Dopo diversi mesi di semi silenzio stampa, lo scorso E3 2021 Atlus ha finalmente rivelato un corposo trailer per Shin Megami Tensei V, che ci ha mostrato le caratteristiche principali e ci ha dato un'idea generale del tono e lo stile visivo del gioco (al quale abbiamo dedicato un'anteprima).

Uno dei dettagli clou del trailer è stato il momento in cui il protagonista si è fuso con il misterioso Aogami dando origine al Nahobino: un essere dotato di una potenza sovraumana e la capacità di controllare i demoni. A destare meraviglia è stato soprattutto il particolare design androgino e il senso di potere tangibile della sua nuova forma.

Mentre la maggior parte dei fan sono rimasti entusiasti dal trailer e dal personaggio che andremo a controllare in gioco, altri si sono lasciati andare a commenti davvero sgraziati e poco aderenti alla realtà, accusando Atlus di amenità varie come "bastardizzare" SMT con elementi di Persona 5 o di voler compiacere le fantomatiche lobby LGBT+.

Come spesso accade, si tratta di una minoranza di utenti che cercano di fare rumore, quindi non esiste (ancora) una vera polemica a riguardo; ci sembra però una buona occasione per disinnescare sul nascere certe controversie e lasciare spazio all'analisi critica seria in fase di recensione.

Cominciamo col dire che no, da quello che si è visto in Shin Megami Tensei V non ci sono elementi di Persona 5. Nel nostro articolo in cui illustriamo le differenze tra SMT e Persona abbiamo detto che la sotto-serie è ambientata in contesti scolastici, ed è vero che nel trailer abbiamo visto che il protagonista è uno studente liceale, ma non si tratta di una caratteristica esclusiva di Persona. Anche in altri capitoli di SMT i protagonisti principali sono studenti (un esempio per tutti: Shin Megami Tensei III Nocturne), o se non frequentano dichiaratamente la scuola sono comunque ragazzi di quell'età. E anche in altri capitoli sono affiancati (o contrastati) da loro coetanei.

Non è certo l'occupazione scolastica dei protagonisti a caratterizzare la saga, quanto piuttosto il tipo di storia, i temi e gli elementi coinvolti. Anche perché, come già spiegato quando abbiamo parlato delle tematiche di Shin Megami Tensei, la saga di Atlus sin dal primo capitolo è nata con lo scopo di spronare i giovani giapponesi ad affrontare la crisi di valori che riguarda la loro generazione.

Anche dal punto di vista del gameplay la serie Persona si è diversificata soprattutto per la progressione scandita in giorni, le attività secondarie, i Social Link... niente di tutto questo è stato presentato nel trailer, né Atlus ne ha dato notizia. E credeteci: se ci fosse stato lo avrebbero mostrato, proprio perché Persona è molto popolare.

Insomma dire che dire che Shin Megami Tensei V voglia emulare Persona solo perché in un video si sono visti degli studenti è parecchio pretestuoso.

Un'altra controversia agitata da alcuni riguarda invece l'aspetto del protagonista principale, che già nelle sue vesti normali mostra dei tratti particolarmente delicati (tanto che inizialmente alcuni pensarono fosse una ragazza), enfatizzati ancora di più dalla lunga chioma cobalto nella sua forma di Nahobino. Dissensi provenienti, neanche a dirlo, da giocatori tendenzialmente antiprogressisti e poco recettivi ai temi della saga, che indignandosi non fanno che rivelare la propria intolleranza.

Ovviamente il design del protagonista di Shin Megami Tensei V può non piacere per gusto personale, non è certo quello il punto, ma se se ne fa un problema di rigetto ideologico la situazione cambia. Anche perché, a ben vedere, la saga ha in realtà una lunga tradizione di personaggi dal look sicuramente non virile. Se delle ciglia leggermente più marcate e dei capelli più lunghi vi creano un problema, dovreste rivedere non solo le vostre priorità, ma anche la vostra concezione della saga.

In Shin Megami Tensei ci sono sempre stati personaggi dai tratti androgini e il non-binarismo sessuale è stato rappresentato su vari livelli. Basterebbe pensare a Digital Devil Saga, dove troviamo il personaggio intersessuale di Jenna Angel, ma anche e soprattutto Seraph: individuo nato dalla combinazione tra Serph e Sera. E non è un caso che dalla fusione fisica e mentale di un uomo e di una donna Seraph ottiene infine il Nirvana.

La fusione fisica e/o mentale tra maschile e femminile che eleva al divino è invero un tema ricorrente in diverse culture e pantheon, da cui Shin Megami Tensei ha sempre attinto. In molte, inoltre, attribuiscono o affiancano all'essenza femminile il potere divino della creazione, associato per ovvie ragioni a quello della maternità. Si pensi ad esempio che nella cultura induista (da cui le movenze delle mani del Nahobino sembrano ispirate) è presente il principio dello Śhakti: il potere divino di creare il mondo fenomenico cosciente, che viene tradizionalmente associato a dee e al femminile in generale. Nella stessa cultura esiste l'Ardhanarishvara, che è letteralmente la rappresentazione del dio Shiva fuso con Parvati in un unico corpo ed essenza, a simboleggiare che lo il principio femminile di Dio (lo Śhakti) è inseparabile da quello maschile.

Considerando che il Nahobino viene presentato come un essere né umano né demoniaco il cui scopo è proprio quello di ottenere un'essenza divina per plasmare il mondo secondo la sua volontà, non dovrebbe affatto sorprendere che il suo aspetto trascenda quello del suo sesso biologico. Al massimo potremmo essere dispiaciuti che il protagonista non sia una ragazza, ma con tutta probabilità Atlus ha valutato che ciò avrebbe attratto ancora più polemiche e ha pertanto scelto questa soluzione.

https://www.youtube.com/watch?v=4c0Z87mVpxg

Fortunatamente, come già detto, sia la gran parte della fanbase che i nuovi giocatori che si stanno avvicinando alla saga hanno ben accolto la scelta di design Atlus. È chiaro che chi perde tempo a immaginare dietrologie da "politicamente corretto" si sta perdendo il quadro d'insieme di tutte le cose positive che questo titolo sembra promettere.

Dal canto nostro non vediamo l'ora di vivere la storia di Shin Megami Tensei V quando uscirà su Nintendo Switch il prossimo 11 novembre.