Skyrim senza fine, ma è valsa la pena svilupparlo per PC?

Il sistema narrativo di Skyrim include l'interessante possibilità di creare missioni sempre nuove che stimolano l'esplorazione del mondo creato da Bethesda. Per l'azienda però sviluppare su PC è problematico, e questo potrebbe anticipare problemi simili a quelli visti con Rage.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Skyrim si potrà giocare per sempre. Se i giochi della serie The Elder Scrolls sono diventati famosi anche perché potevano durare cento e più ore, Skyrim è destinato a segnare un nuovo record in questo senso. "La cosa bella del gioco è che potete giocarci per sempre" ha infatti detto Todd Howard di Bethesda a wired.com lunedì scorso.

Skyrim infatti si affida a un sistema chiamato "Radiant Quest System" che crea nuove missioni in modo casuale, adattandosi ai progressi fatti dal giocatore - e dal personaggio. Qualcuno potrebbe chiedervi di dare la caccia a dei banditi, o di recuperare alcuni oggetti. Radiant in effetti è un complesso "sistema narrativo", che adatta gli eventi del gioco alle azioni del giocatore. Le "missioni infinite" ne rappresentano un aspetto di cui fino ad ora non si era parlato.

Un'intruso di Warcraft!

Rispetto a Oblivion la differenza è sostanziale. Nel gioco del 2006 infatti le missioni a un certo punto finiscono, ammesso che siate disposti a investire nel gioco almeno 200 ore, se giocate di corsa.  Lo stesso si applicherà anche alle gilde: una volta terminata la linea di missioni predefinita infatti si potrà continuare a ottenere nuovi incarichi; anche in questo caso avevamo visto qualcosa di simile in Oblivion, ma una volta giunti al vertice di una gilda non si poteva fare molto, se non piccoli passatempi piuttosto noiosi.

Secondo Howard le missioni infinite offriranno un valido stimolo all'esplorazione del vasto mondo creato da Bethesda. Un concetto ereditato da Fallout, titolo con cui si sono resi necessari stratagemmi per spingere il giocatore a esplorare un mondo desolato e ripetitivo.

"La parte più divertente del sistema Radiant non sarà completare le missioni. Saranno le cose che si scoprono lungo la strada, come una fortezza infestata di banditi o un faro terrificante", aggiunge Howard. "Il mondo è probabilmente la cosa che rende Skyrim diverso dagli altri giochi. Sembra davvero reale, e divertente da esplorare".

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Bethesda rispetta le tradizioni in tutto e per tutto, e quindi a Skyrim non mancano bug più o meno rilevanti. E infatti già da domani, giorno ufficiale dell'uscita, sarà disponibile la prima patch, che porterà il gioco alla versione 1.1.

Se il sistema Radiant è una buona notizia per tutti, chi gioca con un PC non sarà contento di sapere che secondo Bethesda "sviluppare giochi per PC è un mal di testa". La grande varietà di configurazioni hardware e software presuppone infatti molte difficoltà nello sviluppo. Lo ha spiegato Pete Hines, che dirige la divisione marketing della società.

Una realtà che purtroppo tutti abbiamo avuto l'occasione di verificare con Rage, il più recente titolo Bethesda uscito (anche) per PC. Lo conferma lo stesso Hines, dopotutto. "Come avete visto con Rage, bastano dei driver video sbagliati e anni di lavoro vengono etichettati come "buggati", quando in verità abbiamo un gioco molto solido e stabile".

Non è la prima volta che sentiamo opinioni del genere, infatti lo stesso John Carmack aveva detto tempo fa qualcosa di simile. E anche in questo caso possiamo parlare di Bethesda – che ha comprato Id Software tempo fa.

L'azienda in ogni caso vuole continuare a lavorare con il PC. Sarebbe più semplice chiudere quella porta e dedicarsi esclusivamente alle console, oppure si potrebbero creare titoli per PC con pesanti limiti per assicurarsi il buon funzionamento su ogni macchina.

Hines però spiega che l'approccio di Bethesda è diverso. "Continuiamo a sostenere con entusiasmo i nostri fan su PC con cose come il Creation kit e la possibilità di creare e aggiungere un numero illimitato di modifiche e contenuti al gioco", spiega. In effetti tanto con Oblivion quanto con Morrowind su PC era possibile creare espansioni personalizzate di ogni tipo - missioni, oggetti, PNG, di tutto - e proprio questo aspetto aveva reso il gioco su PC più interessante per moltissimi giocatori. Nel video potete per esempio vedere come Morrowind, uscito nel 2003, era stato modificato così pesantemente dai giocatori che ancora oggi non sfigurerebbe accanto a titoli più moderni.

Resta il fatto che ancora una volta una grande software house esprime perplessità, per non dire lamentele, sulla creazione di titoli per PC. È più difficile svilupparli, e i ricavi sono minori e la pirateria è ancora un problema rilevate. Ci sarebbe quasi da sorprendersi che esista una versione PC di Skyrim.